Recensione Xbox One: ecco com'è in Italia al lancio

Recensione Xbox One: ecco com'è in Italia al lancio

All'Innovation Campus di Microsoft Italia a Peschiera Borromeo abbiamo avuto modo di provare estensivamente la console next-gen che raggiunge i negozi nella giornata di oggi. Ecco le nostre prime considerazioni, corredate da foto e video, in attesa di prove ancora più approfondite. All'interno anche la videorecensione.

di , Davide Fasola, Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
MicrosoftXbox
 

Kinect

Il nuovo Kinect per Xbox One è formato da una telecamera 1080p e da tre led all'infrarosso, che emettono tre raggi laser e calconano il tempo di rimbalzo in modo da tracciare gli oggetti che ci sono entro un raggio di quattro metri e mezzo da Kinect. Il sensore riesce a riconoscere fino a sei persone contemporaneamente ed è in grado di fare il log-in automatico tramite riconoscimento del volto della persona che si dispone davanti alla telecamera.

Xbox One

Sotto l'unità abbiamo un array di quattro microfoni che tolgono i rumori di fondo per interpretare i comandi vocali. Mentre, dietro, c'è una ventola di raffreddamento, che serve per contenere le temperature interne. Kinect, infatti, è dotato di un chip indipendente per la prima volta progettato da Microsoft. Se con il Kinect precedente i calcoli erano interamente demandati al sistema principale e questo riduceva le prestazioni dei giochi, adesso, invece, abbiamo un chip apposito che si occupa di gestire tutte le operazioni legate a tracciamento e riconoscimento dei comandi vocali.

Entrati nella schermata di configurazione di Kinect, possiamo renderci conto di cosa vede la telecamera a 1080p. Il sistema riconosce l'utente principale e fa apparire un'icona con una mano sopra la sua sagoma. Nel momento in cui il controller passa nelle mani di un altro utente, ecco che quest'ultimo viene riconosciuto come utente principale. Premendo su "Cos'altro vede Kinect?" possiamo guardare all'infrarosso e vedere la luce emessa dal controller. Se un utente alza la mano, invece, diventa l'utente principale e il sistema dà a lui il comando sul dispositivo.

Se ci si avvicina al sensore, la propria sagoma diventa rossa, e poi nera, mentre se ci si allontana ecco che la sagoma diventa gialla, e poi verde. Kinect, quindi, determina anche la prossimità dei giocatori rispetto alla telecamera.

Alcune tra le funzioni più carine consentite da Kinect riguardano la possibilità di fare il log-in tramite riconoscimento facciale, l'uso della funzione "Affianca" e la possibilità di navigare sulla dashboard ancorando le dita a un punto virtuale del menu e spingendo verso una direzione piuttosto che l'altra. In questo caso bisogna stringere il pugno e spostare il braccio a destra o a sinistra. Quanto al riconoscimento facciale, lo abbiamo visto in un'altra parte dell'articolo, basta semplicemente porsi davanti alla telecamera di Kinect e immediatamente Xbox One farà il log-in automaticato.

Proncunciando, invece, "Affianca" insieme al nome dell'applicazione, il sistema metterà accanto al frame principale una seconda finestra con l'applicazione in questione. Si tratta della migliore esplicitazione del multi-tasking di Xbox One, e una delle funzioni già più apprezzate del nuovo sistema.

Kinect, poi, sarà ovviamente utilizzato estesamente dai giochi. Come abbiamo visto in sede di preview, nella fattispecie Kinect Sports Rivals lo sfrutterà diffusamente. Kinect Sports Rivals è disponibile al lancio di Xbox One nella versione Preseason, ovvero una sorta di demo focalizzata sulle sfide con le moto d'acqua. Kinect richiede uno spazio inferiore rispetto al modello precedente per funzionare in maniera ottimale, è nettamente più reattivo ed è in grado di riconoscere anche i più piccoli movimenti delle dita e delle altre parti del corpo. Bisogna posizionarsi davanti al sensore e stringere i pugni come se fossero realmente agganciati al manubrio di una moto d'acqua. Spostare il pugno sinistro verso avanti permette di girare a destra, mentre spostare il pugno destro verso avanti produce una sterzata verso sinistra. Non bisogna muovere le braccia in senso rotatorio come si farebbe con uno sterzo, ma invece è necessario mimare il tipo di interazione che si avrebbe con un manubrio.

Il tutto è immediato e molto divertente, all'interno di un'esperienza di gioco piacevole anche per le donne e i bambini. Kinect è praticamente perfetto nelle reazioni, non palesando alcun ritardo tangibile rispetto ai movimenti effettuati dai giocatori. La nuova versione del sensore di movimento, per questo, risulta utilizzabile anche dal giocatore più impegnato, che si aspetta una reazione fedele del videogioco ai suoi movimenti, oltre che dai giocatori occasionali, come invece succedeva con il primo Kinect.

La chat vocale è poi integrata già nella dashboard di Xbox One, consentendo di comunicare con gli amici in qualsiasi momento, senza trovarsi necessariamente all'interno di un gioco. Kinect, da questo punto di vista, svolge un ottimo lavoro, eliminando tutti i suoni di sottofondo e migliorando la qualità della voce. Ma si può anche scegliere di essere più discreti nelle chat, utilizzando gli auricolari inclusi all'interno della confezione di Xbox One. Si tratta di un dispositivo con cavo e con auricolare mono: una periferica alquanto economica, ma che fa bene il suo lavoro. La qualità dell'audio, infatti, risulta superiore rispetto a quella offerta dal corrispondente dispositivo per Xbox 360.

 
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