Ritorno all'epoca di Age of Empires: Stronghold Crusader 2
Abbiamo provato una nuova versione pre-alpha di Stronghold Crusader 2, fornitaci da Firefly. Si tratta del seguito dello spin-off del noto gestionale sui castelli ambientato nel periodo delle Crociate. Insomma, chi ama ancora la strategia vecchio stile di Age of Empires e chi è affascinato dallo scenario medievale dovrebbe soffermarsi su questo articolo.
di Rosario Grasso pubblicato il 21 Gennaio 2014 nel canale VideogamesConcetti chiave
Stronghold Crusader 2, così come gli altri giochi appartenenti alla serie, presenta un'infrastruttura di base tipica per un gestionale vecchia scuola. In basso a sinistra, infatti, abbiamo il menu delle costruzioni, che permette di navigare fra diverse sezioni, ognuna associata a un tipo di edificazione. Le sezioni sono contrassegnate da tab, che vanno premute con il pulsante sinistro per poter accedere alla parte del menu corrispondente. Ci sono costruzioni adibite alla raccolta delle risorse, come il legno, altre che servono al sostentamento alimentare della popolazione, altre per il completamento della struttura muraria del castello. Ma non mancano le parti dedicate alle armi e alle trappole.
Al fine di creare i lavoratori per i vostri edifici e reclutare truppe per l'esercito servono, inoltre, cittadini disponibili. Per far crescere la popolazione bisogna creare le abitazioni: più vicina è la posizione delle case al castello centrale e più cittadini potranno risiedervi. Bisognerà pensare a produrre maggiori quantità di cibo man mano che la popolazione crescerà.
È poi molto importante mantenere i cittadini felici. Più lo saranno, infatti, e più cittadini stranieri decideranno di trasferirsi da altri insediamenti al nostro castello. Nel pannello che segnala il dato sulla popolarità si possono modificare le impostazioni in riferimento a tassazione e razioni di cibo da assegnare alla popolazione. Naturalmente, aumentare le tasse (ci sono diversi livelli) consentirà di avere un maggiore flusso di cassa, ma renderà la popolazione infelice. Per bilanciare questo effetto, però, è possibile aumentare le razioni di cibo.
Il padrone del castello deve predisporre ordini per la produzione di grosse quantità di cibo, proprio per non ritrovarsi con una popolazione affamata. Se non si produce abbastanza cibo, infatti, la popolazione diventerà triste e tenderà a lasciare il castello.
Le risorse, invece, servono per costruire gli edifici, le parti del castello e le guarnigioni, oltre che alla produzione delle armi per le unità militari. A seconda della conformazione della mappa, potrebbe essere possibile creare delle strutture per la raccolta della legna, giacimenti per il ferro o miniere per l'estrazione di pietra. Bisogna inoltre ricordare che servono armi affinché sia possibile arruolare i vari tipi di soldato (ad esempio, gli archi per gli arcieri). Il granaio, il magazzino delle scorte e l'armeria, inoltre, consentono di acquistare altre merci o di vendere quelle prodotte all'interno dell'insediamento.