Resident Evil nella modernità: ecco The Evil Within
Negli studi di Londra di Bethesda abbiamo provato su PC le due demo di The Evil Within allestite da Tango Gameworks per l'E3, corrispondenti ai capitoli 4 e 8 del nuovo survival horror diretto dall'autore di Resident Evil, Shinji Mikami. Un gioco ancora difficile da giudicare, perché chiaramente va provato più a fondo, ma che promette un coraggioso incrocio fra The Last of Us e lo stesso Resident Evil.
di Rosario Grasso pubblicato il 27 Maggio 2014 nel canale VideogamesResident Evil
Considerazioni
Probabilmente la precedente demo aveva alzato fin troppo l'asticella e, si sa, quando ci sono troppe attese, si rischia di rimanere delusi. Non voglio assolutamente dire che The Evil Within sia un brutto gioco, ma che probabilmente fallirà ad avere quel livello di profondità e di coinvolgimento che invece sono in grado di offrire The Last of Us o il primo Resident Evil. È un gioco che richiede grande accortezza al giocatore, che può essere visto dai suoi nemici ad esempio per il lampo provocato da un tuono quando ci si sposta di notte all'aperto o che può impugnare solo un oggetto alla volta visto che, se si cambia oggetto, il protagonista lascia cadere il precedente, ma allo stesso tempo sembra approssimativo in alcuni elementi.
Principalmente, perché, dopo due ore di prova non abbiamo avuto quella paura che è invece tipica di altri giochi, e che è accuratamente ricercata da Mikami con The Evil Within. Si affrontano creature letteralmente spaventose e gli scenari sono altamente suggestivi, ma non c'è stato in questi due capitoli un singolo momento da "balzo di x centimetri sulla sedia", per capirci. Se Tango Gameworks intende innescare la paura con le apparizioni di Ruvik, come abbiamo avuto modo di dire nel corso dell'articolo, ci sembra che questo espediente non raggiunga il suo scopo, e che sia piuttosto inutile se vuole incrementare il coinvolgimento o creare della reale sfida al giocatore.
Inoltre, ci aspettavamo ancora più enfasi dalla parte di risparmio delle risorse. Da una parte è vero che la fase di avvicinamento ai nemici è molto avvincente, perché basta fare un apparentemente insignificante rumore per allertarli, ma dall'altra è anche vero che, una volta innescata la colluttazione, si hanno sempre armi a sufficienza e tanti proiettili per ucciderli. Probabilmente gli altri due livelli di difficoltà che non abbiamo potuto provare, ma che ci saranno nella versione definitiva del gioco, aumenteranno la sfida, ma il livello "survival" ci è sembrato fin troppo permissivo, sulla falsa riga della difficoltà media dei giochi di oggi.
È cruciale la parte di esplorazione: Tango Gameworks riesce a sottolinearla bene dal punto di vista dell'atmosfera e dello stile cinematografico con cui sono seguite alcune fasi in cui si va verso l'ignoto. Ma è necessario che gli ambienti di gioco siano molto ampi e dettagliati, in modo da far "perdere" il giocatore in location che vanno appunto accuratamente esplorate per potercisi raccapezzare. La magione dell'ottavo capitolo è abbastanza grande, ma la ripetitiva struttura degli enigmi basata sui tre cervelli e un numero di stanze comunque inferiore rispetto a quello di Resident Evil, ci hanno fatto un po' storcere il naso. Poi, sicuramente, The Evil Within è da giocare più nel dettaglio, perché magari altri livelli di gioco saranno più complessi. È chiaro che dopo due ore e un'esperienza così frammentaria non sia ancora possibile dare un giudizio definitivo su elementi come questi, se non delle prime impressioni.
Dal punto di vista tecnico, id Tech 5 non fa miracoli (lo abbiamo giocato su PC). Gli ambienti sono ben riprodotti, ma non abbiamo quel livello di profondità poligonale che invece si può facilmente notare in altri giochi. Anche i personaggi non sono così definiti, mentre le immagini sono sempre ricoperte da una sorta di filigrana, che dà l'impressione di assistere a un vecchio film, appunto dell'orrore, degli anni '80. I combattimenti corpo a corpo sono scarsamente credibili, e le collisioni ancora approssimative, anche dal punto di vista sonoro (ricordano certi combattimenti dei vecchi Resident Evil).
Detto questo, The Evil Within ha comunque degli elementi di interesse, che potranno brillare ancor più di luce propria nel momento in cui verranno superate le magagne che abbiamo detto. È un gioco comunque eccellente per la presenza di scenari suggestivi, la necessità di dover approcciare in maniera tattica i combattimenti con gli zombi, l'enfasi nell'esplorazione. Si capisce ancora poco della storia, e la presenza di piani temporali alternativi in cui si ritrovano improvvisamente i vari protagonisti può sembrare un po' forzata, ma personalmente mi incuriosiscono molto l'analisi del cervello e le ipotesi su come sia possibile cambiarlo per alterare la psiche umana.
Bethesda annuncia un posticipo per The Evil Within: mentre era precedentemente previsto per il 29 agosto, adesso è stato spostato al 24 ottobre. I formati di destinazione rimangono formati PC, PlayStation 3, PlayStation 4, XBox 360 e Xbox One.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE nella conclusione dite:
C'e' qualcosa che non torna a livello poligonale
Detto questo spero che sistemino il tutto per la data di uscita, anche se scegliendo l'IdTech 5 se la sono andati a capare con pinze. Ad ogni modo grazie per l'analisi fatta, approfondita e abbastanza curata, con giusto qualche scivolone sul finale.
E nella conclusione dite:
C'e' qualcosa che non torna a livello poligonale
Detto questo spero che sistemino il tutto per la data di uscita, anche se scegliendo l'IdTech 5 se la sono andati a capare con pinze. Ad ogni modo grazie per l'analisi fatta, approfondita e abbastanza curata, con giusto qualche scivolone sul finale.
Nel primo caso parlavo di interni, nello specifico della magione dell'ottavo capitolo. Nel secondo di esterni...
Perfetto allora, tutto chiarito. Purtroppo l'uso dell' IDtech 5 comporta proprio questo, oltre ad una serie di preoccupanti problemi come il caricamento in ritardo delle texture, la poca ottimizzazione sui PC attuali e all'assenza del supporto SLi. Speriamo bene ma ci credo poco!
L'Id Tech 5 non è il massimo ma sono certo che brutto non sarà.
Pagherei per riaverne uno.
cmq speriamo in questo nuovo titolo.
ciao ciao
Quindi dubito altamente che questa sia la grafica del gioco completo,primo perché con questo livello di dettaglio per tutto il gioco e non per 4 stanze in croce non oso immaginare quanto peserà in giga usando l'id tech 5 secondo perché i demo dell'E3 sono tutti uguali vengono programmati su next gen o pc decidete voi tanto è lo stesso,poi si accorgono che quella roba non girerà mai su ps3 e xbox360 che hanno hardware di 10 anni fa tagliano tutto e si fa la fine di Watch Dogs.
Finché non si abbandonano le console vecchie i giochi rimarranno ancorati al passato e non solo per la grafica,anche per l''Ia,per l'estensione delle mappe ecc..ecc...
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