Ultra Street Fighter IV dagli occhi di M4zinkaiser
Proseguiamo nella nostra serie di articoli sui pro-gamer italiani con Riccardo Codecà, conosciuto meglio come M4zinkaiser. Riccardo ci parla del nuovo Ultra Street Fighter IV e della sua passione per i picchiaduro, oltre che della sua prolifica attività di streamer.
di Rosario Grasso pubblicato il 01 Luglio 2014 nel canale VideogamesStreet Fighter IV, lo si sa, ha rifocalizzato le attenzioni dei gamer sul mondo dei picchiaduro, che ancora oggi ha un fascino per certi versi ineguagliato da altri generi di gioco. Il livello di abilità e di precisione richieste da Street Fighter e fratelli raggiunge i vertici massimi in questo genere, come ci spiegherà meglio Riccardo, conosciuto soprattutto come M4zinkaiser, non nascondendo certo tutta la passione con cui ancora oggi affronta il topic videoludico.
M4zinkaiser è un ragazzo di Pavia di classe '84, che è riuscito a raggranellare diversi piazzamenti sul podio per SF4 nel circuito dei Videogames Party e ha più volte partecipato a competizioni europe e mondiali. È noto anche per la sua attività di commentatore e di streamer, grazie a un canale su Twitch ormai assiduamente frequentato.
Ne abbiamo approfittato anche per chiedere un parere sul nuovo Ultra Street Fighter IV: chi meglio di Riccardo può parlarcene? Si tratta della versione rivista e corretta di Street Fighter IV, con cinque personaggi in più e tutta una serie di aggiustamenti nel gameplay realizzati partendo dalla base del feedback ricevuto dai fan. Decapre, Elena, Poison, Hugo e Rolento sono i nomi dei nuovi personaggi: tutti prelevati da precedenti versioni di Street Fighter, ad esclusione di Decapre, che però è una sorta di clone di Cammy.
Le novità introdotte da Ultra però sono meno evidenti e riguardano una serie di aggiustamenti e rifiniture rispetto al gameplay principale. Ad esclusione delle nuove modalità di gioco, sicuramente l'elemento più evidente del processo di rifinitura, personaggi a parte. Abbiamo Team Elimination, con squadre di 3 giocatori che si fronteggiano fra di loro, e l'Online Training, dove due giocatori partecipano contemporaneamente alla modalità training, potendo in questo modo provare mosse e tecniche sfruttando un avversario umano.
Riccardo ha organizzato anche un evento dedicato a Ultra Street Fighter IV. Age of Ultra, al quale si riferiscono le immagini che vedete in questa pagina, si è svolto a Pavia e ha ospitato un mega-torneo dedicato proprio a Ultra Street Fighter IV.
Gamemag: Per prima cosa ti chiedo come è nata la passione per il pro-gaming e perché hai scelto proprio Street Fighter.
M4zinkaiser: La passione per il pro-gaming è nata proprio grazie a Street Fighter. Facendo un passo più indietro, fin da ragazzino i giochi che mi hanno appassionato di più sono sempre stati quelli di combattimento, passando per diversi titoli per quindi poi arrivare fino a Street Fighter 4, primo titolo in cui ho iniziato a documentarmi dettagliatamente per migliorare il mio livello di gioco, individuando le mosse e le punizioni col danno ottimale, per esempio. Scoprendo le varie meccaniche che ci sono dietro, la complessità e la profondità che si nasconde in un picchiaduro che non è davvero cosa da poco.
Gamemag: Qual è stata la vittoria che ricordi con maggiore nostalgia?
M4zinkaiser: Purtroppo non mi viene in mente esattamente una vittoria specifica, ma ricordo con nostalgia le vittorie ottenute nel 2012 in Giappone. E' stata ovviamente un'esperienza incredibile, e poi ripetuta nel 2013. Il brivido delle vittorie nella Taito Station di Shinjuku, luogo dove si radunano la sera praticamente ogni giorno della settimana i più forti giocatori giapponesi, sicuramente è per me indimenticabile. In quell'ambiente ogni avversario è competizione allo stato puro e non si può sottovalutare nessuno, un meccanismo che innesca quella mentalità da torneo propria solo dei migliori giocatori.
Gamemag: Cosa vuol dire padroneggiare un gioco come Street Fighter? Immagino che tu ormai sappia pixel per pixel come si comportano i personaggi. È un fascino unico o in qualche modo replicabile da altre tipologie di gioco?
