È tempo di Game of Thrones per Telltale

È tempo di Game of Thrones per Telltale

La società esperta in avventure a episodi ha da poco rilasciato la prima parte della trasposizione della nota serie televisiva targata HBO, ispirandosi alle trame originali contenute nei libri di George R.R. Martin. Ritornano molti elementi distintivi di loro titoli precedenti come The Walking Dead, Tales of Monkey Island e The Wolf Among Us, affiancati in questo caso da epiche battaglie su larga scala. Stefano ci racconta tutto, avendo provato il primo episodio, Iron from Ice, su iOS.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Scelte narrative lucide ed efficaci

Uno dei grossi punti di domanda sul GoT di Telltale riguardava cosa avrebbe raccontato e come si sarebbe inserito nella continuity di Martin. Un ripercorrere le vicende principali non avrebbe avuto senso, mentre raccontare fatti troppo distanti dalla lotta per il trono o dalla Guerra dei Cinque Re avrebbe sicuramente avuto poco fascino.

Ecco allora l’ottima idea di Telltale: focalizzarsi sulle vicende della casa Forrester, un “clan” (come Asha Greyjoy non manca di sottolineare) del nord ovest, vassallo della casa Glover e fedele agli Stark. Caratteristica di questa piccola casata è di avere controllo degli Ironwood, che producono il legno più resistente dei Sette Regni, utilissimo per la costruzione di armi e di navi.

Come ovvio, non è possibile fare spoiler, ma vi basti sapere che le vicende che seguiremo partiranno da un punto di svolta delle Cronache: quel momento in cui, per un rappresentante del Nord, le Torri Gemelle di Casa Frey rappresenteranno un luogo assolutamente nefasto. Da quel luogo e da quella notte, la guerra dei Cinque Re svolterà, così come le vicende di Casa Forrester.

In modo molto coerente allo stile di Martin, non vestiremo i panni di un solo protagonista, ma ci divideremo tra due ‘rampolli’ dei Forrester e uno dei loro scudieri, per un totale di tre story-line, per lo meno in questo primo episodio della serie.

Anche la brutalità (più della serie tv, invero, che dei libri) sarà rispettata: il sangue scorrerà a fiumi e le scene crude non mancheranno. Apprezzabili anche alcuni colpi di scena, crudi e inaspettati, che lasceranno il giocatore a bocca aperta in più di un’occasione, in puro stile GoT.

Significativa anche la presenza di alcuni personaggi principali della saga: per quanto la ‘nostra’ storia sia secondaria e non narrata dalle Cronache, il coinvolgimento di questi ‘vip’ dei Sette Regni è corretto, credibile e soprattutto coerente a quello che tutti noi sappiamo a seguito della lettura dei libri di Martin.

La tensione psicologica dei dialoghi è davvero ben rappresentata, soprattutto quando ci troveremo faccia a faccia con i personaggi più importanti: conoscendoli e conoscendone il carattere più o meno spigoloso, saremo portati a misurare ogni parola e ogni nostra mossa, cercando di portare acqua al nostro mulino, per quanto possibile.

 
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