Peak: come un mobile game può migliorare le abilità cognitive

Peak: come un mobile game può migliorare le abilità cognitive

Peak è studiato per migliorare lo sviluppo cognitivo dei suoi giocatori ed è approvato da un team di neuroscienziati. Abbiamo intervistato alcuni membri del suo team di sviluppo, ovvero Anat Elhalal, Lead Scientist, e Vittorio Veneto, il designer italiano che ha realizzato la user interface del gioco.

di pubblicato il nel canale Videogames
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La base scientifica di Peak

Anat Elhalal è la persona del team di Peak che si occupa dei rapporti con il mondo accademico e della gestione delle risorse scientifiche all'interno del gruppo che ha realizzato Peak. "Tutti i nostri giochi si basano su metodologie pubbliche sulle quali sono state svolte ricerche per decenni", continua la Elhalal. "Disponiamo di un team scientifico interno composto da ricercatori che assicurano che il gioco abbia una base scientifica. Allo stesso tempo, teniamo saldi i collegamenti con le istituzioni accademiche e con consulenti che sono in grado di guidarci nel nostro percorso. I nostri consulenti scientifici sono Bruce E. Wexler, MD, Professore Emerito e Senior Research Scientist in Psichiatria alla Yale School of Medicine, e fondatore e Chief Scientist di C8 Sciences; e Barbara Sahakian, FMedSci DSc, docente di Neuropsicologia Clinica presso il Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Cambridge. Abbiamo inoltre recentemente lavorato in stretta collaborazione con eminenti scienziati e università per sviluppare la nostra piattaforma di Advanced Training. Siamo membri attivi della comunità di neuroterapeutica e abbiamo recentemente partecipato alla più importante conferenza annuale sul tema che si è svolta a San Francisco. In quell'occasione le principali compagnie e istituzioni accademiche del settore si riuniscono per plasmare il futuro".

Peak

Peak Labs è una software house relativamente piccola formata da 20 persone e con sede a Londra, precisamente nel quartiere di SoHo. È una startup che cresce in maniera considerevole visto che, alla luce dell'ottima qualità di Peak e delle potenzialità del prodotto, ha ricevuto diversi investimenti nel recente periodo. Vi lavorano, compreso Vittorio, tre italiani. Peak è stata fondata nel 2012 con il preciso scopo di creare servizi di allenamento cognitivo per i dispositivi mobile di nuova generazione da Itamar Lesuisse e da Sagi Shorrer.

"Sono approdato a Peak dopo aver conosciuto due dei fondatori, Sagi ed Itamar, che mi hanno convinto per la loro competenza e visione sul prodotto. Mi ha particolarmente affascinato l'idea di contribuire a creare giochi per mobile che non fossero i soliti cloni di Candy Crush, ma che fossero anche utili", ha detto Vittorio. "Ho quindi lasciato l'Italia un po' perché volevo provare un'esperienza all'estero, ma soprattutto perché ero interessato al mondo delle startup, e Londra é un posto unico in Europa per concentrazione di talenti ed investitori".

Peak

"Siamo attualmente 20 persone in Peak, provenienti un po' da tutta Europa, ma data la risposta incredibile degli utenti e la fiducia dei nostri investitori, prevediamo di crescere ancora prima della fine dell'anno. Per ora gli italiani sono 3: io, una junior designer e uno sviluppatore iOS".

Su quale base tecnologica è costruito Peak? "Tutte le nostre app sono native, quindi Objective-C e Swift per iOS e Java per Android. Nello sviluppo dei giochi utilizziamo librerie come SpriteKit, SceneKit e libGDX. Il backend, che si occupa della sincronizzazione dei dati e di buona parte dei calcoli che avvengono dietro le quinte, é costruito su Java, Scala e Parse".

Peak

Apparentemente Peak sembra una semplice collezione di giochi mobile solo in parte differenti rispetto ad altri titoli esistenti sugli store online. Abbiamo quindi chiesto ad Anat cosa offrono in più i giochi di Peak dal punto di vista dell'allenamento delle abilità cognitive. "Molto spesso i programmi di formazione di questo tipo hanno lo stesso aspetto in superficie, ma in realtà sono molto diversi se si guarda più in profondità", ci ha spiegato la Lead Scientist. "L'ingrediente segreto è l'algoritmo che stabilisce come il gioco si evolve e si adatta al giocatore".