M4zinkaiser: Più che pixel per pixel, mi piacerebbe conoscerli frame per frame, e cioè i vari fotogrammi/instanti di animazione che compongono ogni mossa. Padroneggiare un gioco come Street Fighter vuol dire dedicarsi tantissimo al titolo come giustamente immagini: è un gioco di abilità pura, che richiede letture e reazioni rispetto al gioco avversario e ovviamente, a volte, anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Il primo giocatore di passaggio non batterà mai uno con esperienza in una lunga serie di partite. Personalmente ho ritrovato queste sensanzioni solo in questa tipologia di gioco: la tensione di una partita tesa fino alla fine all'ultimo pixel della barra della vita riesco a trovarla solo nei picchiaduro. Celebri infatti sono i come back, cioè momenti in cui un giocatore dato per spacciato riesce a travolgere l'avversario col suo gioco e, indovinando l'impossibile, ribalta il match e vince l'incontro.
Gamemag: Sei conosciuto anche come commentatore di infuocati match su twitch e youtube. Quali devono essere le abilità di un buon commentatore?
M4zinkaiser: Una buona domanda, spesso è un'aspetto che molti sottovalutano e si pensa che sia facile e solamente molto divertente commentare. Mi capita, infatti, che giocatori vari mi chiedano se possono commentare una partita e io acconsento, sostanzialmente perché sono sempre in cerca di valide spalle durante il commento, anche perché in certi eventi davvero grossi mi occupo solo di regia e piazzo ed istruisco due persone al commento). Purtroppo, però, poi ci si distrae troppo facilmente, magari perché catturati a leggere la chat di twitch mentre la partita è in corso, oppure sembra che stiamo guardando tutti una partita di tennis e ci si blocca non dicendo nulla. Per essere bravi commentatori bisogna avere una buona parlantina quindi, se vogliamo leggere la chat ci sta, ma bisogna interagire con chi ci segue da casa invogliando quindi anche a partecipare senza però appunto dimenticarsi di quello che sta succedendo a schermo e cercando di fare osservazioni efficaci sulle persone che stanno giocando mescolando anche argomenti fuori contesto per tenere viva l'attenzione di chi segue. Diciamo che la chat di Twitch durante le partite è come la versione moderna della vecchia telefonata in studio.
Gamemag: Che ne pensi del fenomeno Twitch? Finiremo tutti a guardare altri che giocano senza più impugnare un gamepad?
M4zinkaiser: Al contrario! Appunto il fenomeno Twitch dilaga e penso che finiremo tutti ad usarlo impugnando un gamepad, o nel mio caso un arcade stick! Il poter condividere le proprio sessioni di gioco nel più variopinto modo possibile è un fattore sociale vincente che apre tutto un nuovo modo di vedere i videogiochi. Inoltre, praticamente ridefinisce il concetto di single player: anche l'epico gioco con solo un personaggio giocabile e una grande avventura su Twitch diventa multiplayer tra sessioni per ottenere il miglior tempo o sfide a finirlo mostrando la propria abilità, e via dicendo.
Gamemag: Capcom ha recentemente rilasciato Ultra Street Fighter IV. Sei soddisfatto o ti aspettavi qualcosa in più? Non sarebbe stato meglio rilasciare un titolo completamente nuovo piuttosto che l'ennesimo aggiornamento?
M4zinkaiser: Sono soddisfatto: anche se esternamente può dare un'altra impressione, il gioco è cambiato molto, e sono state introdotte delle meccaniche nuove e dei bilanciamenti ai vari personaggi che richiedono davvero tempo per approfondirli e sviscerarli. Se non è a tutti gli effetti un nuovo capitolo della saga poco ci manca. E se proprio mi devo lamentare di qualcosa, è la sensazione di riciclo di personaggi nuovi e gli stage che ha infastidito un po' tutti, essendo 4 su 5 delle aggiunte provenienti da un precedente titolo Capcom, più un nuovo personaggio che sfortunatamente è una rivisitazione stilistica di un personaggio già esistente, e odiato. Durante l'E3 che si è tenuto da poco è circolato un rumor su Street Fighter V, poi ovviamente subito smentito via Twitter. Ma se fino ad oggi la Capcom ha dichiarato che non c'erano i fondi e l'intenzione di creare un nuovo titolo, dopo l'Ultra noi giocatori siamo abbastanza sicuri che ci si possa aspettare un nuovo titolo, e intanto, e lo dico con cognizione di causa, il gioco ha risvegliato l'interesse di tanti player spariti nel tempo. È un bel momento per Street Fighter.
Gamemag: Se un giocatore alle prime armi volesse intraprendere la tua carriera cosa dovebbe fare?
M4zinkaiser: Impegnarsi molto! Consiglio innanzitutto di guardare un sacco di video: fortunatamente ormai internet è nostro amico e aiuta moltissimo a iniziare. Successivamente poi il consiglio opposto, non cercare di imparare a giocare online, perché è la giungla, ma leggere in giro se c'è una scena locale dove poter inserirsi. Questo aspetto è molto importante. Giocando molto si migliora molto: è un meccanismo semplice, bisogna imparare a riconoscere dove si sbaglia e cercare di correggere le proprie abitudini osservando i pro-player di livello più alto al proprio. È un percorso che hanno fatto tutti quelli in gamba. Successivamente poi se c'è la passione per l'intrattenimento come accennavo prima: non c'è da stupirsi se si butta un occhio anche a Twitch e a come funziona lo streaming in generale. È un processo già visto in più parti d'Italia.
