Recensione Project Cars: e anche il PC ha il suo Forza Motorsport

Recensione Project Cars: e anche il PC ha il suo Forza Motorsport

È finalmente giunto il momento di tirare le somme sul lungamente atteso progetto di Slighly Mad Studios. Project Cars è una delle simulazioni di guida più rigorose oggi in commercio, capace di offrire un'esperienza di guida gradevole sia al giocatore meno esperto che al giocatore che si aspetta il massimo livello di sfida nel padroneggiare il veicolo e nella sua configurazione. Allo stesso tempo offre una carriera longeva e divertente come accade per i giochi rivolti al pubblico delle console, come Forza e Gran Turismo.

di pubblicato il nel canale Videogames
Bandai Namco
 

Conclusioni

Project Cars, in definitiva, si rivela un simulatore completo in ogni sua parte. Non solo offre un modello di guida decisamente rigoroso, ma già nella versione di base ha una quantità di contenuti tale da consentire di fare un parallellismo, solo in parte azzardato, con Forza Motorsport e Gran Turismo. La modalità carriera è infatti gradevole e longeva, e non toglie nulla alla fedeltà della simulazione, fermo restando che è comunque possibile giocare da soli nella modalità Prove Libere, configurare nei minimi dettagli l'assetto delle auto o affrontare altri giocatori nelle sfide multiplayer.

Ma a questo punto so benissimo cosa vi state chiedendo. Ma in confronto ad Assetto Corsa? Diciamo che le due simulazioni perseguono filosofie leggermente differenti, e alla base dei due approcci ci sono i corrispondenti tire model. Possiamo dire che in Project Cars il giocatore avverte in misura maggiore il rapporto tra pneumatici e asfalto, il che lo porta ad effettuare tante correzioni dipendenti proprio dalle sconnessioni del manto stradale e dalle sue condizioni del momento.

Ora, è difficile dire quale dei due approcci sia il più realistico, ma nel caso di Project Cars si ha la sensazione che ci sia uno strato di dinamicità in più. Assetto Corsa, invece, si mantiene superiore dal punto di vista della simulazione del trasferimento di peso all'interno della monoposto e delle ripercussioni che ciò ha su sospensioni e scocca dell'auto. Questa superiorità comporta una migliore simulazione dell'inerzia e del peso dei veicoli in Assetto Corsa, con le varie auto che danno quasi sempre la sensazione di essere più pesanti rispetto alle corrispondenti in Project Cars.

Una differenza la si nota anche nel funzionamento del cambio, con Assetto Corsa che presenta un maggiore nervosismo in caso di scalo della marcia eccessivamente repentino, mentre le auto di Project Cars permangono più stabili in casi come questo. Inoltre, certe auto molto agili nella realtà danno la sensazione di essere più agili in Project Cars rispetto a quanto avviene in Assetto Corsa, probabilmente per via della differente simulazione del trasferimento di peso che abbiamo visto prima.

Abbiamo notato poi che in caso di brutale decelerazione in concomitanza dell'ingresso in curva, l'inerzia del veicolo in Project Cars tende a produrre un effetto di sovrasterzo quando in Assetto Corsa si verifica sottosterzo. Questa, tuttavia, è una considerazione delicata, che va ponderata anche alla luce della differente configurazione dell'assetto dei veicoli e sulla base delle condizioni dell'asfalto e dell'usura dei pneumatici.

Sono tutte considerazioni che hanno spinto qualcuno a considerare Project Cars, seppure in maniera lieve, "più arcade" rispetto ad Assetto Corsa. Noi non ci troviamo d'accordo con questo parere, perché tutte e due le simulazioni dimostrano di essere assolutamente rigorose e precise, capaci di offrire un'esperienza appagante e immersiva. Al tempo stesso, richiedono al giocatore un grandissimo lavoro per padroneggiare le varie vetture, oltre che la conoscenza dei circuiti e della meccanica, qualora ci si volesse dedicare anche alla messa a punto.

La differenza più sensibile rimane, piuttosto, la base tecnologica, più avanzata nel caso di Project Cars. Il gioco Slighly Mad Studios offre staordinari effetti di illuminazione, oltre che l'alternanza tra il giorno e la notte e gli effetti meteo dinamici. Tutti questi effetti visivi rendono l'esperienza con Project Cars ancora più coinvolgente, e allora è forse per questo che alcuni la considerano "più arcade" rispetto a quella di Assetto Corsa. Ma, a nostro modo di vedere le cose, il fattore coinvolgimento è decisamente importante in una simulazione di guida.

