Madden NFL 13: anche il Football Americano EA si evolve

Madden NFL 13: anche il Football Americano EA si evolve

Ryan Tannehill, quarterback rookie, e il redivivo Reggie Bush stanno regalando qualche speranza a tutti i tifosi dei Miami Dolphins. Dopo anni di vacche magre, se non magrissime. Dopo 6 settimane di NFL, la franchigia della Florida si trova con un bilancio di 3 vittorie e 3 sconfitte. E’ alla pari di corazzate come i New England Patriots o con i Denver Broncos del mitico Peyton Manning. E, se si tiene conto di come due delle tre sconfitte fin qui racimolate siano arrivate al termine di rocamboleschi overtimes, si può ben sostenere che la squadra che fu di Dan Marino possa guardare con ottimismo. ‘Rigasato’ dal football vero, il sottoscritto ha atteso con trepidazione il momento in cui avrebbe potuto mettere le mani sul nuovo capitolo di Madden. Anche perché impressionato da quanto visto e provato a Los Angeles, durante l’E3.

di pubblicato il nel canale Videogames
Evolve
 

Quarterback in pieno controllo

Madden 13 pone anche rinnovata enfasi sul fascinoso ruolo del quarterback. Il Total Control Passing – effettuabile con lo stick di sinistra, dopo aver effettuato il lancio – consente all’utente di correggere la traiettoria del passaggio, rendendola più lunga, corta, larga o accentrata, arcuata o tesa, a seconda della necessità. Resta sempre la possibilità di effettuare lanci più o meno forti e tesi in base alla differente pressione del tasto deputato al lancio. Altra novità è quella delle icone poste sulla testa dei differenti ricevitori (che corrispondono, come al solito, al tasto da premere per premiare il loro scatto): quando detta icona sarà trasparente, il receiver non starà guardando la palla. Lanciare in quel momento potrà essere più che un rischio.

Importante anche la possibilità di annullare la finta durante le giocate che prevedono una play action. In questo modo, sarà possibile lanciare immediatamente. Utile quando la nostra tasca difensiva non sarà in grado di regge l’urto della defensive line avversaria.

L’utente meno esperto di Madden, però, resterà principalmente colpito da un’altra novità della versione 2013. E cioè l’efficacia delle difese. Il gioco di corse va adeguatamente supportato per poter avere speranze di riuscita. E’ complicato per i running back avere la meglio su difese schierate. E spesso sono le corse verso l’esterno a risultare maggiormente efficaci.

Ma sono soprattutto le chiusure sui lanci ad aver subito ‘l’accelerata’ maggiore. Se, fino all’anno scorso, il numero degli intercetti rimaneva molto contenuto (e in certe occasioni sembrava che i corner back o le safety fossero dotati di ‘mani di pastafrolla’), adesso le cose sono molto cambiate. Se un difensore si trova sulla traiettoria di corsa dell’attaccante al momento giusto, non avrà nessuna remora a compiere intercetti sicuri e devastanti. Ecco allora la necessità, per l’attacco, di ponderare al meglio ogni giocata, cercando le soluzioni più sicure. Magari meno spettacolari, ma anche meno rischiose.

Da tutto ciò, come risulta evidente, si originano partite composte da giocate più numerose e decisamente più brevi. Il che ha un sapore decisamente più realistico.

Va anche sottolineato come – forse escludendo le situazioni di intercetto – il gioco richieda una presenza notevole dell’utente in fase difensiva. E mi spiego: spesso e volentieri, soprattutto nel contrastare le corse, i giocatori gestiti dalla cpu saranno piuttosto ‘timidi’ (specie se in inseguimento). Starà all’utente, allora, selezionarli e far compiere a loro l’agognato tackle.

Che si sia, finalmente, imboccata la strada di una diminuzione della casualità difensiva, originata dalle troppe ingerenze della IA?

 
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