Felicia e Kurolily: quando il gaming è donna
Twitch ormai è un punto di riferimento fisso per il gaming, visto che il giocatore può affezionato può trovarvi qualsiasi tipo di informazione. Abbiamo, quindi, deciso di scandagliare più in profondità il fenomeno, intervistando due tra le ragazze più seguite su Twitch.
di Jonathan Russo pubblicato il 07 Aprile 2014 nel canale VideogamesFenomeno Twitch.tv
Ho conosciuto Valentina (nickname: Felicia) entrando nel suo stream su www.twitch.tv attirato, lo ammetto, dall'immagine in webcam di una ragazza graziosa che giocava a Battlefield 4. La prima cosa che le ho sentito dire, rivolta al pubblico che la segue e commenta in chat, è stata: “Preferisco Battlefield perché Call of Duty è troppo arcade per i miei gusti”. Sono rimasto spiazzato. Ma lo sono rimasto ancora di più quando mi sono accorto che questa streamer simpatica e brava a giocare è italiana.
Dalla sua pagina sono arrivato a quella della sua amica Sara (Kurolily) che da poche settimane ha iniziato a giocare a World of Warcraft, ma ha sulle spalle un'esperienza di mmorpg perlomeno pari alla mia – e io li ho giocati veramente tutti. Seguo twitch.tv da anni e sono abituato a vedere ragazze che giocano e trasmettono i video delle proprie partite, ma gli italiani sono un'assoluta rarità. Ragazze italiane, fino a pochi giorni fa avrei scommesso che fossero assolutamente introvabili. E invece...
Ma cos'è Twitch? Per chi non lo sapesse, si tratta di un sito interamente dedicato allo streaming di videogiochi. Iscrivendosi e utilizzando programmi di broadcasting come Xsplit o Obs è possibile giocare “in diretta”, permettendo a un numero di spettatori che può andare da poche decine fino a decine di migliaia di seguirvi e volendo anche di interagire attraverso la chat. Molti streamer – e molti spettatori - amano proprio questa componente sociale che trasforma l'esperienza di gioco in qualcosa di collettivo e di condiviso. Addirittura c'è chi preferisce guardare certi videogame (specialmente quelli più narrativi) mentre vengono giocati da altri, quasi come fosse una sorta di show televisivo. Altri usano gli stream come metro di valutazione per vedere com'è un gioco prima di acquistarlo, o per imparare a giocare dai maestri. Alcuni canali, come quello di Kripparian, sono ormai diventati vere e proprie istituzioni videoludiche.
Twitch permette anche una monetizzazione del servizio. In primis, chiunque trasmetta può chiedere liberamente donazioni tramite i soli canali, come Paypal. Se però si riesce a ottenere un numero sufficientemente alto e costante di spettatori – qualche centinaio, non c'è una cifra fissa – è possibile chiedere una partnership allo staff del sito: si ottiene la possibilità di controllare le pause pubblicitarie sul proprio canale, e soprattutto la possibilità di offrire “abbonamenti” (subscription) ai propri spettatori. L'abbonamento è mensile ed è in sostanza una possibilità per i fan di supportare economicamente, in modo diretto, i propri streamer preferiti.
In America e in alcuni Paesi europei Twitch è ormai una realtà consolidata, per qualcuno è persino diventato un lavoro a tempo pieno. In Italia come sempre ci troviamo ai margini di questa realtà, per tutta una serie di ragioni tra cui spicca lo stato della nostra banda larga (uno stream di qualità richiede una capacità di upload che le connessioni più comuni da noi semplicemente non hanno). Scoprire Felicia e Kurolily è stata quindi una doppia sorpresa: non solo videogiocatrici femmine, già di per sé una minoranza, ma addirittura entrambe con il proprio canale streaming. Non potevamo perdere l'occasione di conoscerle meglio, ed entrambe sono state così gentili da rispondere alle nostre domande.
Nella prossima pagina trovate l'intervista con Sara e Valentina: ricordate di seguirle sui loro canali, rispettivamente
http://www.twitch.tv/kurolily/
e http://www.twitch.tv/xfelicia