Hideo Kojima in Italia: tra arte, cinema e 'Metal May Cry'
In occasione del lancio di Metal Gear Rising Revengeance, anche se non coinvolto direttamente nello sviluppo, uno dei più grandi game designer di sempre ha fatto visita all'Italia. È stata l'occasione per esaminare l'incontro, tutto artistico, tra cinema e videogiochi.
di Stefano Carnevali pubblicato il 26 Febbraio 2013 nel canale VideogamesMetal May Cry
Quando una star del calibro di Hideo Kojima viene nel nostro paese, è inevitabile che, tra gli addetti ai lavori, serpeggino curiosità ed eccitazione. A maggior ragione quando l’evento che ruota attorno alla ‘star’ si ripromette finalità decisamente ‘nobili’.
Nella fattispecie Kojima è venuto a Milano – ovvio, anche per supportare il lancio di Metal Gear Rising Revengeance – per incontrare Enrico Ghezzi (il celebre critico cinematografico, tra i creatori di ‘Blob’) e discutere con lui delle commistioni tra cinema e videogiochi. L’evento, tenutosi all’ombra del Duomo di Milano, ha visto anche la partecipazione di un nutrito gruppo di fan ‘storici’ della saga di Metal Gear, desiderosi di incontrare in prima persona l’autore della loro serie preferita.
L’avvio dei lavori si è, come ovvio, concentrato su Metal Gear Rising Revengeance. Dopo un lungo e spettacolare trailer, sono state ribadite le informazioni principali riguardanti il titolo, nato dalla collaborazione tra Kojima Productions e Platinum Games.
Fughiamo quindi ogni dubbio (ma ce ne sono ancora?). MGRR è uno spin-off della saga principale che, per quanto condivida tematiche e ambientazioni con i ‘Solid’, presenta un gameplay totalmente differente. Questo è un ‘Metal May Cry’.
Non per nulla, Kojima si è affidato a Platinum Games (studio già responsabile, tra gli altri, di un hack’n’slash come Bayonetta), virando molto rapidamente dall’idea originale di rendere MGRR un Metal Gear canonico.
Quello che oggi sembriamo avere tra le mani è un hack’n’slash stiloso e ‘potente’. Che punta molto su una realizzazione tecnica di alto livello e sulla spada di Raiden. Lo slogan di MGRR, infatti, è riassumibile in “Cut at will” (“Taglia a piacere”). E’ inevitabile che – c’è pur sempre Kojima al timone – il gioco proponga un cast assolutamente carismatico, la ‘classica’ critica amara alla guerra e una miriade di citazioni cinematografiche più o meno velate. Però, questa volta, al centro del gameplay, ci sarà la potenza devastante della spada di Raiden. Con essa, infatti, sarà possibile tagliare veramente di tutto. Dai nemici (le bio-macchine dotate di cervello umano) – smembrabili fino al midollo, in modo da recuperare l’energia necessaria al protagonista –, a buona parte dello scenario.
Un deciso cambio di rotta - visto che la potenza di Raiden renderà del tutto inutile ogni dinamica stealth - che giudicheremo presto in sede di recensione.