Aiuto, non riesco più a giocare in single player!
Molte persone si stanno disaffezionando dalla componente single player dei giochi, preferendo dedicarsi a oltranza al multiplayer. Quali sono i motivi alla base di questo fenomeno? Assisteremo ad un ulteriore ridimensionamento del gaming in single player?
di Rosario Grasso pubblicato il 05 Aprile 2013 nel canale Videogames
96 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'inarrestabile brillante futuro del 'buon videogioco'
I due poli del videogioco, ovvero il gameplay e la narrativa, scatenano nei blog le guerre di religione dai toni critici distruttivi di cui si parla nell'editoriale.Io tra i due poli prediligo il secondo e ho provato delle belle emozioni davanti ad un buon videogioco. Per componente narrativa intendo anche il timbro, le atmosfere di una ambientazione... in limbo ad es. non ce' una componente narrativa classica ma che emozione! Stessa cosa per ICO e SotC.. passando a capolavori con una narrativa piu' corposa e classica come il meraviglioso Red Dead Redeption (ma direi tutti i titoli Rockstar) o Mafia2, DA e ME e tanti tanti altri.. per arrivare a Heavy rain in cui e' minimalista la componente gamplay che si limita ad una interattivita' di base e che pone l'enfasi sulla storia e la psicologia dei personaggi.
Sarebbe bello fare una rubrica dei momenti precisi di un gioco che hanno trasmesso emozioni non strettamente legate al gamplay puro del videogioco ma, appunto all'altra gamba di un videogioco moderno.
Questa polarita' di solito viene semplificata cosi:
Modalita' MultiPlayer -> gameplay
Modalita' SinglePlayer -> narrativa
Oppure anche questa semplificazione si trova spesso:
giocatori hardcore -> gameplay
giocatori casual -> narrativa
Oppure viene messa sul piano generazionale:
giocatori giovani -> gameplay
giocatori vecchi (di eta') -> narrativa
Oppure dei sessi:
giocatori maschi -> gameplay
giocatori femmina -> narrativa
oppure anche questa:
giocatori di vecchia scuola -> gameplay
giocatori di moderna concezione -> narrativa
Quest'ultima semplificazione forse ha motivazioni storiche: i primi videogiochi avevano una 'componente narrativa' minimalista anche se a mio avviso comunque presente, magari veicolata appunto da una atmosfera, o ambientazione piu' che da una storia vera e propia (come dicevo prima). Gli ultimi giochi danno maggiore enfasi a questa che e' diventata a tutti gli effetti una componente importante di un gioco.
Secondo me sono importanti entrambe e il gioco che riesce ad offrire un gamplay avvincente ed assuefacente e coniugarlo in sinergia con una narrativa originale o comunque ben raccontata e caratterizzata... e' un BUON GIOCO! Tutto questo da' una profondita' impareggiabile e rende 'piatto' tutto il resto. La liberta' che l'interattivita' offre rende infine il prodotto fruibile a piu' livelli, una perla da scoprire a piacimento e gustarsi in piu' modi... per piu' tipi di utenza. Un prodotto culturale del genere non puo' che avere un futuro brillante... che i criticoni dei blog non possono arrestare... il pericolo casomai e' per il resto!
Voglio dire, io a calcetto coi miei amici ci gioco tranquillamente e mi diverto anche se sono una sega, mica sto ad inventare scuse per delegittimare la bravura altrui
ma certo
anche io ai tempi di red alert quando avevo tanto tempo da dedicare ero bravissimo online, poi si cresce.... inizia il lavoro e un altro tipo di vita.... e sui giochi online se non ci vivi non diventi bravo.... è normale che più giochi più diventi veloce e abile altro che inattitudine.... avrei voluto incontrarti ai tempi di Age of Empires 2 appena uscito e fartela vedere l'inattitudine....
Ad oggi probabilmente se incontro online chiunque mi devasta, ma proprio perchè ora sono finiti i tempi delle "lezioni".... ora si lavora e si fa sul serio e tempo per diventare competitivi non c'è più...
Per questo gradisco di più il single player ad oggi.
