Il delirio dei voti ai videogiochi

La fine dell'embargo sulle recensioni di Thief ha portato alla luce un problema sotterraneo, ma fino a un certo punto. Come si fa a determinare la qualità di un videogioco?
di Rosario Grasso pubblicato il 28 Febbraio 2014 nel canale Videogames
135 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVorrei chiederti se hai letto i precedenti editoriali, quelli su The Last of Us, il finale di Mass Effect o quello su Assassin's Creed III vs Far Cry 3.
Se posso, ti suggerisco anche questi:
http://www.gamemag.it/articoli/3119...tore_index.html
http://www.gamemag.it/articoli/2786...tico_index.html
http://www.gamemag.it/articoli/2705...ochi_index.html
Che cos'è la 'qualità'? Si chiede questo autore. Da questa semplice domanda parte un vero e propio viaggio (in tutti i sensi)... anzi almeno due. Tra le tante considerazioni una è che la qualità nasce, esiste, si forma... nell'incontro tra soggetto e oggetto. C'è una componente oggettiva e una soggettiva che la definiscono. Si può discutere quanto si vuole su quanto incida o predomini una sull'altra... ma ci saranno sempre le due componenti.
secondo me una parte soggettiva esiste ma può tranquillamente essere considerata con un minimo di esperienza. Voglio dire che il pubblico videoludico è fatto anche da gente che stravede per avventure punta e clicca con grafica bidimensionale e meccaniche di gioco da anni 90, ma un recensore può capire la qualità del gioco, consigliarlo a quelli cui piace e fare un discorso generale che colloca il gioco nel suo posto anche in relazione all'evoluzione del media in generale.
il problema invece è che le recensioni sono sempre soggettive ma nel senso che rendono conto solo della soggettività del pubblico, cioè tendono a dire se il pubblico (e in generale) lo accoglierà o meno. Se non fosse così, ovviamente qualsiasi nuovo FPS non andrebbe oltre il 6 come voto, perché chiaramente sotto molti aspetti non hanno nulla di nuovo ripetto a giochi di 10 o 15 anni fa e andrebbero consigliati solo a chi ama gli FPS. ma poichè si tratta di una marea di gente si tende a blasonare questi titoli seguendo la corrente, mentre i punta e clicca essendo ai margini del mercato (per esempio) pur presentando le stesse meccaniche di 15 anni fa, non sono quasi più considerati nemmeno dei giochi.
La soggettività intesa come esperienza personale non è qualcosa che non siamo in grado di distinguere da una oggettività che corrisponde a canoni abbastanza semplici e che riguardano anche una visione sul panorama generale di prodotti simili. Per me i titoli Bethesda sono lo stato dell'arte perchè nessuno propone degli open world con quelle caratteristiche, che poi i giochi siano buggati e abbiano problemi lo vedono tutti penso, ma è anche vero che se era facile fare meglio qualcuno lo avrebbe fatto, visto che ci si guadagna. stessa cosa per grand theft auto, tante prove di imitazione e poche vendite, l'unico che fece breccia nel pubblico era il primo mafia. Dunque per me il lavoro del recensore da questo punto di vista è molto semplice, se il gioco non ha rivali e pone l'asticella più in alto è da considerarsi buono, se è uguale a quelli prima ma cambia in una storia sempre allo stesso livello, o con una grafica un po' migliore è un prodotto mediocre ormai adattato al mercato generalista, che va consigliato solo a chi è un appassionato al genere.
Se io leggo un libro o vedo un film, anche se mi piace sono comunque in grado di capire se agli altri piacerà o meno, sono in grado di capire se è migliore o peggiore dei film/libri simili come genere o rispetto a ciò che già conosco dell'autore o regista. può essere che io abbia un trasporto emotivo perché parla di cose che a me toccano, ma non è che non posso capire se gli altri proveranno o meno la stessa sensazione, non sono mica autistico.
