Il sempre difficile rapporto tra produttori e giocatori

Il sempre difficile rapporto tra produttori e giocatori

Le difficoltà che sta attraversando l'industria dei videogiochi inaspriscono il sempre complicato rapporto che c'è tra produttori e giocatori. Se internet ha cambiato molti aspetti di questa frastragliata relazione, dando più voce in capitolo ai giocatori, lo stesso media videoludico ha assunto una connotazione sensibilmente differente rispetto a qualche anno fa.

di pubblicato il nel canale Videogames
 
32 Commenti
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Korn07 Ottobre 2012, 00:16 #21
Originariamente inviato da: canapa
Complimenti.

Ecco l'ammissione diretta che anche voi (HWU) vi vendete abitualmente al miglior offerente. Non che fossero rimasti molti dubbi ormai.....


Quote te ma vale pure per gli altri, quello che hanno scritto non implica che gamemag adotti tale pratica scorretta ma solo che alcuni recensori lo fanno, quelli che hanno dato a re6 8 mentre altri no, quelli che gli hanno dato 4
Wawacco07 Ottobre 2012, 00:39 #22
Originariamente inviato da: Korn
Quote te ma vale pure per gli altri, quello che hanno scritto non implica che gamemag adotti tale pratica scorretta ma solo che alcuni recensori lo fanno, quelli che hanno dato a re6 8 mentre altri no, quelli che gli hanno dato 4


Praticamente un buon 70% forse più, compreso spazio**** ed ever***.
Però anche se di solito mi piace pensar male, forse (e dico forse) valutando il gioco al di fuori dell'ottica di RE, ovvero come un titolo a se stante, potrebbe elevarsi a qualcosa di più del 4.
Sto supponendo eh, perchè lo prenderò usato tra un bel po.
sortac07 Ottobre 2012, 12:17 #23
Che dire, articolo che spiega bene perchè hwup non mi abbia mai dato molta fiducia come recensioni, il fatto che ci sia crisi di finanziamenti più che di copie vendute, non giustifica che se un gioco sia una ciofeca si debba cmq giustificarlo, fortunatamente si possono consultare molte fonti per farsi una propria idea ...
stelestele07 Ottobre 2012, 12:37 #24
Originariamente inviato da: sortac
fortunatamente si possono consultare molte fonti per farsi una propria idea ...

Appunto. Poi se uno legge gli articoli completi, e non si ferma al voto (cosa banale per decidere l'acquisto di 60 euro), le considerazioni critiche ci sono eccome e nemmeno troppo velate. Queste testate sono tra produttore e consumatore e DEVONO dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Non è questione di 'corruzione' ma di sopravvivenza nel mercato. Devono vedere le due facce della medaglia e fare un sintesi... e secondo me lo fannno molto bene e in modo onesto... basta LEGGERE e/o vedere le videorecensioni e lì c'è tutto, anche le considerazioni più severe e implacabili.

Per tornare poi alle condierazioni proposte nell'articolo è indubbio che il modello freetoplay giocherà un ruolo sempre più importante e secondo me affiancherà quello classico anche se imho non lo sostituirà. Forse ho lò'impressione che i modelli di business si specializzeranno per genere... tutti segnali di una crescente maturità del media. La crisi si supera con le idee, i talenti... e anche i modelli di business e quindi il reinventare il rapporto produttore/giocatore.
Baboo8507 Ottobre 2012, 14:09 #25
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
I produttori hanno bisogno di voti alti, e chiedono disperatamente aiuto alla critica del settore, ai redattori di videogiochi, che molto spesso devono mettersi "una mano sulla coscienza" e dare il voto che viene richiesto.


Ah si' certo, il 6 politico anche qui vogliono, giusto...

Se un gioco fa cagare, diamogli comunque un 6 per lo sforzo... Mavaff...

Peccato pero' che per certi giochi fatti bene, i pareri sono sempre concordanti e con voti dal 7 al 9. Chissa' come mai, eh...

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
[...] Penso al caso di Diablo III, tanto per fare un altro esempio.




Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
I giocatori però devono anche valutare le difficoltà dei produttori. Il fatto, già menzionato qualche paragrafo fa, che non si può investire senza certezze in un periodo così delicato porta alla necessità di avere recensioni con voti alti. Però devono considerare anche il fatto che il mondo dei videogiochi è cambiato drasticamente negli ultimi anni.


Ma e' perche' sono LORO che hanno voluto investire nelle console proponendo mer*a sempre piu' schifosa, e ora se ne escono lamentandosi che non riescono a vendere piu'? Cos'e', una presa per il culo?

"Vendo schifezze, com'e' che ora la gente non mi compra piu' nulla?"

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Una volta rimanevamo più facilmente affascinati dalle cose più semplici che ci sono in un videogioco: già un pixel che cambiava colore, per chi ha qualche anno sulle spalle come il sottoscritto, era un qualcosa di magico.


