Aliens Colonial Marines è un degno erede di Alien?
Sviluppo iniziato nel 2006, ingenti risorse allocate, presentazioni ai vari game show roboanti, hype alle stelle: Sega e Gearbox Software, insomma, non si può dire che non si siano impegnate per focalizzare le attenzioni della community di gamer sul nuovo gioco su Alien. Le aspettative sono state mantenute? (Le immagini sparse per l'articolo sono quelle fornite dal produttore, mentre nella gallery trovate una serie di shot che abbiamo catturato dall aversione PC di Acm impostata al massimo livello di dettaglio grafico)
di Rosario Grasso pubblicato il 21 Febbraio 2013 nel canale VideogamesConclusioni
Quando il produttore di un nuovo videogioco non spedisce per tempo le copie del neo-arrivato alle redazioni vuol dire che c'è qualcosa che non va. Solitamente arrivano diversi giorni prima del day one, in modo che tutte le recensioni escano insieme, e all'unisono finiscano per elogiare il nuovo titolo. Con Aliens Colonial Marines questo non è capitato, segno che anche il produttore e lo sviluppatore erano perfettamente consapevoli dell'altissimo livello di approssimazione di questa produzione.
Come abbiamo detto nella pagina iniziale di questa recensione, il progetto Aliens Colonial Marines è stato avviato nel 2006 ed è stato portato avanti fino al 2008. Poi sostanzialmente è stato sospeso per poi essere ripreso nel 2011. In quei tre anni, con ogni probabilità, Gearbox Software ha completamente accantonato i lavori, anche perché impegnata su altri progetti. Insomma, sembra proprio che con Acm abbia deciso di seguire una politica molto simile a quella usata per Duke Nukem Forever.
Perché riprendere degli asset vecchi di anni, rimetterli assieme, dare una spolveratina e fare uscire ugualmente il gioco? Evidentemente Gearbox intende affidarsi pesantemente sulle strategie di comunicazione e di marketing, ma il risultato è che ci troviamo con due titoli dal gameplay di vecchia concezione, al limite dall'essere ingiocabili oggi. Tutto questo fa in modo che la community consideri Gearbox una software house brillante quando si parla di Borderlands, ma incredibilmente approssimativa, farraginosa e svogliata quando si parla di Duke Nukem Forever e di Aliens Colonial Marines. Spero proprio, insomma, che il team guidato da Randy Pitchford non si lanci più in operazioni del genere, anche se ho il sospetto che ci riaccadrà con Brothers in Arms Furious 4.
Bastano pochi minuti di gioco per capire che Aliens Colonial Marines è più un gioco di 5 anni fa che un gioco da 2013. E ciò vale sia per il comparto tecnico che per il gameplay. Peccato, perché, a giudicare dalle precedenti presentazioni, tutto sembrava a posto e Gearbox Software in grado di sfornare un altro titolo su Alien realmente terrificante (in senso positivo). L'insuccesso così netto di Acm è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, per tutta l'industria dei videogiochi, alla quale era stato taciuto che si trattava più di un restyling di vecchi asset che di un progetto veramente nuovo.
Il single player è veramente poco interessante, principalmente fallisce nell'obiettivo di qualsiasi gioco su Alien: ovvero catturare l'atmosfera dei film originali e conferire 'personalità' agli xenomorfi. Ma poi ci sono pochissime meccaniche di gameplay: si va avanti a sparare e qualche volta a proteggersi con le coperture, basta. Per dare al giocatore un po' di sfida gli sviluppatori hanno dovuto ammassare diversi xeno, e mettere gli umani (che non si capisce bene perché vogliano compiere una strage sulle vari navi della spedizione extra-terrestre), proprio perché i singoli xeno sono troppo deboli e incosistenti contro il fuoco dei giocatori. La campagna si snoda su 11 missioni (affrontabili anche in co-op) che richiedono in media mezz'ora cadauna per essere completate.
Il multiplayer migliora leggermente, in virtù della presenza di due progressioni differenti per marine e alieni, e perché questi ultimi possono essere combinati a piacere, sia nelle forme che nelle abilità a disposizione nelle battaglie. Ma l'unica modalità di gioco veramente equilibrata ci sembra, comunque, il Team Deathmatch (Partita Mortale).
Molto approssimativo anche il comparto tecnico. Se da una parte l'assenza di effetti in post-processing può essere vista come una cosa positiva da coloro che amano soprattutto la pulizia nella grafica, le animazioni sono proprio anacronistiche, assolutamente non fedeli e non credibili. I movimenti dei personaggi, anche in considerazione della deficitaria intelligenza artificiale, danno proprio una sensazione di fastidio. Inoltre, tale livello di approssimazione impatta anche il gameplay, visto che può capitare di non riuscire a capire se un soldato avversario sia effettivamente morto o meno, perché si muove convulsamente dietro una copertura anche se (teoricamente) stecchito. Oppure, i vetri che non si riescono mai a percepire, al punto che il giocatore spesso pensa di sparare contro un bersaglio, mentre il proiettile finisce per infrangersi prima, proprio a causa di un vetro totalmente invisibile. Un plauso invece va fatto in termini di tecnologia di smembramento dei modelli poligonali, che perdono effettivamente le loro membra in maniera dinamica e realistica, quando sottoposti ai colpi delle armi.
Insomma, mi sembra che ci siamo capiti. Dopo Aliens Colonial Marines non credo si possa aggiornare la casella associata al miglior gioco della storia su Alien, che secondo me rimane occupata da Aliens versus Predator 2 di Monolith Productions (2001), al più si può discutere se aggiornare quella associata al peggior gioco su Alien.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto gioco è utilissimo per far capire come NON bisogna fare i videogiochi.
Deludente l'atmosfera in molte circostanze dopo la parte "cinematografica" iniziale. Secondo me creava maggior tensione la parte del Marine in Aliens vs Predator (e di certo non era un capolavoro neanche quello).
L'unica cosa bella è l'utilizzo della smartgun (per un breve periodo) ed i suoni prodotti dalle armi.
Mi aspettavo molto di più da questo gioco.
Ah, ma tu non intendi quello del 2001... vero?
Ah, ma tu non intendi quello del 2001... vero?
perquoto l'eresia...cmq il primo era del 99 il secondo del 2001....io nel primo andavo avanti a pannoloni.
Doppio pannollone allora..
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