Recensione Lightning Returns Final Fantasy XIII: un banchetto alla fine dei tempi
Siamo finalmente giunti al momento della recensione del capitolo che conclude la sotto-serie Final Fantasy XIII. Dopo mesi di indiscrezioni e di dettagli parziali, finalmente possiamo esprimere un giudizio definitivo sul capitolo conclusivo di una serie che, in fin dei conti, ha ottenuto gli apprezzamenti di una parte del pubblico. Ma Lightning Returns mantiene la qualità dei due capitoli precedenti?
di Rosario Grasso pubblicato il 11 Febbraio 2014 nel canale VideogamesLa sacra missione: salvare anime e portarle nel nuovo mondo
Lo stravolgimento più importante rispetto alla tradizione, ma anche rispetto a Final Fantasy XIII-2, riguarda il sistema di combattimento. Square Enix, da una parte non ha voluto rinunciare a una certa difficoltà tipica di FF, ma dall'altra ha voluto rendere Lighting Returns un gioco d'azione, con ritmi molto serrati.
Rimangono alcuni elementi tipici di FF, come l'apparizione casuale di nemici che possono essere anche molto forti o il fatto che il livello di esperienza dei nemici rimanga legato al territorio e non dipenda dall'evoluzione del personaggio. Certi combattimenti, quindi, sono assolutamente difficili, e richiedono l'impiego di tutte le risorse a disposizione e l'ottimizzazione dell'outfit della protagonista. Altri non possono essere semplicemente affrontati, a meno di raccogliere tutta l'esperienza che il mondo mette a disposizione.
Ma la maggior parte dei combattimenti risulta semplificata, e comunque c'è sempre molta più frenesia. Non abbiamo più il party tipico di Final Fantasy, e questo di per sé riduce la varietà e la profondità tattica. Nonostante questo, il nuovo sistema di combattimento ha dei punti di forza ed è gratificante in certi casi. Insomma, Square Enix l'ha dovuto studiare per bene, anche in termini di equilibri rispetto a ciò che il mondo mette a disposizione, e non ha lasciato niente al caso.
Il sistema di combattimento ruota intorno agli assetti, che includono al loro interno equipaggiamento e abilità. Ogni assetto può essere utilizzato fin quando la relativa barra ATB non si svuota completamente, mentre ogni abilità dell'assetto ha un costo in termini di ATB consumata. Osservare l'andamento della barra ATB e le varie caratteristiche del nemico è fondamentale per poter elaborare strategie vincenti, e qui ritorna un elemento storico di Final Fantasy: al giocatore, ovvero, viene richiesto di interpretare l'andamento dei combattimenti, e il tipo di atteggiamento del nemico, insieme ai suoi punti di forza e di debolezza.
Come nei Final Fantasy classici, se si ignorano questi aspetti non si hanno possibilità di sconfiggere i boss più forti. Ad esempio lo "Scan" delle caratteristiche del nemico è cruciale per capire a quali magie è più vulnerabile.
Un elemento di rottura, invece, riguarda i bloccaggi. Adesso Lightning può opporsi agli attacchi dei nemici, riducendo la quantità di PV persi in seguito all'azione avversaria. Bisogna premere sul tasto del bloccaggio per tempo per opporsi in maniera adeguata al nemico, ma questo consuma risorse nella barra ATB così come succede per le altre abilità. I bloccaggi contribuiscono, inoltre, a rendere caotici e adrenalinici i combattimenti, con il giocatore che deve prestare attenzione contemporaneamente ad attacchi, alla barra ATB e a ciò che fa il nemico, per contrastarlo efficacemente.