"Detto questo, un grande elemento di differenziazione nel caso di Peak riguarda l'enfasi che abbiamo riposto sulla sua natura da mobile game. Mentre altri prodotti per l'allenamento delle abilità cognitive sono basati sul desktop e sono accompagnati da un'app mobile, noi siamo innanzitutto focalizzati sul mobile e tutto è progettato e sviluppato per l'interfacciamento tramite questo tipo di dispositivi. Abbiamo riposto grossa attenzione sugli aspetti di intrattenimento ed engagement, perché se si vuole aiutare le persone e creare delle sane abitudini durevoli nel tempo è necessario che rimangano coinvolte nell'esperienza".

"Una delle parti di Peak che i nostri utenti amano maggiormente è quella relativa ai resoconti sulle performance. Ci sforziamo di mostrare loro la correlazione tra ciò che accade nell'applicazione e ciò che sta accandendo nel loro cervello e nella loro vita quotidiana. Ci chiediamo costantemente come possiamo ulteriormente migliorare questo aspetto".

Peak

"Abbiamo recentemente annunciato la nostra piattaforma di Advanced Training, che consente agli utenti di Peak di accedere ai giochi di formazione cognitiva e ai corsi che abbiamo sviluppato con la collaborazione con scienziati e università di fama mondiale, come Cambridge e Yale. Nel corso del tempo sono state fatte tantissime ricerche molto importanti, e noi vogliamo metterle a disposizione del pubblico in modo più diretto".

Abbiamo poi chiesto ad Anat di fornirci degli esempi concreti su quali benefici è possibile ottenere con gli esercizi di Peak e la Lead Scientist ci ha rimandato a questo sito che raccoglie le pubblicazioni accademiche in ambito di training cognitivo. "Riceviamo migliaia di testimonianze dai nostri utenti che ci dicono come Peak ha migliorato la loro vita in meglio", ha argomentato. "Sia che si tratti di tornare al lavoro dopo aver avuto un bambino o semplicemente sentirsi più consapevoli e sicuri. Usare Peak su base giornaliera vi consente di percepire il livello delle vostre prestazioni cognitive e come sia influenzato dalle vostre abitudini di vita. Aspettatevi ulteriori sviluppi in Peak per aiutare a fare scelte migliori in termini di esercizi, sonno e nutrizione".

Peak

Che tipo di investimento è necessario per produrre un'applicazione del genere e come si può riuscire ad arrivare al pubblico che ci si è preffisati di raggiungere? "Non c'è mai un giorno noioso qui in Peak. Siamo costantemente proiettati verso il futuro, a pensare alle nuove cose che possiamo creare e a come migliorare il nostro prodotto. È pazzesco quanto abbiamo realizzato in così poco tempo. È stato possibile grazie al fatto che il team è stato incredibilmente dedicato e motivato".

"Raggiungiamo il nostro pubblico attraverso gli store di app, la stampa e il buon vecchio passaparola. Crediamo che se riusciamo a creare qualcosa di veramente significativo, utile e accessibile, allora cresceremo. E finora questa filosofia ha funzionato molto bene! L'anno scorso Apple ci ha premiato come una delle loro migliori app dell'anno in 24 nazioni, il che è una grossa ricompensa per il lavoro che abbiamo fatto fino a oggi".

8 Commenti
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Tedturb004 Giugno 2015, 11:47 #1
Pubblicita'? :-)
deidara8004 Giugno 2015, 11:53 #2
Ce ne sono molti di giochi simili. Per esempio Neuronation, Elevate e Lumosity. Sono fatti pure meglio. Tutti affermano di basarsi su basi scientifiche.

Costano molto, Lumosity ad esempio richiede un abbonamento annuale da quasi 60 euro.
Visto che affermano di renderti più' intelligente, ho voluto fare alcune ricerche.

