Alien Isolation: riuscirete a resistere?
The Creative Assembly è uscita dal terreno che le è più congeniale, ovvero il pianeta dei giochi strategici, per offrirci un nuovo avvincente viaggio nelle atmosfere claustrofobiche e terrificanti che hanno contrassegnato il primo capitolo della saga di Alien. Vestendo i panni di Amanda Ripley, figlia della più nota Ellen, Alien: Isolation ci conduce sulla Sevastopol, una stazione sulla quale si aggira indisturbato uno Xenomorfo. Stealth e meccaniche survival si amalgamano in un titolo che, pur non esente da difetti, garantisce una completa immedesimazione all’interno di uno degli universi sci-fi più noti.
di Davide Spotti pubblicato il 24 Ottobre 2014 nel canale VideogamesCreative
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda la difficoltà IA lo xenomorfo è forse "troppo" intelligente. Veramente ti mette una pressione sul collo che ti viene da fare il gioco a rilento per paura che ti appaia da qualche angolo.
Se ti aspettavi un gioco alla Left for Dead hai sbagliato genere. I veri survival horror devono farti stare con il fiato sospeso, con poche alternative e soprattutto ti fanno usare il cervello. Se si potesse uccidere l'alien sarebbe troppo semplice. Ma i trucchi ci sono: ad esempio piu' avanti nel gioco con il lanciafiammi si riesce ad allontanarlo per un po'.
Quoto quello di prima, il gioco è di una noia mortale. Poi se qualche poppante si diverte a non fare un cazzo per tutto il tempo e se la fa sotto perché ha visto un ombra, beati loro che si divertono così.
se per te horror=splatter allora ti capisco. Ma il senso del gioco non è questo e non so quanti anni hai né se hai mai visto i film di Alien.
Lo scopo del gioco non è certamente avere un fucile a pompa ed ammazzare tutti gli zombie che trovi.
Lo scopo è riuscire a fuggire dalla stazione spaziale! E mentre in molti giochi gli zombie/alieni sono criptati, cioè compaiono solo in determinate zone, in questo gioco lo xenomorfo è programmato per comparire a random così da aumentare notevolmente la difficoltà del gioco.
Se poi a questo aggiungiamo una colonna sonora stupenda aggiunta a tutti i rumori strani dell'astronave è fantastico.
Ripeto: chiamare "poppante" una persona che ha gusti diversi dai tuoi significa mancanza di rispetto. A me ad esempio gli splatter mi fanno solo che ridere.
Lo scopo del gioco non è certamente avere un fucile a pompa ed ammazzare tutti gli zombie che trovi.
Lo scopo è riuscire a fuggire dalla stazione spaziale! E mentre in molti giochi gli zombie/alieni sono criptati, cioè compaiono solo in determinate zone, in questo gioco lo xenomorfo è programmato per comparire a random così da aumentare notevolmente la difficoltà del gioco.
Se poi a questo aggiungiamo una colonna sonora stupenda aggiunta a tutti i rumori strani dell'astronave è fantastico.
Ripeto: chiamare "poppante" una persona che ha gusti diversi dai tuoi significa mancanza di rispetto. A me ad esempio gli splatter mi fanno solo che ridere.
1) Alien l'ho visto al cinema quando è uscito in sala.
3) Uno che vede solo bianco o nero cioè o splatter o questo gioco noioso per me è un poppante.
2) Il rispetto va guadagnato.
3) Uno che vede solo bianco o nero cioè o splatter o questo gioco noioso per me è un poppante.
2) Il rispetto va guadagnato.
il rispetto deve esserci sempre soprattutto verso persone che non conosci... e dato che sei adulto presupponevo lo avessi già imparato, ma vabbè l'età non vuol dire niente.
Il fatto che a te un gioco che non è frenetico non piaccia non vuol dire che è fatto male. Semplicemente cambia genere.
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