Recensione Warcraft: ecco com'è il film Blizzard
È adesso nelle sale l'atteso film su Warcraft, che racconta le vicende all'inizio dell'interminabile guerra tra Orchi e Umani. Realizzato con la supervisione delle figure storiche di Blizzard come Mike Morhaime e Rob Pardo, Warcraft L'inizio è un film dedicato ai fan della serie di RTS e, a maggior ragione, a coloro che hanno amato, e continuano ad amare, World of Warcraft.
di Rosario Grasso pubblicato il 02 Giugno 2016 nel canale VideogamesBlizzardWorld of Warcraft
Come sanno benissimo i fan, Warcraft è una serie di videogiochi già ampiamente apprezzata negli anni '90 quando stravolgeva i canoni del genere RTS. È altrettanto noto che Warcraft diventa un vero e proprio fenomeno di massa e un enorme successo commerciale per l'industria dei videogiochi soprattutto con World of Warcraft, arrivato negli anni 2000. Con il film, nelle sale italiane dalla giornata di ieri, quindi, Blizzard intende celebrare entrambe le fasi di Warcraft: abbiamo, pertanto, la riproposizione praticamente pedissequa della storia del mitico Warcraft: Orcs & Humans accompagnata dalle location di gioco, lo stile visivo e il tipo di arte di World of Warcraft.
Gli autori hanno dovuto risolvere due problemi innanzitutto, gli stessi che hanno condannato i film basati sui videogiochi al rango di film scarsamente considerati dalla critica cinematografica. Il primo riguarda l'adattamento di una storia concepita originariamente per altri scopi e per altri ritmi alla cadenza narrativa più puramente cinematografica. Nel caso degli RTS, e dei titoli Blizzard nello specifico, questo obiettivo è particolarmente ostico da raggiungere. La natura di RTS impone una frequenza molto serrata di colpi di scena e addirittua di cambi di prospettiva, con ogni missione che altera la storia in maniera consistente. E, non solo, perché molto spesso ci ritroviamo con personaggi protagonisti che solamente nella missione precedente non pensavamo minimamente potessero assurgere a un ruolo talmente importante, o a capovolgimenti di fronte netti, con personaggi che passano dalla luce alle tenebre, e viceversa, con una velocità impensabile al cinema. Lo stesso tipo di complessità è riscontrabile nella tradizione Warcraft come in quella Starcraft, come abbiamo visto nella recensione di Legacy of the Void.
Il secondo punto riguarda l'equilibrio tra le concessioni ai fan del media originale, in questo caso i videogiochi, e le esigenze narrative dei film. È lo snodo cruciale con cui si sono scontrate le precedenti produzioni filmiche basate sui videogiochi: alcune eccessivamente votate verso un aspetto, altre verso l'altro, senza trovare il giusto equilibrio. Meglio essere molto citazionisti o invece puntare al pubblico più legato allo stile cinematografico e a quel tipo di ritmo e di narrazione?
Blizzard e gli autori di Warcraft L'Inizio risolvono brillantemente entrambi i problemi. Il film ha una trama incredibilmente fitta che, come detto, segue le vicende del primo storico capitolo della serie. Gli sceneggiatori hanno praticamente messo dentro tutto e riescono a non annoiare e a non confondere lo spettatore usando un ritmo narrativo incredibilmente veloce, impensabile al cinema solo uno o due anni fa. È la stessa velocità che hanno introdotto certi film recenti come quelli basati sui vari filoni Marvel o Star Wars Il Risveglio della Forza. Nonostante alcuni elementi stucchevoli della storia di Warcraft, e altri eccessivamente complessi per un film, lo spettatore rimane sempre coinvolto e le due ore e otto minuti scorrono via in maniera estremamente piacevole, senza cali di attenzione.
La vecchia struttura RTS, come detto, favoriva continui cambi di prospettiva, e questo si ripercuote anche nel film, in cui non c'è un unico protagonista, e in cui le due fazioni vedono contrapporsi 3 o 4 leader per parte, schierati contro la fazione rivale ma coinvolti anche in faide interne. Questo risulta strano al cinema, e crea inutile confusione, ma riteniamo che proprio la cadenza ritmica individuata da Duncan Jones e soci riesca a incalanare questa complessità nel modo giusto, pur lasciando comunque lo spettatore un po' disorientato in certe fasi per via della mancanza di punti di riferimento solidi.
Warcraft L'Inizio è un film dedicato espressamente ai fan soprattutto di World of Warcraft, che ritroveranno citazioni esplicite praticamente di tutto: dalla musica del menù originale di World of Warcraft, al verso dei Murloc, dalla riproduzione fedele di alcune magie come Ice Block e Fire Ball a quella di dungeon celebri come Karazhan e Stockade, fino all'irrinunciabile urlo "Zog zog" degli Orchi. Il film letteralmente innesca un viaggio nel passato, tra mille ricordi e luoghi visitati insieme agli amici nelle varie scorribande a World of Warcraft, che spingerà a ripercorrere la propria stessa esperienza da videogiocatore. Warcraft L'inizio è un omaggio così all'evoluzione stessa dei videogiochi e della serie Warcraft, impreziosito dallo stile artistico di World of Warcraft. Ed è al contempo un progetto molto coraggioso proprio perché riprende la storia di un videogioco uscito per la prima volta ormai 22 anni.
