Industry Empire: lo spirito capitalista in un nuovo gestionale
I gestionali, benché non più in voga come in passato, hanno ancora il loro fascino e uno zoccolo duro di giocatori che foraggiano le, tutto sommato, numerose produzioni che continuano a presentarsi sul mercato. Industry Empire è una di queste ed è adesso disponibile su Steam.
di Gabriele Di Gennaro pubblicato il 01 Settembre 2014 nel canale VideogamesSteam
Conclusioni
Una produzione discreta, senza troppe pretese. Un diversivo per l'appassionato del genere. Una buona possibilità, per l'utente meno smaliziato, per divertirsi con un gestionale senza perderci notti intere. Industry Empire è un gestionale che nell'immediato restituisce un buon feedback, mettendo fin da subito il giocatore nei panni di un industriale con un grande potenziale, ovvero tante risorse da cui attingere, tante strutture da costruire e tanti beni da produrre. Ma offre anche una curva di crescita ben bilanciata, in grado di mettere a proprio agio chiunque, complice anche la serenità dovuta alla mancanza di competizione. Questo particolare non sarà gradito dal giocatore più esigente che non troverà una vera sfida.
Lo scopo del gioco è semplice: costruire unità produttive, produrre, vendere. Godersi la vista del proprio impero industriale. Se è questo ciò che cercate nel complesso l'esperienza sarà piacevole.
Peccato per alcuni limiti che sembrano più adatti ad un casual game piuttosto che ad un gestionale vero e proprio, primo fra tutti la simulazione economica troppo semplificata. Eppure le meccaniche di gioco richiedono un certo impegno e un po' di pazienza. Né carne né pesce, così non si accontenta nessuno.
La grafica datata non la considero un difetto, in questo tipo di giochi è l'ultima cosa a cui si bada, per di più ciò significa poterci giocare anche con PC di basso livello (dual core 2.4ghz, Memoria video 256MB).
Tirate le somme posso dire di aver vinto la piccola scommessa che ho citato nell'introduzione: c'è qualcosa di buono in Industry Empire, ma di certo niente per cui fare salti di gioia. Facile obiettare che non ci fossero dubbi, ma... Ciò mi ha fatto ricordare di quando scoprii Tropico. Proviamo, mi dissi. Scommetto che sarà una “belinata” senza capo né coda, mi dissi. Invece dovetti ricredermi. Come dicevo all'inizio: la minestra non si rifiuta mai.
Buon divertimento.
1 Commenti
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