Falso, la gente guardava la giocabilita' e i contenuti. Per quanto la IA fosse limitata (che oddio, dopo certi giochi come Future Soldier mi chiedo se la IA sia davvero migliorata), un gioco FPS come Unreal aveva una storia dietro e delle mappe talmente grandi che e' rimasta una delle pietre miliari dei videogiochi. Ed era un mero sparatutto.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

Che differenza eh??? In Unreal mi perdevo spesso, non capivo piu' dov'ero (e al chiuso era ancora peggio, mi ricordo il tempio dei Nali che giravo sempre negli stessi punti).

Certo, una volta era piu' facile quando "non c'era nulla di gia' simile", ma qui puntano sempre sulla quantita' e non sulla qualita' dei giochi e sfornano schifezze.
Quando poi magari gli sviluppatori vorrebbero fare certe cose. Mi piacerebbe vedere cosa verrebbe fuori se le SH lasciassero un po' piu' di carta bianca agli sviluppatori...

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Creare un qualcosa che trasporti è molto più difficile perché i giocatori sono ormai abituati a tutto, hanno giocato praticamente a qualsiasi cosa possibile e immaginabile. Mentre una volta si passava una vita su Diablo II, adesso i giocatori diventano subito stanchi di Diablo III, per quanto il gioco non abbia niente in meno rispetto al suo predecessore. Semplicemente affascina meno i giocatori, e non esclusivamente per "colpa" degli sviluppatori.


Appunto, pero' non ci si puo' lamentare quando si fa un gioco IDENTICO al suo predecessore, PEGGIORANDOLO con schifezze come l'asta fatta solo per guadagnare (e basta con sti discorsi "non la si usa", metterla e' semplicemente un insulto a noi videogiocatori, e' un gesto per dire "il gioco serve solo per spennarti, brutto fesso che non sei altro"...) e poi dire che non piace a nessuno...

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
È vero che, come abbiamo detto in altri editoriali, a un certo punto è venuto meno qualcosa nell'ambito dell'avanzamento tecnologico. Non disponendo dell'hardware adeguato e degli strumenti di sviluppo loro necessari, molti sviluppatori vedono mortificate le loro ambizioni.


What? La potenza e l'avanzamento tecnologico C'E', si chiama COMPUTER. Se poi le SH non vogliono sviluppare per PC ma fare solo porting, che si piglino a pugni in faccia da sole.

E COMUNQUE una volta anche nelle console c'erano giochi che hanno fatto la storia, come Crash Bandicoot e tanti altri di altri generi. Quindi non e' nemmeno un discorso di potenza o di console sempre uguali.

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Costruire un videogioco del genere, però, costerebbe tantissimo, e per i motivi che abbiamo visto in questo e nei precedenti editoriali, diventa difficile farlo in questa generazione. E se poi le recensioni non premiano questo sforzo e questi investimenti economici?


Certo. E quindi continuiamo a produrre schifezze e seguiti tutti uguali, tanto poi i babbi che li comprano ci sono lo stesso (e io mi sento incluso, vedi Diablo 3, Ghost Recon Future Soldier, The Secret World, Star Wars The Old Republic, ecc tutti soldi buttati. Poi uno si rompe di spendere e...).

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
La prossima generazione risolverà definitivamente i limiti dell'industria dei videogiochi? Farà riappacificare giocatori e produttori finalmente? Sono tutte domande a cui non è possibile dare risposta in questa fase.


Certo che no. Ormai i giochi sono cose insulse (salvo eccezioni e salvo gusti personali), con le nuove console faranno grafiche spettacolari e contenuti sempre orrendamente scarsi e si concentreranno solo su quello. Col risultato che, a differenza di ora, la gente dovra' spendere piu' soldi per le console nuove e noi poveri pcisti dovremmo tornare a correre a dietro ai porting fatti alla ca**o di cane, per cosa? Per delle schifezze.




Io non dico che al giorno d'oggi sia facile produrre giochi decenti, appunto per il discorso che ormai "abbiamo gia' giocato a tutto". Ma un conto e' provarci e non riuscirci, un conto e' sbattersene le palle e tirare fuori orrori ed insulti di giochi per noi videogiocatori.
Raghnar-The coWolf-07 Ottobre 2012, 17:18 #26
Io proporrei il seguito dell'articolo
"il difficile rapporto fra i recensori e i giocatori"

Concordo con Baboo: Unreal, Quake, Half Life e in generale gli sparatutto degli anni '90 avevano mappe così grandi da perdersi, fino alla frustazione del giocatore.

l'IA magari non era sofisticatissima, ma quando si è fatta abbastanza per comprendere delle manovre di raduno e accerchiamento su quelle mappe il filo da torcere era enorme. Persino troppo da masticare spesso e volentieri...

Mentre a cosa serve l'IA da HAL 9000 se la mappa è un corridoio con AL MASSIMO un bivio? Solo per decidere quando prendere cover con un buon tempismo?

