The Assignment rende The Evil Within ancora più stealth
Abbiamo provato il primo DLC dell'avventura horror concepita da Shinji Mikami, l'autore dell'indimenticabile Resident Evil originale. The Assignment fa luce su alcuni punti oscuri della storia principale di The Evil Within, permettendo ai giocatori di rivivere le vicende da una prospettiva differente, quella dell'agente del Mobius Juli Kidman.
di Rosario Grasso pubblicato il 16 Marzo 2015 nel canale VideogamesBethesda
Era come se le coscienze dei pazienti riempissero i vuoti, creando una propria realtà
The Assignment riscrive alcuni elementi portanti del gameplay di The Evil Within. Principalmente, rende il tutto molto più stealth, al punto che Kidman disporrà di pochissime armi nel corso di tutta l'avventura. Anzi, per il 90% del tempo potrà solo contare sulla sua capacità di nascondersi, di attirare i mostri, di abbatterli furtivamente e, soprattutto, di aggirarli. Questo perché il sistema di controllo di The Evil Within rimane assolutamente macchinoso, un po' come quelli dei Resident Evil, il che rende poco divertente il combattimento più efferato.
Purtroppo, i combattimenti corpo a corpo e con armi fin troppo forti erano eccessivamente frequenti nel gioco originale. Ed evidentemente Tango Gameworks ha capito che questo non andava bene, e in The Assignment ha praticamente rimosso del tutto la possibilità di usare armi letali. Il personaggio rimane poco reattivo al controllo, ma questa è una precisa scelta di gameplay. The Evil Within, infatti, si conferma come un gioco in cui bisogna calcolare ogni singolo movimento, evitare di consumare risorse e in cui è fondamentale spostarsi senza allertare i nemici, dove molto spesso l'unica reale possibilità data al giocatore è di aggirarli.
Per adattare il sistema di controllo al nuovo bilanciamento, il team di sviluppo ha rivisto la gestione delle coperture. Se nel gioco originale era molto difficile sfruttare proficuamente le coperture, adesso è possibile agganciare alle coperture il personaggio e compiere una serie di operazioni, come attirare i nemici sulla posizione e lanciare delle bottiglie o altri oggetti al di là della copertura per far sì che i nemici focalizzino la loro attenzione su un punto specifico della stanza.
Come accade tradizionalmente nei giochi in terza persona, quando agganciamo la protagonista alla copertura, la vedremo in viso mentre alle sue spalle potremo monitorare la situazione. Possiamo scorrere liberamente la copertura ed emettere un fischio per attirare i nemici sulla posizione. Non è però in alcun modo possibile scattare istantaneamente da una copertura all'altra, perché ovviamente Tango Gameworks vuole mantenere complicati i movimenti come da impostazione Mikami classica.
Il sistema offre al giocatore una maggiore visione rispetto a quello che sta succedendo intorno a lui. Inoltre, ha più possibilità tattiche, sfruttando anche gli scenari. Ad esempio, è adesso possibile far squillare un telefono per indurre il mutante a entrare in una stanza e poi chiudere dall'esterno ermeticamente la stanza in modo da bloccare lo zombi lì dentro.
Ma in The Assignment ci sono tantissime situazioni stealth interessanti. Capiterà, infatti, che Juli attivi un ascensore ma che a causa di un sovraccarico di corrente questo ascensore non arrivi subito. Bisognerà aspettare qualche minuto, ma proprio in questo frangente uno di quei mostri col faro al posto della testa entrerà nel locale. Mentre la luce torna progressivamente bisognerà utilizzare i rack di computer che si trovano nella stanza per nascondersi dal poderoso fascio di luce emesso dal faro. Una volta che il sistema di alimentazione torna attivo allora sarà possibile fiondarsi sull'ascensore e sfuggire definitivamente dal mostro.
Tango Gameworks ha inserito, poi, una serie di indicatori a schermo che consentono al giocatore di percepire dove si trova la copertura più vicina e la posizione del mostro. Insieme al mirino, però, tutti questi aiuti possono essere disabilitati anche al livello di difficoltà Sopravvivenza. Una modifica al gameplay più radicale e definitiva è, invece, quella che consente di ripristinare progressivamente le risorse vitali restando semplicemente fermi.
Questi aiuti rendono The Evil Within più facile? Credo che la risposta sia affermativa, anche se bisogna ricordare come il livello di sfida del gioco originale fosse incredibilmente alto, al punto che The Evil Within è considerato oggi come uno dei giochi più difficili tra quelli rilasciati negli ultimi anni. Anche se non ci sono armi, effettivamente, The Assignment scorre più fluido rispetto al gioco originale, nel senso che il numero di morti è lievemente inferiore.
Juli ha pochissime armi in questa avventura, ma a circa metà della storia ritrova un'ascia che può utilizzare per uccidere in maniera silenziosa gli zombi. Cambia anche la procedura di salvataggio della partita: invece degli specchi in cui Castellanos si "immergeva", qui abbiamo dei gattini. A Juli basta accarezzarli per salvare la progressione nella storia. Questi elementi ricorrenti conferiscono un fascino particolare a tutto lo scenario, innestandosi in maniera adeguata nel clima opprimente preparato da Mikami e dal suo staff.
Ma, più che le rifiniture al gameplay, quello che più conta per The Assignment probabilmente è il tipo di tensione che riesce a ricreare. Se il gioco originale si contraddistingueva per ambienti capaci di incutere tensione e per creature raccapriccianti, adesso le vicende incutono più paura immediata. Ci sono diversi colpi di scena che vi faranno saltare sulla sedia dalla paura. La storia, inoltre, è raccontata con sequenze di narrazione di qualità pari a quelle del gioco originale, quindi si tratta comunque di un'esperienza immersiva e coinvolgente al pari di quella di The Evil Within. Anche se ovviamente è più corta, con una durata di poco superiore alle tre ore.
Non amo molto i DLC, quindi non vi posso consigliare The Assignment. Quello che vi consiglio, però, è di recuperare il gioco originale se non lo avete ancora giocato, perché The Evil Within è una delle esperienze più positivamente traumatiche tra quelle che il genere horror ha saputo dare negli ultimi anni all'interno del videoludo.
The Assigment può essere acquistato singolarmente per 9,99 € oppure all'interno del Season Pass, che offre tutti e tre i DLC di The Evil Within compreso quello finale, The Executioner, a 19,99 €.
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