***** censure mie!
Che prafrasando nel contesto suonerebbe:
il piacere (di giocare ndr) ovvero la qualità non hanno nulla a che vedere con la critica. Certo, potrei spiegarvi perchè mi piace giocare, o perchè mi sia piaciuto un particolare gioco. Ma non starei parlando del gioco, bensì sul piano logico di una relazione tra me e il gioco.
Esattamente il concetto con cui ho iniziato il post e che intendevo citando 'zen e l'arte di manutenzione della motocicletta' nel commento sopra.
Non ho giocato nè a Dishonored nè a Thief e il mio inglese non mi permette una comprensione puntuale ma vorrei lo stesso prendere il paragone di gamestop linkato sopra da @squalho. Hanno preso 4 parametri:
[LIST]
[*]An authentic world
[*]Creative choices
[*]A city in chaos
[*]First Person Immersion
[/LIST]
e hanno deciso che in tutti e quattro vinceva Dishonored.
Se facciamo confronto tra Italia e Germania e prendiamo 4 parametri:
[LIST]
[*]Cibo
[*]Clima
[*]Beni artistici
[*]Simpatia degli abitanti
[/LIST]
Decidiamo che l'Italia vince su tutti, l'Italia è meglio della Germania!
Inutile dire che è molto arbitraria e discutibile sia la scelta dei parametri che la valutazione in sè. Il confronto tra Italia e Germania fatto da un'altra persona con gusti diversi anche con gli stessi parametri avrebbe un esito diverso. Un'altra persona avrebbe scelto parametri diversi:
[LIST]
[*]Infrastruttura di mobilità (autostrade, ferrovie ecc..)
[*]Giustizia
[*]Ordine sociale
[*]Economia
[/LIST]
E potrebbe altrettanto ragionevolmente arrivare a risultati opposti alla prima comparazione. E' importante dichiarare la finalità del confronto: Rosario in altri editoriali prima da lui linkati individua ad es. la componente emozionale e la contrappone a quella competitiva.
"Ma che c'entra... io ad un gioco ci voglio giocare! E' semplice, mi deve divertire." Siamo sicuri che con il termine 'giocare' sia uguale per tutti? Quando parlo ad un giardiniere mi dice che quando torna a casa si vuole 'rilassare' e quindi stà al pc o a giocare ad un vg... se parlo con un impiegato inorridisce e mi dice che no... quando torno a casa dopo essere stato al pc in città tutto il giorno si vuole 'rilassare' e và nel suo giardino di campagna a spaccare legna!
Tornando ai VG a me ad es. piace molto poco lo stile, che io chiamo ambientazione, 'steam-punk' (o come si prefersice definirlo) di Dishonored rispetto a quello medievale di Thief. Durante le varie scene di Dishonored e in quell finale del clip quando si decreta come vincitore, si apre la porta e appare quello schifo di robot con le gambe lunghissime... faccio fatica a superare la 'disqualità' che mi provoca ed ad andare oltre. Anche se il gameplay e la trama fossere molto meglio (e non posso dirlo) io devo faticare per superare questo che per me è un grosso svantaggio: in una corsa di atletica parte con mezzo giro in meno. Alora è tutto relativo e soggettivo? La critica non serve a niente? Non la penso così ma nemmeno come @mau.c che sembra dire: il problema della critica è che si piega e adatta al gusto del videogiocatore medio (crtica simile al 'venduto agli sponsor' anche se più fine) invece di fare una 'facile valutazione oggettiva' tramite 'semplici canoni' di confronto con la concorrenza. Non condivido nè l'impostazione del 'tutto soggettivo' ma nemmeno quest'ultima. Per chiarire il mio pensiero rimando tuttavia gli interessati al mio ultimo lungo commento all'editoriale citato all'inizio.
