SimCity: il seguito che non ti aspetti
Ecco la nostra recensione di SimCity. Come sa chi ha seguito le nostre news quotidiane, ci sono stati tanti problemi al lancio del nuovo gestionale di Maxis, per cui molti dei giudizi formulati in questo articolo verranno riformulati nel momento in cui diventerà disponibile una release più stabile del gioco.
di Gioacchino Visciola pubblicato il 14 Marzo 2013 nel canale VideogamesUn SimCity Cooperativo
Non credo serva menzionare che SimCity ha bisogno di una connessione ad internet continua. Sebbene si possa mandare avanti una regione in completa autonomia e solitudine, impostando la regione come “privata”, non è comunque possibile giocare Offline. Gli ingegneri della Maxis hanno più e più volte spiegato che il gioco è stato creato per essere condivisibile in ogni suo aspetto.
Meno condivisibile però risulta il metodo con cui le varie città parlano ed interagiscono tra loro. Tutti i servizi offerti da e per la città sottostanno, ancora oggi, ad un ritardo fastidioso. In un occasione ho dovuto attendere 30 minuti per ricevere la bellezza di 10 mila Simeleon.
Anche i servizi cittadini risultano lenti nel rispondere agli input dei giocatori. Affidarsi ad un compagno di giochi per la fornitura dei servizi pubblici diventa molto rischioso. E pur accettando il rischio, non risulta in bilancio nessun beneficio monetario.
Questo problema di “latenza”, se mi passate il termine, affievolisce di molto la cooperazione tra giocatori. Ogni città tende a costruire tutti i servizi essenziali da sé, lasciando davvero poco spazio di manovra alla diversificazione.
È possibile anche visitare le città dei propri amici, per osservare da vicino i loro progressi e rispondere di conseguenza ai loro bisogni. Anche in questo caso però qualcosa non quadra: benché la visita sia stata pensata solo come una sorta di modalità spettatore, a sorpresa scopro che è possibile piazzare parchi ed usare il bulldozer a piacimento, così come modificare le impostazioni di import-export nel Porto Commerciale settate dal nostro vicino. Adesso forse mi spiego il continuo sghignazzare da parte dei miei compagni quando hanno scoperto che mi lamentavo delle poche vendite di greggio…