Per il resto Project Cars offre una miriade di contenuti anche nella versione base, permettendo di dedicare decine di ore alla sola componente single player. Sulla base delle prestazioni si sbloccano nuovi contratti e si acquisisce la possibilità di correre per team migliori e con auto via via più performanti. Il giocatore ha comunque sempre la possibilità di balzare sin da subito sulle auto migliori e di dedicarsi agli assetti e alle altre rifiniture.

Ma il fulcro di Project Cars per i giocatori con più esperienza nella guida rimane la componente multiplayer. Qui il livello di personalizzazione è pressoché totale, sia in termini di configurazione del weekend di gara che in termini di regolamento e di aiuti consentiti. Si possono creare competizioni per piloti bravissimi o per novizi, con la possibilità per ogni giocatore di esprimere preferenze sulle sfide da affrontare e sulle limitazioni. Il netcode, perlomeno nella versione review su cui abbiamo eseguito i test, è di buona fattura, anche se in certi casi capita di vedere le auto procedere per brevi tratti a zig zag in funzione delle differenze prestazionali tra le varie connessioni coinvolte.

Per concludere, Project Cars è una simulazione di guida pressoché definitiva. A differenza di altri giochi commerciali recentemente rilasciati, si tratta di un gioco con alle spalle un iter di sviluppo lunghissimo, il che risulta grandemente evidenziato dalla cura riposta nella realizzazione di ciascun aspetto. Gli stessi membri della community hanno contribuito in maniera massiccia a rifinire gli aspetti più importanti del gioco, e questo consente di avere vetture fedeli rispetto alle controparti reali sia nelle forme che nel comportamento.

Certo, si poteva fare di più in termini di gestione delle collisioni (scordatevi cose come quelle che si vedono nei Grid) o di licenze, ma un modello di guida praticamente perfetto e un tire model fenomenale rendono Project Cars un acquisto praticamente obbligatorio sia per il novizio che, a maggior ragione, per il giocatore con più velleità nella guida.

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76 Commenti
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PaulGuru06 Maggio 2015, 12:13 #1
Questo sì che è gran titolo !

Gran grafica e non così pesante da quanto leggo come invece è AC se abiliti certi effetti.
*Spartacus*06 Maggio 2015, 12:17 #2
Bella recensione.

A me le collisioni di Grid hanno sempre fatto schifo comunque. 2 pezzi che si staccano e un po' di frammenti che svolazzano ma nulla piu'. L'unico gioco che ha collisioni serie era la seria Burnout. Ma forse e' chiedere troppo quando ci si trova davanti agli occhi tanto splendore.
Wonder06 Maggio 2015, 12:26 #3
Nessuna dico nessuna vettura italiana?
beppe9006 Maggio 2015, 12:31 #4
Il titolo è quasi una bestemmia... Potevo capire un ipotetico: "Forza Motorsport, anche Xbox ha il suo Gran Turismo" . Ma la vostra versione è proprio na minch...a
PaulGuru06 Maggio 2015, 12:47 #5
Originariamente inviato da: Wonder
Nessuna dico nessuna vettura italiana?

Probabilmente vogliono piazzarle come DLC a pagamento
SHIVA>>LuR<<06 Maggio 2015, 12:57 #6
Originariamente inviato da: Wonder
Nessuna dico nessuna vettura italiana?


la Pagani
*Spartacus*06 Maggio 2015, 13:22 #7
Originariamente inviato da: SHIVA>
la Pagani


Che di italiano c'ha solo il nome ormai, cosi come la Lamborghini.
PaulGuru06 Maggio 2015, 13:42 #8
Originariamente inviato da: *Spartacus*
Che di italiano c'ha solo il nome ormai, cosi come la Lamborghini.

Esagerato.
Lo staff e le figure sono sempre quelle, cambia la gestione.
dadbs06 Maggio 2015, 13:51 #9
Scusate chi ha in gestione la Pagani? non è Horacio Pagani? o è passata in mano ai crucchi pure lei...
SHIVA>>LuR<<06 Maggio 2015, 14:20 #10
Originariamente inviato da: *Spartacus*
Che di italiano c'ha solo il nome ormai, cosi come la Lamborghini.


E secondo il tuo ragionamento, anche la Ferrari ormai...quindi perchè lamentarsi che non esistono auto italiane?

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