Quindi alla fine Rosario nella sua recensione di Thief è caduto nella trappola della infatuazione della riscoperta di un amore giovanile passato... o si è trovato di fronte ad un Van Gogh ancora incompreso nel suo tempo? Forse nessuno delle due o in parte entrambe. Attualmente sembra possiamo presumere da questo editoriale di avere di fronte un Manet ('un gioco che ripristina il fascino dei giochi di una volta' e ancora 'riportare in auge un grande gioco del passato e a riproporlo nella esatta forma in cui appariva una volta') ai tempi dell'espressionismo mainstream di oggi (AC E CoD).
Da parte mia ho colto che il gioco è riuscito a immergere il recensore (di cui conosco gusti e tendenze da altre recensioni) in un mondo alternativo e e a fargli 'dimenticare molti dei problemi della realtà quotidiana (...) trasportato in una dimensione in cui i problemi sono altri'. Questa è sicuramente una esperienza di qualità e nella recensione (non è lo scopo dell'editoriale) è spiegato molto approfonditamente e nei dettagli le modalità e caratteristiche di questa immersione. A me basta. Se sono interessato... mi procuro il gioco. Se voglio una stima del valore del gioco... guardo quanto viene quotato su amazon o su ebay
quello che dico io è che se voglio un parere soggettivo, vado su metacritic e ne trovo 50 o magari anche 500, e pure contrastanti, ma mi faccio un'idea.
io credo che un critico di professione può fare questo mestiere con 100 approcci diversi, anche decidere di impostare sul totalmemente soggettivo, come mi pare faccia "the escapist" con un certo successo.
ma se l'impostazione iniziale è quella di voler essere almeno in parte oggettivo (e credo che il voto sia la parte più significativa da questo punto di vista e forse anche l'elemento più controverso delle recensioni) allora deve per forza trovare dei parametri, ma con una certa cura. perchè se anche ha un orgasmo giocando all'ultimo gioco giapponese ultraparticolare e strambo, non può, considerando il pubblico che lo legge, non tenere conto che non può consigliarlo a tutti. ma questo in una recensione si può snocciolare tranquillamente.
ritengo che i gusti del pubblico possono essere interpretati da chi è attento e che si può dire tranquillamente che un call of duty merita un 5.5/10 pur consigliandolo a tutti gli amanti di FPS e della saga, che mi pare evidente dalle vendite, sia molto amata.
certo il problema della stampa generalista è che alla fine deve fare delle approssimazioni e dunque necessariamente qualcosa rimane fuori dall'equazione. l'unica soluzione è rivolgersi a un pubblico di esperti, essendo esperti e di una parte sola del panorama videoludico. per esempio un portale solo per avventure grafiche, un portale solo FPS, ecc. ecc. Ritorno al mio discorso che i parametri sono semplicemente gli altri giochi, un recensore non mi può stroncare Skyrim perché è pieno di bug, perché comunque non è un programmatore e non c'è veramente un gioco analogo senza bug, se fosse pieno di giochi migliori potrebbe tranquillamente ritenerlo non all'altezza.
- Questo decisamente NO
- Un pochino di più...
- Questo si, è 'oggettivo'!
Sono 3 video diversissimi ma per me, dal punto di vista della oggettività, sono uguali.
Il primo è una provocazione. Il secondo un confronto e il terzo una recensione. Il primo è una presa in giro. Il secondo ha un tono scherzoso ma poi passa ad un confronto più puntuale. L'ultimo è più serio. Il primo contiene solo un'opinione non argomentata... Nel secondo c'è anche qualche descrizione e informazione, oltre alle opinioni. L'ultimo è molto ricco di informazioni e di descrizioni, presenta il gioco in molti aspetti ed è molto professionale, montato con cura e attenzione nei particolari... ma contiene delle opinioni (da me totalmente condivise)!
Qual'è il video 'migliore'? Dipende dalla finalità.
Voglio divertirmi e provocare un amico fan di skyrim
Che differenza c'è tra questa recensione e questa ? La prima è oggettiva e la seconda no perche la prima è vicina alla maggior parte delle altre e la seconda se ne discosta maggiormente? Ah no... scusate... la prima contiene opinioni 'giuste' e la seconda 'sbagliate'! Van Gogh è 'bello' e Manet è 'brutto'.
