Dedicato ai fan di Dark Souls: ecco Nioh
Non era affatto scontato, ma la scommessa piazzata da Koei Tecmo e Team Ninja ha dato i suoi frutti. Nioh è un’opera di ottima qualità che, pur rielaborando le già apprezzate dinamiche Soulslike dei titoli From Software, riesce ad avere personalità da vendere.
di Davide Spotti pubblicato il 20 Marzo 2017 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Tre tecniche di combattimento
Quando si tratta di combat system il Team Ninja ha sempre saputo il fatto suo e anche Nioh non fa eccezione. Le meccaniche messe a punto in questa sede sono infatti tre le più profonde, raffinate ed efficaci che ci sia mai capitato di sperimentare in tanti anni di passione coltivata per i videogiochi. La carta vincente, che differenzia questo titolo dalla tradizione, è insita nelle tre differenti posizioni di combattimento selezionabili in qualsiasi momento della partita. Optando per l’impugnatura alta si può privilegiare la potenza dei singoli colpi, con un consumo più ampio di stamina e una rapidità dei movimenti più ridotta, viceversa affidandosi all’impugnatura bassa si può imbastire la propria offensiva privilegiando incursioni veloci e un efficace utilizzo dello schivate. Infine è disponibile la postura intermedia, che rappresenta la miglior soluzione nel caso si voglia avere una buona capacità di attacco mantenendo allo stesso tempo una linea di difesa solida.
La mossa vincente di questa tecnica risiede non solo nella capacità, dopo un po’ di pratica, di passare con fluidità da una stance all’altra anche nel corso del medesimo combattimento, ma soprattutto nella possibilità di sbloccare combo, prese e tecniche di contrattacco sempre più variegate, che variano in modo considerevole nel passaggio da un approccio all’altro. Un ulteriore asso nella manica, nel sistema di combattimento di Nioh, risiede nella reattività dei comandi e nella fluidità d’esecuzione, con un grado di accuratezza senza pari. Lo si percepisce ancor di più nel momento in cui si prova a giocare qualche altro titolo in terza persona incentrato sul combattimento melee. E sebbene la qualità del combat system dei Souls sia rinomata, in questo caso la ricchezza di approcci, tecniche ed evoluzioni rende Nioh davvero il non plus ultra per tutti gli appassionati dell’azione.
Se il sistema di combattimento di Nioh è il fiore all’occhiello della produzione, la qualità e varietà dei boss non è certamente da menoLa ricchezza garantita dalle posizioni viene a sua volta sostenuta dalla presenza di cinque categorie di arma. Possiamo infatti scegliere tra la katana, la doppia katana, la lancia, l’ascia e il kusarigama. Quest’ultimo è lo strumento più particolare ma anche il più interessante da approfondire, in quanto permette di usufruire sia di raffiche ravvicinate che di attacchi a medio raggio. All’inizio del gioco è necessario scegliere due armi principali, ottenendo così un bonus legato al personaggio. Peraltro questa impostazione di base non va ad influire sul loot, dando comunque l’opportunità di ottenere anche numerose armi appartenenti alle altre categorie e sperimentare qualsiasi approccio. Alle armi da mischia si affiancano quelle a lungo raggio come archi e fucili, strumenti particolarmente utili per sfoltire la platea nemica prima di entrare in azione da vicino. L’arco è il meno potente ma anche il più longevo grazie alle dimensioni della faretra; i fucili infliggono più danni ma richiedono un attento dosaggio dei colpi se non si vuole finire a secco troppo rapidamente. Particolarmente importante si rivela l’utilizzo dello schioppo, che talvolta può diventare utile persino durante i combattimenti con i boss di fine livello.
Ma le caratteristiche peculiari di Nioh si estendono anche alla gestione della stamina, che in questo caso viene associata alla barra del Ki. Attraverso la pressione del pulsante R1 è infatti possibile attivare il cosiddetto “Ritmo Ki”, segnalato da una luce di colore azzurro. Se eseguita correttamente, questa funzione dà al giocatore la capacità di recuperare una porzione dell’energia appena spesa, con il risultato di poter eseguire un attacco ancora più prolungato ed efficace. Trattandosi di una meccanica interamente basata sul tempismo, è richiesta una certa padronanza per riuscire a controllarla come si deve, specialmente quando ci si trova di fronte i nemici più imponenti o i boss. Peraltro da un certo momento in poi sarà possibile associarla alla schivata, rendendo di fatto molto più agevole fruirne in varie situazioni di gioco. Il sistema di combattimento gode anche di un’ulteriore risorsa, ovvero l’invocazione dello Spirito Guerriero. Dopo aver riempito l’apposito indicatore è infatti possibile evocare una bestia a propria scelta, che per un breve lasso di tempo rende William invulnerabile ai colpi e gli permette di ricevere un consistente boost di potenza. Nelle prime fasi di gioco si può optare per tre alternative, basate su attacchi elementali di fuoco, vento o acqua, ma progredendo si avrà accesso ad un ventaglio molto più ricco di alternative e libero da vincoli. Accedendo al Santuario è infatti possibile modificare in qualsiasi momento la creatura di supporto sulla base delle caratteristiche che si rivelano più utili in quel determinato momento. Peraltro lo Spirito Guardiano svolge anche la funzione di protettore degli Amrita, rimanendo a terra nel luogo dove si è morti per tutto il turno successivo. In perfetta sintonia col genere Soulslike, è possibile fare ritorno nel luogo dove si è stati abbattuti e recuperare le risorse perdute, ovviamente a condizione di non morire consecutivamente una seconda volta.
Se il sistema di combattimento di Nioh è il fiore all’occhiello della produzione, la qualità e varietà dei boss non è certamente da meno. Ciascun scontro è nettamente riconoscibile rispetto agli altri, tanto per l’apprendimento delle routine di attacco quanto per le dimensioni e la conformazione delle arene dove di volta in volta si è indotti a combattere. Anche la quantità e varietà dei nemici tradizionali che occupano le mappe è degna di nota, dal momento che se ne possono affrontare numerose categorie sia tra gli esseri umani che tra le creature appartenenti al Regno Yokai. Un appunto che ci sentiamo di fare riguarda i nemici avvolti dalla nebbia, gli unici che, dopo essere stati sconfitti, non respawnano in seguito al passaggio da un Santuario: in questo caso specifico non avrebbe guastato un po’ di varietà in più, ma si tratta comunque di dettagli a fronte di un’offerta molto ricca e convincente.
Da ultimo è il caso di spendere qualche parola per il terzo fattore che a nostro avviso fa la differenza in questo titolo: l’albero delle abilità. Team Ninja ha infatti messo a punto una quantità letteralmente enorme di poteri supplementari da sbloccare dopo aver ottenuto punti esperienza. La progressione può essere operata per ciascun tipo di arma, ma esistono anche categorie altrettanto importanti che si riferiscono alle tecniche ninja e a quelle magiche.