E' una cosa che si capisce quando si inizia a lavorare
- UT3 per pochissimo (solo VCTF)
- Liveforspeed per non molto (troppo stress)
- BZFlag per prova
- qualche partita a Stagioni di fifa 13
Nel mio caso i videogame sono nati per la sfida umano-macchina oppure umano contro se' stesso (nel caso non vi sia vera AI o nei giochi tipo arkanoid)
Niente contro il multi, ma gli umani mi annoiano: e' piu' bello studiare il perche' di certi comportamenti (cavolate e non) della AI
Oggi e' stato un gusto usare il Barcellona e perdere contro il Verona in modalita' esperto
Solita solfa...tema articolo abbastanza scontato...cioè, se hai iniziato giusto un anno fa a ad avvicinarti al mondo dei giochi PC/Console l'articolo potrebbe anche lasciarti con un "Wow, interessante - non lo sapevo - la cosa mi è completamente sfuggita" Ma per il resto dell'utenza che mi pare ha commentato l'articolo fin adesso, me compreso, [U]nulla di nuovo sotto il sole[/U]...secondo me l'articolo è appunto indirizzato proprio a quel genere di lettori (cioè i novellini)
Venendo seriamente al punto:
Modalita' MultiPlayer -> gameplay
Modalita' SinglePlayer -> narrativa
Oppure anche questa semplificazione si trova spesso:
giocatori hardcore -> gameplay
giocatori casual -> narrativa
Oppure viene messa sul piano generazionale:
giocatori giovani -> gameplay
giocatori vecchi (di eta') -> narrativa
Oppure dei sessi:
giocatori maschi -> gameplay
giocatori femmina -> narrativa
oppure anche questa:
giocatori di vecchia scuola -> gameplay
giocatori di moderna concezione -> narrativa
Quest'ultima semplificazione forse ha motivazioni storiche: i primi videogiochi avevano una 'componente narrativa' minimalista anche se a mio avviso comunque presente, magari veicolata appunto da una atmosfera, o ambientazione piu' che da una storia vera e propia (come dicevo prima). Gli ultimi giochi danno maggiore enfasi a questa che e' diventata a tutti gli effetti una componente importante di un gioco.
Secondo me sono importanti entrambe e il gioco che riesce ad offrire un gamplay avvincente ed assuefacente e coniugarlo in sinergia con una narrativa originale o comunque ben raccontata e caratterizzata... e' un BUON GIOCO! Tutto questo da' una profondita' impareggiabile e rende 'piatto' tutto il resto. La liberta' che l'interattivita' offre rende infine il prodotto fruibile a piu' livelli, una perla da scoprire a piacimento e gustarsi in piu' modi... per piu' tipi di utenza. Un prodotto culturale del genere non puo' che avere un futuro brillante... che i criticoni dei blog non possono arrestare... il pericolo casomai e' per il resto!
Interessante riflessione...abbastanza vicino alla realtà l'esempio della polarità; a mio avviso però un potenziale capolavoro è capace di eccellere sia in campo gameplay che narrativa...per esempio con Portal 2 si è imho arrivati a un sorprendentemente azzeccato/piacevole bilancio tra i due poli...ma non è l'unico la fuori.
Belin, per essere competitivi online bisogna VIVERE sui videogame, conoscere tutto, ecc.... e chi lo ha il tempo?
Per me single player a vita, per questo adoro Mass Effect, The Witcher, Skyrim ecc... e non mi frega nulla dei vari COD, BF, mmorpg ecc....
Tra la serie ME, The Witcher e l'immenso Skyrim ci sono diverse centinaia di ore di gioco eh! ...tra l'altro neanche a farla a posta, ma storicamente è proprio questo genere di giocatori (degli RPG) che sono maggiormente riconosciuti dalla ga,img community come coloro che non hanno una vita sociale:
[B]"Goodbye ma'; Goodbye pa'...and goodbye girlfriend's breasts"[/B]
Mentre apparentemente chi gioca a CoD et simile può anche essere un pluri-medagliato olimpico: [B]Michael Phelps gioca più di 30 ore a settimana a Call of Duty[/B]
O un attore di un certo spessore: [B]Robin Williams[/B]
Insomma a me sembra che la scusante "non gioco online perchè lavoro/ho una vita sociale" non regga; la quantità di ore impiegata non c'entra quasi niente.
Non sarà che in realtà siete dei nabbi o semplicemente impediti agli FPS o altre generi online? Ergo non reggete a lungo un continuo asfaltamento generale da parte di altri giocatori più bravi?
Io per esempio sono impedito forte negli RTS quindi ne sto alla larga, anche quelli singleplayer .
Sincerità...questa sconosciuta.
Io per esempio sono impedito forte negli RTS quindi ne sto alla larga, anche quelli singleplayer .
Sincerità...questa sconosciuta.
E se semplicemente ci fossero ancora amanti dei giochi single-player no-fps perché non tutti amano (solo) l'azione veloce e istintiva dei riflessi, senza grande abuso di materia grigia che quei titoli offrono? O non gliene frega semplicemente niente delle medagliette tipo achievement per vantarsi con gli amici (?) e tantomeno sfidare altri umani online per sentirsi (?) i più forti?
Magari ci sono ancora quelli che amano le belle storie, belle ambientazioni, a cui piace entrare nella trama come un buon libro o un bel film e calarsi nei ruoli, pensare più di un nanosecondo a cosa dover fare e che conseguenze porterà e cose di questo genere, concentrandosi in solitario senza aver paura di sentirsi soli e "scollegati" dagli altri... Magari eh...
Magari ci sono ancora quelli che amano le belle storie, belle ambientazioni, a cui piace entrare nella trama come un buon libro o un bel film e calarsi nei ruoli, pensare più di un nanosecondo a cosa dover fare e che conseguenze porterà e cose di questo genere, concentrandosi in solitario senza aver paura di sentirsi soli e "scollegati" dagli altri... Magari eh...
devi convincere me o te stesso?
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