Se per oggettivo intendiamo professionale, descrittivo e informativo... con ambizione di asaustività e completezza... allora siamo daccordo, i doni sono sotto l'albero. Se per oggettivo intendiamo una valutazione della qualità intrinseca di un gioco magari misurabile (il voto!)... secondo me è come credere a babbo natale.
- Questo decisamente NO
- Un pochino di più...
- Questo si, è 'oggettivo'!
Sono 3 video diversissimi ma per me, dal punto di vista della oggettività, sono uguali.
Il primo è una provocazione. Il secondo un confronto e il terzo una recensione. Il primo è una presa in giro. Il secondo ha un tono scherzoso ma poi passa ad un confronto più puntuale. L'ultimo è più serio. Il primo contiene solo un'opinione non argomentata... Nel secondo c'è anche qualche descrizione e informazione, oltre alle opinioni. L'ultimo è molto ricco di informazioni e di descrizioni, presenta il gioco in molti aspetti ed è molto professionale, montato con cura e attenzione nei particolari... ma contiene delle opinioni (da me totalmente condivise)!
Qual'è il video 'migliore'? Dipende dalla finalità.
Voglio divertirmi e provocare un amico fan di skyrim
Che differenza c'è tra questa recensione e questa ? La prima è oggettiva e la seconda no perche la prima è vicina alla maggior parte delle altre e la seconda se ne discosta maggiormente? Ah no... scusate... la prima contiene opinioni 'giuste' e la seconda 'sbagliate'! Van Gogh è 'bello' e Manet è 'brutto'.
Se per oggettivo intendiamo professionale, descrittivo e informativo... con ambizione di asaustività e completezza... allora siamo daccordo, i doni sono sotto l'albero. Se per oggettivo intendiamo una valutazione della qualità intrinseca di un gioco magari misurabile (il voto!)... secondo me è come credere a babbo natale.
come ho già espresso il primo video è un parere, anche condivisibile e sicuramente si può dire in una recensione che il gioco non è perfetto, ma comunque va preso per quello che è. se a uno non piace un open world, o comunque gli piace un open world la cui meccanica è quella di sparare a tutti perché tutte le altre cose che si possono fare in skyrim lo annoiano o non lo interessano, preferirà far cry. Il problema è che lo stesso discorso si può fare di far cry. dunque quando prendi una posizione che è un punto di vista che può essere rigirato a seconda dei casi per ogni gioco non stai usando un parametro oggettivo. Francamente ho abbandonato i Far cry proprio perché non mi divertivo ad andare in giro, pur apprezzando il fatto che fosse open e non sui binari mi sembrava comunque limitato, mentre ho apprezzato molto (ai tempi) il multiplayer del primo, non so perché. le cut scenes per me sono atroci in generale.
il discorso è: "a me skyrim fa schifo, non mi diverte, dunque tutte le cose che non vanno nel gioco lo rendono brutto", ovviamente questa operazione si può fare per qualunque gioco che soggettivamente non ci piace, perché nessuno è perfetto. Una visione oggettiva incomincia a vedere punti positivi e negativi e li pone su una bilancia, ovviamente sempre paragonando l'esperienza rispetto a ciò che offre il resto del mondo.
