Recensione Wildstar: il MMORPG che non ti aspetti
Nell'anno 2005 alcuni sviluppatori presso Blizzard decisero di abbandonare la software house per crearne una propria, creando così Carabine Studios. Durante questi anni lo studio si è prodigato alla creazione di un nuovo MMO, ovvero WildStar, reso disponibile a partire dal 3 giugno scorso. E dopo 92 ore di gioco ecco il nostro parere definitivo.
di Danny Fasciolo pubblicato il 17 Giugno 2014 nel canale VideogamesBlizzard
PvE
WildStar, a differenza di molti altri titoli del genere, offre già al lancio un’ampia gamma di contenuti in grado di accontentare tutte le tipologie di giocatori di MMO spaziando da dungeons, adventures, raid (20 e 40 persone) per il pve ad arene, battleground e warplot per gli amanti del pvp.
È presente anche un solido sistema di crafting e la possibilità di possedere una propria casa mediante l'housing system. Inoltre gli sviluppatori hanno annunciato di avere già dei piani per future patch, ampliando ulteriormente la disponibilità di contenuti.
Oltre alle classiche quest presenti nel gioco, una volta raggiunto il livello richiesto, si potrà accedere alla vasta gamma di Dungeon, Adventure e Shiphand missions presenti nel titolo.
Mentre si esplorano le zone presenti nel titolo sarà facile imbattersi in una “challenge”, una sorta di quest opzionale a tempo determinato che spazierà tra l'uccisione di nemici specifici o raccogliere oggetti nel lasso di tempo richiesto.
I dungeon rappresentano uno degli elementi classici nel genere, ovvero un istanza studiata per un gruppo di cinque persone con all'interno dei boss da sconfiggere e dei “trash mobs”.
Una componente nuova presentata in WildStar rappresenta la presenza di eventi all'interno dei dungeons, sorte di quest secondarie ed opzionali. I dungeon inoltre avranno dei cambiamenti casuali per mantenerli interessanti anche una volta completati. I cambiamenti comprendono le stesse abilità dei boss, la loro posizione all'interno del dungeon e addirittura la comparsa di boss completamente nuovi. Al termine di un istanza si riceverà una medaglia (bronzo, argento, oro) che determinerà la possibilità di accaparrarsi del loot aggiuntivo.
Le adventures sono delle simulazioni virtuali create dal personaggio “Caretaker” studiate per un gruppo di cinque persone. Queste simulazioni risultano meno lineari rispetto ai dungeons, grazie a un sistema di votazione i giocatori potranno scegliere in quale modo progredire con la storia presentata all'interno della adventure. Questo sistema garantisce un ampia rigiocabilità delle istanze, date le numerose opzioni presenti.
Sia i dungeon che le adventures sono disponibili in modalità veteran, ovvero una versione modificata delle istanze con content e loot studiato per il livello 50 (come la modalità heroic dei dungeon di WoW).
Le shiphand missions sono anch'esse delle istanze in grado di scalare la difficoltà da uno a cinque giocatori. Sono meno impegnative rispetto ai dungeon ed adventures e richiederanno un tempo dai 15 minuti ai 45 per completarle. Sono ripetibili e sono state ideate per staccare momentaneamente dalle grosse zone ricche di quest hub.
Una volta raggiunto il livello massimo è possibile cimentarsi con i brutali raid, disponibili per gruppi di 20 e 40 persone. Non ho avuto la possibilità di provarne uno in prima persona ma gli sviluppatori hanno promesso un’esperienza veramente “hardcore”. Le istanze hanno un grande numero di boss e mini boss, riducendo al minimo indispensabile i gruppi di “trash mobs” o come definiti in questo titolo “base population” per mantenere un livello di intrattenimento alto ed evitare momenti vuoti e deprimenti. I boss, come precedentemente detto dei dungeon, subiranno un cambiamento a rotazione, mutando le loro abilità, rendendo così quasi impossibile in tempistiche ristrette al passaggio alla modalità di farm del raid, fine solo all'acquisizione di loot epico.
Sono attualmente disponibili due raid: The genetic archives con 6 boss e 10 mini-boss e The Datascape con 7 boss e 16 mini-boss, decisamente un impressionante numero di incontri da sperimentare, contando che il titolo è stato appena reso disponibile.