Dragon Age Inquisition: un rpg di qualità. E che grafica!
Abbiamo passato le ultime settimane a giocare intensamente l'ultimo rpg di qualità di BioWare. All'inizio parte come un gioco onesto, con tutte le componenti al loro posto, ma andando avanti nella storia si dispiega tutto il suo pressoché infinito potenziale. Ci sono tantissime cose da fare, proprio come in Gta 5, e si gioca anche per 100 ore!
di Rosario Grasso pubblicato il 02 Dicembre 2014 nel canale VideogamesMultiplayer
Dragon Age Inquisition offre anche una modalità multiplayer co-operativa per quattro giocatori, che ricorda quanto aveva già fatto BioWare con Mass Effect 3. I giocatori questa volta impersonano un solo personaggio, che è frutto di una progressione separata rispetto a quella della campagna single player, e devono esplorare delle location di gioco per portare a termine missioni, raccogliere oggetti preziosi e accumulare esperienza.
Non potendo gestire un party completo, ovviamente, questa modalità è molto più veloce e action-oriented rispetto all'esperienza principale. Rimangono però immutate le meccaniche di gioco in fatto di abilità e di movimenti dei personaggi, che quindi sono ancora piuttosto statici e poco reattivi. Bisogna, però, collaborare con gli altri giocatori, anche in funzione delle caratteristiche e della personalizzazione impartite ai rispettivi personaggi.
Anche nella parte multiplayer vengono contemplati creazione e potenziamento di armature e personaggi. I giocatori possono raccogliere le risorse e stabilire quali tipi inserire nei vari slot di potenziamento sulla base degli effetti che si vogliono ottenere con il pezzo di equipaggiamento risultante del progetto. Anche nel multiplayer c'è un inventario degli oggetti, si possono configurare le abilità e scegliere e potenziare le pozioni. L'inventario, però, non è disponibile in-game, visto che la partita scorre in ogni caso fluida e senza interruzioni, ma vi si può accedere solo tra una sessione di gioco e l'altra.
C'è anche un negozio dove i giocatori possono comprare bauli pieni di oggetti per valuta reale. Questa parte di Dragon Age Inquisition, pertanto, contempla gli acquisti in-app che tanto successo, dal punto di vista commerciale, stanno riscuotendo nell'ultimo periodo all'interno del mondo videoludico. C'è anche la sezione "prestigio", in cui il giocatore può portare a termine delle sfide e vedere le classifiche per confrontare le proprie prestazioni con quelle degli altri giocatori.
Il multiplayer di Dragon Age Inquisition è cadenzato da progressione e livelli di esperienza alternativi rispetto all'avventura principale, con il giocatore che può decidere quali missioni affrontare sulla base del livello di competitività raggiunto dal proprio personaggio. Durante i match, in caso di morte il personaggio entra temporaneamente nell'oblio in attesa che i compagni arrivino al prossimo checkpoint, dopo di che può riprendere a giocare normalmente. Bisogna trovare tesori e oggetti nascosti, ma anche uccidere boss particolarmente potenti ed esplorare delle non troppo grandi mappe di gioco.
In definitiva, la parte multiplayer è in assoluto la componente meno convincente di Inquisition. Principalmente, perché non offre nulla in più rispetto alla parte single player e perché alla base le meccaniche di gioco di Dragon Age Inquisition, così come gli equilibri e il bilanciamento, sono pensati in un'ottica differente. Ci sono poche mappe a disposizione e bisogna rinunciare ad alcuni elementi particolarmente riusciti dell'esperienza centrale come la modalità tattica.
Detto questo, il multiplayer, che per certi versi ricorda, perlomeno nelle meccaniche di base, Star Wars The Old Republic, rimane un modo per continuare a godere nel lungo periodo del sistema di combattimento di Dragon Age Inquisition, pur senza la profondità esplorativa e il livello di personalizzazione della parte single player.