Lego Il Signore degli Anelli: la Terra di Mezzo da una prospettiva inedita

Lego Il Signore degli Anelli: la Terra di Mezzo da una prospettiva inedita

Le premesse sono di tutto rispetto: il “vasto” mondo del Signore degli Anelli ricreato in maniera minuziosa, musiche e dialoghi ripresi direttamente dal film di Peter Jackson, comicità tipica della serie e, ultimo ma non meno importante, l'insostituibile amore che si prova per i mattoncini Lego. Che TellTale ci abbia di nuovo azzeccato, regalandoci un videogioco degno della saga di Tolkien?

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Il gameplay

Credo che su questo punto siamo tutti d'accordo: tutti i prodotti videoludici Lego si fanno giocare in maniera facile ed immediata, regalando un esperienza facile ma godibile e divertente. Inutile girarci attorno, anche in questo caso il gameplay è solido, ed in linea con quanto già visto nelle puntate precedenti; forse un po' troppo simile.

Dai movimenti al salto, passando per gli attacchi, tutto è stato reimpiantato da edizioni precedenti. L'unico vero cambio di direzione è la possibilità di avere una vera e propria compagnia di “omini” lego al proprio comando. Da Gran Burrone sino alla fine saremo in grado di scegliere e giocare tantissimi personaggi Lego appartenenti alla Saga, con le dovute accortezze nel scegliere l'uomo giusto al momento giusto per risolvere i tanti enigmi sparsi per i livelli.

A proposito di Enigmi, chiamarli tali è forse un pò troppo: limitiamoci a dire che sono un buon diversivo tra una sessione platform e l'altra, e che sono terribilmente facili. La difficoltà irrisoria probabilmente si spiega per il tipo di utenza a cui il gioco è destinato, ma mi viene da pensare che gli sviluppatori hanno sottovalutato le prodezze delle giovani menti dietro i comandi e tralasciato completamente tutta la schiera di appassionati un po' più maturi a cui il gioco poteva piacere.

Una piccola aggiunta, più che gradita, è rappresentata dai pezzi Lego forgiabili dal Fabbro di Brea. Si tratta di equipaggiamento necessario a risolvere le Quest date dagli abitanti della terra di mezzo e per sbloccare alcuni tesori e pezzi nascosti per la mappa. Ognuno degli oggetti fornisce un bonus particolare, e solitamente esilarante, a qualsiasi personaggio lo indossi.

Le Quest sparse per la mappa di gioco sono solo un'aggiunta di stile, e non vere e proprie missioni. Nella maggior parte dei casi dovremmo forgiare qualcosa, e nei restanti casi recuperare qualcosa. Nulla di veramente interessante dunque, se non ai fini del completare il gioco al 100%. Ed è un peccato, perché con tutto il “Lore” utilizzabile, poteva uscirci qualcosa di veramente interessante ed unico.

Un punto a favore è la rigiocabilità, data proprio dalla raccolta di oggetti e segreti sparsi per tutto il mondo di gioco, e sopratutto dalla possibilità di scegliere con quale dei tanti personaggi giocare l'intera avventura. Se devo dirla tutta, rigiocare l'intera avventura con Sauron, il suo ambasciatore, Saruman e Gollum è qualcosa di epico. Naturalmente è ancora presente la cooperativa all'interno del gioco, questa volta con la possibilità di seguire due gruppi distinti; uno di noi seguirà le vicende di Sam e Frodo, e l'altro seguirà le avventure di Gandalf, Aragorn e Gimli (ho sempre optato per questi ultimi, chissà perché!).

 
^