Recensione Batman Arkham Knight: una Batmobile per il Cavaliere Oscuro
Dopo aver completato Batman Arkham Knight, eccovi il nostro parere sull'ultimo titolo Rocksteady, al di là dei problemi prestazionali di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi. C'è un numero sufficiente di innovazioni tale da giustificare un nuovo capitolo o si ricade nella "sindrome da Assassin's Creed?"
di Dorin Gega, Rosario Grasso pubblicato il 30 Giugno 2015 nel canale VideogamesWarner Bros.
Conclusioni
Premettendo che il voto globale in stelline è riferito al giudizio sul gameplay di Batman Arkham Knight, prescindendo quindi da tutte le difficoltà che si sono verificate con la versione PC del gioco, secondo noi bisogna partire dagli innegabili meriti che ha la serie inerenti sistema di combattimento, stealth, modalità detective e dimensioni del mondo di gioco, grande quasi come quelli degli rpg anche se in questo caso si tratta di un più fluido gioco d'azione.
Se in passato Batman Arkham è stato così innovativo, con questo episodio, benché non si sia ai livelli di Origins, che era poco più di una mera riproposizione dei giochi precedenti, abbiamo una carica innvativa molto più debole. La Batmobile e la struttura delle missioni secondarie sono i cambiamenti più evidenti, ma lo sforzo nel trovare a tutti i costi qualcosa di veramente innovativo in certe fasi di gioco si traduce in forzature, con il ricorso alla Batmobile, ad esempio, fin troppo presente.
Fermo restando che Batman Arkham Knight, esattamente come Arkham City, offre una narrazione carica di tensione e profondità come si può dire per pochissimi altri videogiochi. È una narrazione che pone grande enfasi sulla forza di Batman, la cui trasposizione in un contesto videoludico è sempre delicata visti spessore e tradizione del personaggio. Detto questo, la storia del nuovo Barman, così come quella di Arkham City, è spiazzante e a tratti disturbante, e quasi sempre, perlomeno dopo una prima fase piuttosto tiepida, coinvolgente.
Batman Arkham Knight sottolinea con una potenza espressiva che ha pochi precedenti nel mondo dei videogiochi il concetto di lotta di uno contro tutti, di razionalità in un modo ormai totalmente pervaso dalla follia. Del super eroe che contro le regole del buonsenso continua a lottare, a schierarsi dalla parte di chi altrimenti soccomberebbe, anche se ha ragione. Ormai siamo alla guerra totale, lontani dalle scaramucce quasi intime tra Joker e Batman, e il Cavaliere Oscuro è direttamente coinvolto in questa guerra. Il segreto della narrazione dei Batman Arkham, poi, riguarda soprattutto il ritmo della narrazione, con una serie di colpi di scena e un climax nella seconda parte che tengono letteralmente attaccati alla poltrona. Poi è la riproduzione carismatica dei personaggi dell'universo di Batman a sorprendere ancora una volta, oltre che il loro rapporto con il protagonista.
L'obiettivo dei vari Spavantepasseri, Cavaliere di Arkham, Joker e compagnia non è tanto quello di uccidere Batman. Così come l'obiettivo di Batman non è di uccidere i suoi nemici. Batman è un eroe a tutto tondo, anche se qualcuno gli arreca molto dolore e gli fa del male, o se attacca ciecamente l'intera città, lui tenderà sempre a cercare di arrestarlo, in nessun caso di ucciderlo. L'obiettivo dei cattivi è proprio quello di trascinare nella follia Batman, quello di Batman è di far riflettere i suoi nemici.
Certo se la serie non si rinnova e i nuovi capitoli si giustificano solo con la storia, senza avere degli stravolgimenti importanti lato gameplay, si rischia di creare un altro Assassin's Creed. Batman Arkham Asylum era stato un gioco molto importante perché per la prima volta introduceva quei meccanismi innovativi in fatto di combattimento, gadget e stealth che abbiamo detto più volte nel corso della recensione. Arkham City, invece, portava la serie a un nuovo livello di libertà offrendo un mondo di gioco aperto come mai prima d'allora per un titolo d'azione. Da questa prospettiva, invece, Arkham Knight è solamente un aggiornamento della serie, con la novità più rilevante quella della Batmobile e con qualche missione secondaria in più.