Avete capito quindi che il secondo punto è ampiamente risolto verso il citazionismo. Nei primissimi minuti del film lo spettatore assiste in rapidissima successione, con cambi di scena velocissimi e netti, alla riproduzione delle varie Stormwind, Ironforge, Karazhan, nelle loro versioni antecedenti alla distruzione arrecata dalla Prima Guerra tra Orchi e Umani qui raccontata. Duncan Jones, che aveva diretto il suggestivo Moon e il più "hollywoodiano" Source Code, gioca con il cuore degli appassionati e ne tocca le corde più intime ora puntando sul modo di parlare degli Orchi, ora sulla perfetta riproduzione dell'armatura di un Paladino, ora su uno Stockade incredibilmente fedele al livello di gioco di World of Warcraft, ora su evocativi duelli basati sul codice d'onore di una razza ancestrale.
La storia si apre su Draenor, il pianeta degli Orchi ormai sul punto di morire. Questo spinge gli Orchi a trovare un nuovo pianeta abitabile e iniziare la sua colonizzazione. Gul'dan, lo stregone dalla pelle verde, capisce come assoggettare il Vil, una fonte di magia potente ma che può diventare incontrollabile, e con l'aiuto involontario di Medivh, il Guardiano di Stormwind, apre un portale che consente agli Orchi di spostarsi da Draenor ad Azeroth, la terra promessa. Per sostenere il portale e far giungere su Azeroth la Legione Infuocata che servirà a supportare il conflitto, però, Gul'dan avrà bisogno di catturare prigionieri umani e di sacrificarli.
Questa necessità genera delle contrapposizioni in seno all'Orda, soprattutto per mano di Durotar, supportato dalla compagna Draka, incinta di un personaggio che diventerà cruciale nell'universo Warcraft, e dall'amico Orgrim Martelfato. Ma anche negli Umani il Vil produce dissapori e invidie: se Medivh vuole usarlo in maniera indiscriminata per contrapporsi all'avanzata degli Orchi, Anduin Lothar, il Re Llane Wrynn e il mago Khadgar cercheranno fin quando sarà possibile di contenere il Guardiano. Ma la Guerra è già iniziata e, come potete vedere, ha ben più di un protagonista.
Anche perché, durante un'imboscata, e non senza barare, gli Umani respingeranno un attacco degli Orchi perpetrato nella foresta di Elwynn e faranno una prigioniera, Garona. Su questo personaggio, interpretato da Paula Patton, e sul suo schierarsi dalla parte degli Umani, si snoderà il cuore della storia di Warcraft L'Inizio. Come detto, infatti, si tratta della riproposizione pressoché pedissequa della trama di Warcraft: Orcs & Humans. Ma proprio qui nascono le prime, grosse, perplessità sulla riuscita artistica del film.
Probabilmente era già evidente dai primi trailer: c'è una forte discrepanza tra la fazione degli Orchi, completamente realizzati in CGI ad esclusione di Garona, e gli Umani, le cui sequenze sono infatti state girate nella maniera tradizionale. Il film dà la sensazione che la produzione si sia concentrata con estrema attenzione sulla parte CGI, che in alcuni raggiunge le vette stilistiche a più riprese viste nei vari filmati di presentazione di Blizzard ai suoi giochi, e che poi abbia completato la parte girata nella maniera tradizionale in fretta e furia, senza concentrarsi sulla qualità interpretativa e senza dare agli attori il supporto necessario per potersi esprimere decentemente.
Ora, direte voi che sono orpelli inutili soprattutto agli occhi dei fan storici di Warcraft, se non fosse che Warcraft L'Inizio smetta di essere credibile in quelle parti in cui gli Umani diventano protagonisti, oltretutto relegando questi ultimi al ruolo di comprimari, soprattutto dal punto di vista carismatico, rispetto agli Orchi. Il tutto in un universo, quello di Warcraft, in cui Umani e Orchi devono stare necessariamente sullo stesso piano e condividere la stessa dignità, il che dovrebbe spingere gli autori a trovare quegli artifici narrativi necessari a rendere le motivazioni alla base delle azioni delle due fazioni credibili e chiaramente spiegate.
Qui ci sono, invece, dei limiti importantissimi, che si concretizzano in maniera evidente soprattutto in un paio di aspetti. Sia Orchi che Umani parlano la stessa lingua, l'inglese, ma in certi momenti si ha l'esigenza narrativa di farli comunicare tra di loro: hanno in queste fasi bisogno di interpreti, ma per lo spettatore sia gli uni che gli altri stanno parlando il medesimo idioma. Forse ancora più problematica è la resa scenica del personaggio di Garona: dovrebbe trattarsi di un incrocio tra uomo e orco, ma in Warcraft L'Inizio è molto più simile ai primi che ai secondi, creando una discrepanza fin troppo marcata rispetto all'aspetto visivo degli orchi stessi. Sono fattori che contribuiscono a un ulteriore calo di credibilità, da sommarsi a quelli di cui abbiamo parlato prima relativi all'interpretazione.
