PES 2015, c'è stato il sorpasso su Fifa?

PES 2015, c'è stato il sorpasso su Fifa?

Dopo la recensione di Davide, Stefano ci dà il suo parere sul nuovo Pro Evolution Soccer 2015, anche e soprattutto in confronto a Fifa 15.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

PES 2015: meglio di Fifa, ma non perfetto

Bando alle ciance. PES 2015 (la recensione di PES 2015 si trova qui) è meglio di Fifa 15? Per me è sì.

E naturalmente le motivazioni sono tutte da ricercarsi sul campo. Il contorno, infatti, resta ancora scarno: mancano tante licenze (nomi delle squadre, maglie, nomi dei campionati) e praticamente tutto il calcio tedesco, l’ufficialità delle coppe europee non basta, gli stadi sono pochi, i palloni ufficiali meno, i menu (per quanto scopiazzino molto lo ‘stile Fifa’) non sono ancora davvero funzionali e anche tutta la gestione dei dati salvati, delle modifiche e della dimensione online è ancora un po’ troppo macchinosa. Ma sul campo le cose funzionano meglio rispetto a Fifa. In modo certamente molto più realistico e complessivamente più gradevole.

Da anni l’utenza di Fifa auspicava, tra le migliorie possibili (alcune anche concretizzate, come la diminuzione dell’inerzia negli spostamenti dei calciatori), un abbassamento dei ritmi e un maggior ‘presenza’ fisica degli atleti, cercando di introdurre l’importantissimo fondamentale di un’efficace protezione di palla con il corpo.

Pes 2015 questo lo fa: il ritmo di gioco è molto più lento e compassato, più realistico. il fisico dei calciatori più rilevante: la protezione di palla non è più un’utopia.

L’idea che ispira l’utente, quando gioca a Pes 2015, è forzatamente un’idea di calcio reale: niente coast to coast velocissimi, poche azioni in solitaria (e solo se il giocatore in controllo di palla è davvero un fenomeno), nessuna rete di passaggi troppo veloci e sempre precisi.

Conta molto di più fare le cose giuste al momento giusto, sfruttando la disposizione tattica della squadra e gli errori dell’avversario. Proprio il lavoro tattico, in Pes 2015, è decisamente più profondo e gratificante, rispetto a quanto offerto da Fifa.

Per prima cosa, è possibile agire direttamente sulla disposizione in campo di ogni singolo giocatore, scegliendo la sua posizione di partenza e il ruolo (come, cioè, debba coprire la zona di campo assegnatali: un Centrocampista centrale avrà compiti offensivi come difensivi, mentre un mediano si piazzerà primariamente a protezione della difesa). Ma non finisce qui.

Pes 2015, infatti, consente di ‘disegnare’ tutto lo schieramento della squadra in ogni fase della partita: avremo un modulo per il calcio di inizio, uno per quando la squadra è in possesso di palla e uno quando il pallone è controllato dagli avversari. Questa opzione libererà il Mourinho che è in voi e vi consentirà sia di avere grande efficacia, sia di emulare quanto avviene in realtà (pensate alla Juventus di Conte: schierata con un 3-5-2, quando in fase di non possesso, vedeva i due fluidificanti abbassarsi nel ruolo di terzini, mentre, durante gli attacchi, gli esterni diventavano quasi ali).

Come se non bastasse, poi, potremo anche preparare tre set completi di formazioni (arrivando a un totale di 9 schemi applicabili, in tempo reale, durante la partita): potremo così avere un set ‘normale’, uno d’attacco e uno per la difesa a oltranza. Ma potremo anche voler avere a disposizione una soluzione tattica del tutto differente, qualora il nostro avversario riesca a contrastare troppo efficacemente il ‘piano A’.

Per ognuno dei tre set di formazioni, infine, si potrà decidere ampiezza della squadra, altezza della linea difensiva, tipologia di pressing, zona di contenimento dell’avversario, numero di giocatori che parteciperanno alla fase di attacco e a quella di difesa… Insomma: c’è molto da lavorare e tanto da sperimentare. Ma la cosa più bella è constatare che la squadra rispetterà molto e bene quanto disegnato sulla lavagna tattica!

Abbinando lo studio tattico al ‘peso’ dei giocatori e al ritmo compassato dell’azione, otterremo una grande somiglianza con una partita di calcio vera. Le squadre si studiano e scrutano, è molto difficile agire in solitaria, la pressione della difesa è sempre molto efficace e la IA fa egregiamente il proprio dovere.

Basta, quindi, con i fuorigioco ‘a nastro’, in cui incappano improvvidamente le punte di Fifa e, soprattutto, basta con le difese indifese: scordatevi i pacchetti arretrati passivi, sfilacciati e lenti di Fifa 15.

In Pes 15, infatti, i difensori si muovono con buona coordinazione, si aiutano l’un l’altro (oltre a quello che gestisce l’utente e oltre al pressing gestito dal giocatore, avremo spesso un piazzamento adeguato degli altri difensori. Cosa che in Fifa 15 è del tutto assente e dimenticata).

Sempre in ottica - fondamentale - del realismo, Pes 2015 ci grazia con primi piani di assoluta qualità e, soprattutto, con animazioni davvero credibili. La grafica in game non è definita e pulita come quella di Fifa, ma è certamente più credibile e armoniosa.

Altro elemento importantissimo è quello della varietà situazionale: difficilmente i giocatori di Pes ripeteranno le stesse movenze in contesti uguali uno all’altro. Molto importante, poi, il fatto che la costruzione delle occasioni di rete e dell’azione sia molto più variegata, rispetto a quanto siamo costretti a fare in Fifa.

Anche i portieri denotano una maggior efficacia rispetto alla proposta di Fifa. Certo, non sono calcolati in tempo reale, ma sono bravi ed effettuano interventi molto belli da vedere ed efficaci. I passaggi a vuoto o le papere si contano davvero sulle dita di una mano.

Interessante la struttura dei calci di punizione, che permetteranno all’utente di ‘vedere’ parte della traiettoria che il pallone andrà a coprire. Anche qui pianificazione e allenamento permetteranno gol gloriosi e tanta soddisfazione.

Molto buona l’incisività della stanchezza, forse persino un po’ esagerata: se un giocatore compierà scatti in serie o correrà per 80’, via via diventerà davvero più lento e legnoso nei movimenti. Pochi altri giochi di calcio hanno saputo fare altrettanto.

 
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