The Last of Us Left Behind: un gradito ritorno

The Last of Us Left Behind: un gradito ritorno

Dopo il notevole successo riscosso con The Last of Us, Naughty Dog torna in scena con un riuscito DLC single-player. In questo prequel scopriamo Ellie sotto una nuova luce e la ritroviamo in compagnia di Riley, la sua migliore amica. Left Behind è un’esperienza breve ma intensa, che conferma gli elevatissimi standard qualitativi ai quali ci ha ormai abituato la software house californiana. [Spoiler all’interno, sconsigliata la lettura a chi non ha ancora completato il gioco principale].

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Ellie e Riley, oltre l’amicizia

<< Là a Boston… quando mi hanno morsa, non ero sola. C’era anche la mia migliore amica. Ed è stata morsa anche lei. Non sapevamo cosa fare. Lei ha detto: ”Aspettiamo e basta. Possiamo rendere tutto più poetico e perdere la testa insieme”. Sto ancora aspettando il mio turno… si chiamava Riley ed è stata la prima che ho visto morire. >>

L’avevamo lasciata così Ellie, nell’intenso epilogo di The Last of Us. Il dolore dipinto sul volto, pochi istanti prima di chiedere a Joel se la loro fuga dalla base delle Luci fosse andata davvero in quel modo. L’intenso gioco di sguardi, il tono di voce che si incrina, il falso giuramento prestato da Joel per proteggerla e tenerla con sé. Lei, così simile a Sarah, a quel mondo di ricordi seppelliti con fatica da vent’anni di orrori e di sopravvivenza.

Pur collocandosi cronologicamente prima rispetto ai fatti vissuti nel gioco principale, Left Behind riprende proprio da qui, per raccontarci come sia davvero andata quell’ultima giornata che Ellie ha trascorso in compagnia della sua adorata amica Riley. In questa fase Ellie frequenta un collegio militare nella zona di quarantena di Boston, luogo non particolarmente appetibile per due adolescenti comunque desiderose di vivere, a dispetto delle atrocità di un mondo ormai in rovina.

All’inizio del prequel Riley ricompare alla base, dopo essersene andata all’improvviso e in totale silenzio. Le due ragazze non si vedono da ben 45 giorni, ed è proprio Ellie ad ammettere di averla ormai data per morta. L’amica le racconta brevemente le motivazioni della sua repentina partenza, l’arruolamento e la decisione di tornare a salutarla, prima di sposare definitivamente la missione delle Luci. Riley decide quindi di accompagnare Ellie a visitare un vecchio centro commerciale situato nei pressi della zona di quarantena, dove solitamente è precluso l’accesso. Una goliardata che, come già sappiamo, è destinata ad avere un triste epilogo.

Nonostante l’esperienza di gioco non sia particolarmente estesa, Naughty Dog è riuscita a strutturare l’avventura in modo avvincente, alternando l’ultimo incontro con Riley ad alcune fasi avanzate della campagna principale, successive al ferimento di Joel e alla sua caduta da cavallo. Questa scelta risulta funzionale al gameplay e ci permette di conoscere in che modo Ellie sia riuscita a curare Joel, facendosi largo tra i clicker e i cacciatori che continuano ad essere sulle loro tracce. L’incontro tra Ellie e Riley è invece quasi completamente privo di nemici, le due ragazze esplorano il centro commerciale, visitano negozi abbandonati, si divertono e cercano di vivere il loro ultimo incontro nel modo più sereno possibile. In queste sequenze prevale soprattutto l’approfondimento narrativo e psicologico, ci viene dato modo di conoscere nuovi dettagli sulla personalità di Ellie e non mancheranno alcuni eventi del tutto inaspettati, che getteranno nuova luce sul personaggio.

Le meccaniche di gioco si sviluppano in maniera del tutto identica all’esperienza principale, alternando fasi stealth e survival, tramite la raccolta di oggetti, il crafting e la costante scarsità di risorse. In alcune sequenze sarà possibile mettere clicker e cacciatori gli uni contro gli altri, riuscendo così a passare quasi indisturbati, mentre i nemici finiranno per eliminarsi a vicenda. “Uccidetevi tra di voi, stronzi!”, sentenzia ad un certo punto Ellie, confermando l’indole schietta e diretta che abbiamo già apprezzato in passato.

 
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