Risulta da vari studi, piuttosto rigorosi, che non fanno niente di quello che promettono. Mano a mano che giochi diventi si più' bravo, ma questo succede con tutti i giochi. Si acquista semplicemente familiarità con le schematiche del gioco. Pero' non aumentano in alcun modo le tue facoltà'. Non aumentano la tua "fluid intelligence" .
In Giappone sono anni che li usano, soprattutto per combattere la demenza senile, ma ho letto uno studio, mi sembra del MIT, che dice che non servono a nulla.

Li trovo comunque molto carini, e mi piacerebbe giocarci. Se costassero 5-10 euro non mi farei troppi problemi, pero' hanno altre politiche sui prezzi...
LORENZ004 Giugno 2015, 12:15 #3
Originariamente inviato da: deidara80
C'e' ne sono molti di giochi simili. Per esempio Neuronation, Elevate e Lumosity. Sono fatti pure meglio. Tutti affermano di basarsi su basi scientifiche.

Costano molto, Lumosity ad esempio richiede un abbonamento annuale da quasi 60 euro.
Visto che affermano di renderti più' intelligente, ho voluto fare alcune ricerche.

Risulta da vari studi, piuttosto rigorosi, che non fanno niente di quello che promettono. Mano a mano che giochi diventi si più' bravo, ma questo succede con tutti i giochi. Si acquista semplicemente familiarità con le schematiche del gioco. Pero' non aumentano in alcun modo le tue facoltà'. Non aumentano la tua "fluid intelligence" .
In Giappone sono anni che li usano, soprattutto per combattere la demenza senile, ma ho letto uno studio, mi sembra del MIT, che dice che non servono a nulla.

Li trovo comunque molto carini, e mi piacerebbe giocarci. Se costassero 5-10 euro non mi farei troppi problemi, pero' hanno altre politiche sui prezzi...



è più o meno quello che succede con le varie pubblicità die prodotti miracolosi per la riscrescita dei capelli dove snocciolano studi scientifici, certificati e si vedono in foto finti medici in camice e bla bla bla...tutte farlocche...le vedo oggi sul web come in passato sui volantini pubblicitari...fanno perno su desideri comuni infinocchiando la gente...ma non mi stupisco più di niente, c'è chi racimola soldi così e chi, facendo ben peggio, illude malati terminali che non hanno scampo vendendo a caro prezzo cure che non faranno guariranno mai nessuno...
Affinché qualcosa abbia un fondamento scientifico ed una provata utilità servono prove e riconoscimenti ben maggiori di quelli esposti...
E' altresì vero che l'allenamento matematico/logico aiuta la mente e rende più elastici....leggere e studiare, allenarsi fa bene a qualunque età, penso che chiunque possa capirlo anche da solo...ma da qui a "diventare più intelligenti" ce ne passa!
koni04 Giugno 2015, 14:02 #4
poi dimenticate un particolare : l'intelligenza aumenta fino ai 20 anni circa e dopo diminuisce per rallentare la decrescita delle proprie capacità mentali è molto meglio fare la settimana enigmistica dato che non ha metodi uniformi di risoluzione
paulgazza04 Giugno 2015, 14:37 #5
Originariamente inviato da: Tedturb0
Pubblicita'? :-)


E' l'unico modo per aggirare adblock
LORENZ004 Giugno 2015, 14:46 #6
Originariamente inviato da: johnp1983
Bella marchetta... ma vista la firma non mi meraviglio! Ciò che mi meraviglia, leggendo i commenti, è che nel 2015 ancora si scriva "raCcimolare"!


c'è di peggio a questo mondo, ad ogni modo chiedo venia e correggo...però facevi più bella figura a "dire in faccia" a chi aveva fatto l'errore....no?
Ad ogni modo mi scaricherò il gioco in oggetto che magari così diventerò più intelligente (o magari più scemo)!
okorop04 Giugno 2015, 15:28 #7
Originariamente inviato da: paulgazza
E' l'unico modo per aggirare adblock


mi hai fatto scompisciare dalle risate.....
-Root-05 Giugno 2015, 11:06 #8
adesso tutti lo scaricheranno e ci giocheranno nella speranza di aumentare la capacità di studio e la velocità per avere voti più alti all'università e finirla prima.....
cioè esattamente quello che sto facendo io

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