D'altronde, bisogna anche dire che le sequenze realizzate completamente, o quasi, in CGI, sono fantastiche, sullo stesso livello di certi filmati di presentazione in precedenza divulgati da Blizzard per annunciare i suoi giochi. Anzi, per lunghi tratti Warcraft L'Inizio sembra essere poco più di un collage di siffatte sequenze. Queste, e lo capirà bene soprattutto chi ha avuto modo di vedere i filmati in questione, valgono da sole il prezzo del biglietto. Anzi, possiamo spingerci anche oltre in tal senso: probabilmente sarebbe stato più opportuno creare anche gli Umani interamente in CGI (comunque sono realizzate così le loro armature), ma in quel caso Blizzard non avrebbe più potuto usare l'attributo di "film" e si sarebbe dovuta limitare a "film d'animazione".
In definitiva, Warcraft L'Inizio risulta estremamente contraddittorio in sede di analisi della componente qualitativa. Blizzard gioca bene sul terrreno in cui è più agile, quello della riproduzione virtuale di personaggi e mondi, e presta il fianco a critiche feroci per l'aspetto legato all'interpretazione e alla resa filmica tradizionale. Sono tutte puntualizzazioni che non interesseranno, però, i fan del mondo Blizzard, che rimarranno invece letteralmente estasiati dalla preponderanza citazionistica e che vedranno rimateralizzarsi tantissimi ricordi della loro gioventù videoludica.
Ah...dimenticavo...e se non avete intenzione di acquistare World of Warcraft Legion tenetevi rigorosamente alla larga da questo film.
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche se è brutto, dubito che sia tanto brutto come si dice.
Anche se è brutto, dubito che sia tanto brutto come si dice.
Non mi ispira per nulla ed ho come la sensazione sarà piuttosto scontato
sulla carta almeno ci sta che na vagonata di critici non appassionati della serie non ci capiscano una fava e diano voti a cazzo
magari i fan della serie lo troveranno interessante
lotr per fare un esempio è stato un film fantasy scritto un pò per tutti, c'era l'idea di un target elevato e anche una potenziale base di utenza più grande essendo un libro molto conosciuto. Magari per war hanno detto oltre agli appassionati della serie e qualche curioso non ci andrà nessuno, scriviamolo per i fan..
un pò come dire, talvolta ci sono alcune biografie trasposte a film ma pesantemente romanzate altrimenti di per se non è che ogni vita sia di chissà quale interesse.. etc.. il mondo di war è bello per come è fatto, il film potrebbe anche solo essere funzionale alla narrazione degli eventi come trasposizione cinematografica..
Impressionante la qualità della fotografia, alcuni attori sottotono, indubbiamente, ma non capisco veramente perchè lo stiano smontando così tanto.
In ogni caso va considerato che non è semplice creare 2 ore di film con un lore come quello di warcraft che ha migliaia di particolari che se non spiegati rendono incomprensibili certe cose a chi non conosce il gioco, molti elementi sono stati piazzati li senza esplicarne bene la storia come luoghi o personaggi e molte altre cose non sono state affatto menzionate; va detto però che questo film in pratica è stato fatto solo per persone che conoscono già a menadito tutto (in sala c'erano solo ragazzi dai 12 ai 30 anni, credo tutti ex/giocatori). Il film comunque fila liscio lo stesso e soprattutto è COERENTE di per sè e anche rispetto la storia originale, ed è questa la cosa più importante alla fine.
In pratica non han fatto delle grosse fesserie e a me è piaciuto.
PS potevano realizzarlo interamente come i classici filmati blizzard e chissene se poi diventava animazione invece di movie però vabbe ci si accontenta
In ogni caso va considerato che non è semplice creare 2 ore di film con un lore come quello di warcraft che ha migliaia di particolari che se non spiegati rendono incomprensibili certe cose a chi non conosce il gioco, molti elementi sono stati piazzati li senza esplicarne bene la storia come luoghi o personaggi e molte altre cose non sono state affatto menzionate; va detto però che questo film in pratica è stato fatto solo per persone che conoscono già a menadito tutto (in sala c'erano solo ragazzi dai 12 ai 30 anni, credo tutti ex/giocatori). Il film comunque fila liscio lo stesso e soprattutto è COERENTE di per sè e anche rispetto la storia originale, ed è questa la cosa più importante alla fine.
In pratica non han fatto delle grosse fesserie e a me è piaciuto.
PS potevano realizzarlo interamente come i classici filmati blizzard e chissene se poi diventava animazione invece di movie però vabbe ci si accontenta
come immaginavo io..
no di animazione no, avrebbe perso fascino.. immaginati lotr in animazione :\\
Probabilmente ai fan di Warcraft piacerà, a tutti gli altri no.
no di animazione no, avrebbe perso fascino.. immaginati lotr in animazione :\\
L'hanno già fatto parecchi anni fa...
Probabilmente ai fan di Warcraft piacerà, a tutti gli altri no.
L'hanno già fatto parecchi anni fa...
intendevo cgi..
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