Mi pare chiaro che se non ti piace cazzeggiare in una sandbox, sparare in giro senza motivo, rubare veicoli è inutile che giochi a GTA, ma questo non lo rende un gioco brutto oggettivamente.
francamente il secondo video non è una recensione è solo un notare che far cry ha inserito al suo interno alcuni elementi di un gioco di un altro genere per sembrare un po' di più completo. Non c'è niente di male, ma dire che è uno skyrim con le pistole, mi pare leggermente fuorviante, skyrim ha anche molto di più. Il discorso è: "se di skyrim vi è piaciuto solo l'aspetto survival (?bah?), forse vi piacerà anche questo". Voglio dire, esprime un punto di vista ma secondo me è un tantino forzato, certo molti giocatori avranno apprezzato entrambi i giochi, ma forse questo accostamento lascia il tempo che trova. comunque si ricollega al discorso che faccio sullo stato dell'arte, se tu mi proponi un gioco open world e non posso fare niente nella mappa, alla fine considero il tuo gioco limitato, mentre far cry ha provato ad inserire alcuni elementi provenienti dai GDR (anche dai tempi di gothic).
si poteva fare tanto un video sugli accostamenti quanto un video sulle differenze, dunque finché si scherza si scherza, ma il video non è obbiettivo, è realizzato per mostrare solo le affinità.
tra l'altro secondo me se a uno è piaciuto skyrim forse può provare far cry ma il contrario potrebbe essere molto più problematico da sostenere, parlerei più di stalker.
tanto per fare un esempio, anche se le meccaniche action sono probabilmente superiori in far cry3 rispetto a skyrim, se si vuole fare un paragone si deve anche dire che la mappa di skyrim almeno propone ambienti diversi con feeling diversi, mentre far cry sono 3 o 4 iterazioni che ha la stessa ambientazione tropicale. se poi far cry riesce ad avere quella profondità nel mondo e tutti gli elementi che fanno adorare la saga agli appassionati, avendo però un insieme di gamplay migliore ma almeno simile come complessità, allora automaticamente la serie elder scrolls va ridimensionata. ma c'è confusione in giro, della gente mi ha paragonato skyrim con just cause e alcune persone parlano dell'open world di far cry come se fosse una sandbox alla GTA.
il terzo video è una recensione pura, che snocciola più o meno tutte le meccaniche del gioco, è fatto bene, ma puzza un po' sulla mancanza di aspetti negativi del gioco, comunque vanno sempre trovati. alla fine dice "a meno che non vi piacciano gli open world, vi piacerà" lascia spazio alla soggettività di chi ascolta, ma avverte che il gioco è ben realizzato sotto l'aspetto tecnico.
Giusto! E quando guardi qualcosa, qualsiasi cosa, lo fai da una 'posizione' e la vedi quindi sempre da un 'punto di vista'
A parte le considerazioni di metodo, che stò iniziando a ripetere troppo e quindi a diventare noiose, colgo il tuo stimolo per passare ad un paio di questioni di merito. La prima è che a me piacciono molto sia FarCry3 che Skyrim. La seconda è invece collegata a questo commento di quest'altro ottimo editoriale di Rosario: Il mio giudizio positivo su Batman Arkham City non è minimamente intaccato, anzi è casomai rafforzato, dal finale.
Mi torna utile rimanere su Batman per raccontare un aneddoto recente: tutto entusiasta delle anticipazioni sul quarto episodio... mentre comunico, a chi si è sbranato più di me gli altri tre episodi, tutta la mia gioia e curiosità... vedo un'ombra di forte delusione e totale disappunto nel mio interlocutore e mi sento dire: "Si, però manca il Jocker!"
Sul piatto della mia bilancia il rost dei cattivi pesava già di per sè notevomente di meno rispetto ad es. all'introduzione nel gameplay della batmobile... e quel poco peso, era poi casomai sul piatto dei lati positivi... Il Jocker mi ha un pò stancato. La conferma di questa notizia, per il mio interlocutore, addirittura pregiudica le aspettative che ha sull'intero titolo.