Gamemag: A proposito di periferiche, puoi consigliare una configurazione (arcade stick) per giocare al meglio ai picchiaduro? Tu quale usi?
M4zinkaiser: Io mi trovo molto bene con gli stick della Madcatz con il layout da arcade giapponese e componenti sanwa. Ce ne sono svariati stili e configurazioni, come per esempio la leva con il terminale a sfera rispetto a mazza da baseball, tasti più rigidi rispetto a quelli più sensibili, cioè i seimitsu rispetto i sanwa, restrittori per le direzioni ottagonali che facilitano le 8 direzioni rispetto a quelli quadrati che consentono una più facile esecuzione delle mosse a quarto di rotazione e poi la disposizione dei tasti differenti in stile americano. Consiglio di provare un po' in modo da avere un'idea delle differenze e poi capire con cosa ci si trova meglio. Ad esempio, io inizialmente usavo leva e tasti seimitsu, perché risultano più solidi e rigidi come tipologia e il mio primo stick montava questa configurazione. Col tempo però, provando quelli di amici, ho finito per apprezzare e abituarmi meglio alla risposta più immediata dei famosissimi sanwa e quindi ho fatto il cambio.
Gamemag: E se invece si volesse giocare solo con il gamepad? Quale consigli?
M4zinkaiser: Hanno sviluppato gamepad professionali appositamente ma non ho mai avuto il piacere di provarli di persona, quindi mi limito a dire per la mia esperienza che, anche in questo caso, è una questione di attitudine e abitudine. Conosco un giocatore molto forte che usa il pad della Xbox 360, cosa di norma per me impensabile, oppure il vecchio pad della PlayStation. E sto parlando adesso di uno dei più forti giocatori in Europa. Non mi sento quindi di consigliarne uno ma di provare e vedere cosa si riesce ad ottenere. Puoi diventare fortissimo e competitivo anche col tostapane, ma di norma è consigliato e più immediato l'arcade stick perché questo si usa nel contesto reale delle sale giochi giapponesi e proprio con Street Fighter probabilmente trova il suo massimo impiego rispetto ad altri titoli del settore, ma non vuol dire che sia obbligatorio.
Gamemag: Ultimamente hai organizzato a Pavia l'Age of Ultra. Come è andata l'iniziativa?
M4zinkaiser: È andata davvero molto bene, forse anche troppo, visto ho diverse richieste ora. L'Age of Ultra è stato a tutti gli effetti il primo evento in Italia per Ultra Street Fighter IV, organizzato il weekend successivo all'uscita dell'aggiornamento del gioco. È stata una giornata all'insegna della sensibilizzazione e della voglia di giocare tutti assieme. Oltre i pavesi che hanno partecipato ci hanno raggiunto anche giocatori da Genova, Milano e addirittura Venezia, arrivando a 25 partecipanti che, per un evento di lancio organizzato in modo indipendente in poco più di una settimana, è un grande risultato. La location poi si è dimostrata più che all'altezza: avevo chiesto la Sala Congressi del Polo Tecnologico di Pavia settimane prima e il caso ha voluto che quel weekend fosse finalmente utilizzabile. Abbiamo anche fatto un breve torneo a doppia eliminazione senza gironi con abbinamenti casuali per movimentare un po' la giornata, e tutto è andato bene. La risposta positiva è arrivata poi da più parti e non solamente dai giocatori. Sono davvero contento del risultato, se tutto va bene, e incrociate le dita per me, ci saranno anche altre grandi occasioni in quel di Pavia.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAhahahahahahah, Nessun italiano è andato all'EVO.
Mazin è famoso nell'ambiente come giocatore solido e cronista di eventi importanti.
Si batte per la scena italiana.
Ha partecipato ai Mondiali a Cannes 3-4 volte se non sbaglio
[B][SIZE="3"]Evo 2004 tournament results[/SIZE][/B]
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Fonte:
http://en.wikipedia.org/wiki/Evolut...Series#Evo_2004
[SIZE="3"].[/SIZE]
Intendevo a SF 4.
Su tekken abbiamo avuto diversi campioni a livello internazionale
In gioco come questo ci sono i veri Pro Gamers, non in LoL e similia.
In gioco come questo ci sono i veri Pro Gamers, non in LoL e similia.
Oddio, ogni gioco richiede abilità, quindi non si può paragonare un Moba ad un Beat Em up.
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