Anche la mappa di gioco poteva essere più ampia se si pensa cosa riescono a fare giochi come il recente The Witcher 3. Certo, Unreal Engine 3 magari non è in grado di gestire una mappa così ampia come riesce a fare RED Engine 3 senza perdere molto dettaglio, ma in termini di gioco crediamo che un mondo di gioco più ampio avrebbe giovato in termini di qualità complessiva del prodotto. Fermo restando che comunque Arkham Knight offre una longeva esperienza di circa 40 ore se ci si dedica con costanza anche alle missioni facoltative.
Inoltre, sappiamo bene di tutti i problemi tecnici. Abbiamo già pubblicato il confronto tra PC e PS4, l'analisi di NVIDIA GameWorks e l'analisi prestazionale, quindi c'è poco altro da aggiungere da questo punto di vista. Allo stato attuale delle cose, su PC Batman Arkham Knight gestisce ancora in maniera inadeguata la memoria di sistema e la VRAM, e questo comporta perdita di prestazione e stuttering soprattutto quando si esplora velocemente la città. Per questi motivi, è sconsigliabile iniziare a giocare su PC: se avete intenzione di portare a termine la campagna vi suggeriamo, infatti, di aspettare novità sugli interventi da fare da parte di Rocksteady.
Bisogna anche dire che chi gioca su console o su quei PC non soggetti ai problemi, e magari non legge quotidianamente le notizie su internet, sarà gratificato dall'esperienza tecnica che Arkham Knight offre. Abbiamo nuovi effetti visivi, sia su PC che su console, più dettaglio e più distruzione. Soprattutto quest'ultima in alcuni momenti di gioco è veramente sensazionale.
In definitiva, ci aspettavamo qualcosa in più da questo Arkham Knight che, a nostro modo di vedere le cose, fallisce nel tentativo di portare a un nuovo livello il gameplay della serie come invece aveva fatto Arkham City rispetto ad Arkham Asylum. L'introduzione della Batmobile è insufficiente, anche perché la sua presenza risulta troppo ricorrente, quasi ad evidenziare l'esigenza di introdurre novità a tutti i costi all'interno di una struttura tecnica che invece non lo consente.
Certo, dal punto di vista della narrazione, della tensione cinematografica e della riproduzione di Batman, e anche di uno splendido e diabolicamente lucido Spaventapasseri, Batman Arkham Knight rimane un titolo diffusamente appetibile.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe poi (non mi stancherò mai di dirlo) il buon Arkham Knight non è un personaggio nuovo ma un bel copia/modifica nome e vestito/incolla di un personaggio già presente nell'universo DC... e mi fermo qui per non spoilerare niente..!
L'articolo è stato modificato dopo... o i soliti solerti recensori delle recensioni, presi dall'entusiasmo della caccia alle pulci, si sono fatti prendere la mano?
vedo che l'autore della recensione ha ripetuto più volte che Batman (a proposito non è un Barman) compie degli spettacolari omicidi. Credo che se c'è una cosa che Batman non compie siano proprio gli omicidi.
Cristallo
L'articolo è stato modificato dopo... o i soliti solerti recensori delle recensioni, presi dall'entusiasmo della caccia alle pulci, si sono fatti prendere la mano?
ah non so se l'hanno modificato (pessima recensione, non ho voglia di rileggerla), ma la recensione svela il finale di arkham city (se questo non è spoiler)
vedo che l'autore della recensione ha ripetuto più volte che Batman (a proposito non è un Barman) compie degli spettacolari omicidi. Credo che se c'è una cosa che Batman non compie siano proprio gli omicidi.
Cristallo
Ho visto un video dove baRman può usare la batmobile per investire dei disgraziati. Nel titolo vengono messi K.O., ma vedere uno che ci usa la batmobile per ridare una passata al disgraziato con le ruote, non ha molto senso. A quel punto dovrebbe ammazzarlo.
E poi, quando mai quando uno viene investito, finisce svenuto?
Scusate ma che significa spoiler
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