In una 'visione oggettiva', la mancanza del Jocker nel prossimo capitolo della serie Arkham, pesa molto o poco nella bilancia? Và nel piatto positivo o in quello negativo?
solo se sei poco intelligente. una persona equilibrata si ferma e pondera.
le mie idee sono che gli FPS, ma anche i picchiaduro hanno rotto le balle dai tempi di doom e street fighter, fosse per me ogni nuovo gioco deve essere una evoluzione di una cosa precedente, tramite aggiunta di elementi di gameplay, oppure una cosa radicalmente diversa. Per questo ultimamente mi trovo a mio agio solo esplorando l'ambiente indie.
ma questo non significa che non sia in grado di capire che l'industria funziona in un altro modo come i gusti delle persone. Poi giustamente non tutti hanno giocato a doom e street fighter, anzi probabilmente la maggior parte dei videogiocatori di oggi non era nemmeno nata quando erano usciti.
Mi torna utile rimanere su Batman per raccontare un aneddoto recente: tutto entusiasta delle anticipazioni sul quarto episodio... mentre comunico, a chi si è sbranato più di me gli altri tre episodi, tutta la mia gioia e curiosità... vedo un'ombra di forte delusione e totale disappunto nel mio interlocutore e mi sento dire: "Si, però manca il Jocker!"
Sul piatto della mia bilancia il rost dei cattivi pesava già di per sè notevomente di meno rispetto ad es. all'introduzione nel gameplay della batmobile... e quel poco peso, era poi casomai sul piatto dei lati positivi... Il Jocker mi ha un pò stancato. La conferma di questa notizia, per il mio interlocutore, addirittura pregiudica le aspettative che ha sull'intero titolo.
In una 'visione oggettiva', la mancanza del Jocker nel prossimo capitolo della serie Arkham, pesa molto o poco nella bilancia? Và nel piatto positivo o in quello negativo?
mi sembra chiaro che è una valutazione soggettiva. se uno non compra un gioco a prescindere dal fatto che sia bello o brutto ma solo perché non c'è un elemento è una sua scelta. Se io gioco ai simpson perché mi piace homer e non gioco ai giochi in cui c'è bart è un problema mio. non capisco come possa esserci confusione. una volta mi sono sentito dire da un appassionato di GTA (fino a vice city) che non voleva giocare a san andreas perchè il protagonista era di colore. Ora, appare chiaro che vice city è stata l'ambientazione più amata dai fan della serie, per tante buone ragioni forse, ma questo non è un buon motivo per snobbare il resto della saga.
Sempre sul merito condivido la tua opinione sul caso del protagonista di colore in GTA vice city. Sono inoltre convinto che anche in gta4 c'è la stessa questione: a molti non è 'piaciuto' per ragioni di vero e propio razzismo (chiamiamolo con il suo nome) su Niko Bellic, un immigrato dalle origini, tratti e accento balcanici. Qualcuno (come il tuo amico) ha almeno la chiarezza di esplicitarlo espressamente, molti sono ipocriti e lo sanno ma non lo dicono (questi li stimo ancora meno dei primi) e qualcuno nemmeno si rende conto dell'origine della esperienza non qualitativa (poveracci!). Poi hai notato che la stessa questione del protagonista di colore si è posta molto meno con Luis Lopez del DLC? Lui è molto più fighetto e 'tromba' molto di più, un personaggio più brillante.
Queste considerazioni non sono altro che declinazioni del problema posto da Rosario nel già citato editoriale 'Valutare l'intrattenimento: personaggio contro autore' con una particolarità rispetto a Batman: il paradosso che la stampa e i media tradizionali attaccano forsennatamente l'autore (Rockstar) che a ben guardare fà un'operazione culturale di tolleranza e sensibilizzazione sociale rispetto ad una parte dei suoi fruitori (i videogiocatori) che ha forti pregiudizi razziali.
Mi sembra di capire che la mia opinione su Batman ti sembra intelligente, equilibrata e ponderata e oggettiva. Magari, visto che hai apprezzato Doom e StreetFigther penserai che sono stato un pò superficiale, squilibrato e avventato a non apprezzare quei titoli (all'epoca nemmeno videogiocavo, ho saltato a piè pari dal c64 alla ps3).
Tornando quindi al metodo... il rischio che si corre, non è il tuo caso
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