Ni no Kuni e il ritorno degli rpg giapponesi vecchia scuola
Ni no Kuni non è un gioco del tutto recente: la sua release ufficiale risale a novembre del 2011. Solo oggi però questo attesissimo titolo è sbarcato finalmente fuori dal Giappone, completo di un’ampia localizzazione per permettere anche al pubblico occidentale di goderne appieno.
di Jonathan Russo pubblicato il 19 Febbraio 2013 nel canale Videogames
20 Commenti
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Mi è rimasta una preoccupazione, però, derivante dal fatto che gli sviluppatori siano i Level-5. Questo team, infatti, ha sempre dimostrato di avere grandi capacità tecniche in relazione allo sviluppo di jrpg, ma ha sempre lasciato un po' a desiderare a livello di trama e caratterizzazione dei pg.
Quello che mi piacerebbe sapere, quindi, è se Ni No Kuni ha una trama banalotta, lenta ed infantile quanto quella di Dragon Quest VIII (un precedente lavoro dei Level-5), oppure riesce a catturare l'attenzione del videogiocatore in maniera un po' più incisiva. In parole povere, al giocatore vien voglia di andare avanti per far proseguire la storia oppure no? Parlando di DQ8, ad esempio, io lo abbandonai all'incirca a metà proprio perché la trama mi sembrava troppo orientata alla mente di un bambino di max 7-8 anni, ed inoltre i suoi ritmi erano davvero molto blandi (senza contare la ripetitività ossessiva della canzoncina durante i combattimenti a turni...).
la trama è accettabile, niente di trascendentale, ma in alcuni punti è ottima. Un po ripetitiva ma godibilissima.
si
no
Mmmm e dove cercare un buon jrpg su PS3? Non ricordo un JRPG di questo livello negli ultimi anni, a parte Valkirya Chronicles che comunque è un ibrido. Secondo me è il miglior titolo disponibile su console di questa generazione, per questo genere. A meno che non scendo di una generazione e su PS2 si che si trovano dei capolavori di JRPG. Il paragone con il film non ci azzecca molto comunque IMO, io da grande fan di Miyazaki e Studio Ghibli ho sempre sognato una esperienza del genere, e direi che sono più che soddisfatto. Ninokuni, aldilà dei limiti ben delineati nella recensione, è una esperienza "magica" quasi, un'immersione in un atmosfera e un'ambientazione che non hanno pari. Quello che stona troppo, secondo me, è l'aver riciclato troppo meccaniche di gioco gia presenti in altri titoli (uno su tutti DQIX) senza aver avuto la cura di raffinarle a dovere o diversificarle. In un certo senso a volte si ha come dei "deja vu".
target pre-adolescenziale <=> muore subito la madre
Se ti rivolgi ai bambini non puoi far morire un genitore, perché molto semplicemente scappano via! Letteralmente: provate a vedere Nemo con un bambino...
Certo, d'altronde anche Pollicino è notoriamente una storia per adulti, ti pare che racconti ad un bambino una storia in cui i genitori abbandonano i figli?
Le favole del passato sono tutte piuttosto tragiche, la mortalta' era molto alta e probabilmente i bambini dovevano essere preparati anche a questo.
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