A me sembra che non è questione di tecnologia, semplicemente il 90% dei giocatori non è più un gamer "anni '90", che oggi sarebbe definito "hardcore gamer". La filosofia dei giochi si è spostata ad essere interactive film più che games con cutscene, da un lato così facendo si sono aperte le porte a nuove categorie di giocatori che non siano solo gente con profili borderline all'ossessivo compulsivo (dentro il quale mi ritraggo alla grande :P) e si è teso anche a inspessire la trama ove possibile rendendo più o meno qualsiasi gioco degno di essere giocato sotto questo profilo, ma dall'altro si è perso ciò che rendeva questi GIOCHI unici: la sfida di gioco, che oggi è regolata solo dal quantitivo di HP e dalla probabilità di messa a segno dei colpi, non dalla vastità del mondo o dall'impostazione generale del gioco, perchè il gioco in modalità easy DEVE essere fatto per casual gamer, e quindi i meccanismi di gioco che vengono scalati in difficoltà non possono comprendere ciò che rendeva il gioco degno di essere chiamato tale, ma rischiano solo di trasformarlo in una frustration fest (vedi Diablo).

Per citarne due che ho giocato di recente:
Deus Ex HR, per quanto sia un bellissimo gioco, non può essere neanche paragonato con l'originale per quanto difficoltà di gioco. Non tanto perchè "ehhh nell'originale con due colpi morivi" (anzi), ma perchè nell'originale le mappe erano vaste, i nemici accerchiavano, le munizioni scarseggiavano, gli approcci di attacco potevano sembrare buoni in un primo momento ma rivelarsi suicidi "alla lunga" (ad esempio nascondersi sempre non era una buona idea, in alcuni schemi dovevi tenerti le uscite libere e ripulirle per bene per ritagliarti una via di fuga rapida).

Dead Space ho scoperto con ribrezzo che viene definito "survival", non sono andato molto avanti (ahimè, mio fratello mi ha cancellato il salva con 3 ore di gioco -.- ora devo decidermi a ricominciarlo), ma dopo che ho fatto il primo capitolo quasi senza sparare un colpo per conservare munizioni ho dovuto vendere tutto perchè ero così pieno da non avere spazio in inventario. La mappa era linearissima, gli obiettivi segnalati in mappa e addirittura col percorsino a terra, non c'era possibilità di sbagliare strada insomma, di finire invischiati in un punto che non c'entra un cazzo con poche possibità di uscirne vivi. 15 anni fa sarebbe stato un horror shooter, adesso è un survival perchè la Health Bar non si ricarica e si deve gestire l'inventario dovendo rinunciare a sparare a ogni cosa si muova...

Non vedo grafica e tecnologia cosa c'entrino nel ridare lustro alla parte "gaming" dei giochi futuri.
pWi07 Ottobre 2012, 17:32 #27
Intervengo per chiarire il senso del mio breve editoriale, perché è stato completamente ribaltato da alcuni commenti. È stano che sia successa una cosa del genere: forse molti di voi hanno dato più credito ai primi commenti al pezzo che al pezzo stesso, ma quei primi commenti hanno alterato il senso del pezzo.

Io non voglio assolutamente giustificare gli "aggiustamenti" alle recensioni, perché in qualche modo necessari per il "bene dell'industria". Aggiustare una recensione per me è sempre un male per l'industria, perché prima o poi questo tipo di atteggiamento si ripercuotesu di essa.

Da quando scrivo per Hardware Upgrade e per Gamemag non mi sono mai ritrovato in una situazione per cui ho dovuto cambiare un voto perché qualcuno all'interno della redazione me lo ha chiesto. Non posso dire la stessa cosa per le precedenti testate interne al mondo dei videogiochi per cui ho scritto. Ripeto, il senso dell'articolo, non so come mai, risulta completamente ribaltato in molti commenti.
Baboo8507 Ottobre 2012, 20:28 #28
Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
Per citarne due che ho giocato di recente:
Deus Ex HR, per quanto sia un bellissimo gioco, non può essere neanche paragonato con l'originale per quanto difficoltà di gioco. Non tanto perchè "ehhh nell'originale con due colpi morivi" (anzi), ma perchè nell'originale le mappe erano vaste, i nemici accerchiavano, le munizioni scarseggiavano, gli approcci di attacco potevano sembrare buoni in un primo momento ma rivelarsi suicidi "alla lunga" (ad esempio nascondersi sempre non era una buona idea, in alcuni schemi dovevi tenerti le uscite libere e ripulirle per bene per ritagliarti una via di fuga rapida).

Dead Space ho scoperto con ribrezzo che viene definito "survival", non sono andato molto avanti (ahimè, mio fratello mi ha cancellato il salva con 3 ore di gioco -.- ora devo decidermi a ricominciarlo), ma dopo che ho fatto il primo capitolo quasi senza sparare un colpo per conservare munizioni ho dovuto vendere tutto perchè ero così pieno da non avere spazio in inventario. La mappa era linearissima, gli obiettivi segnalati in mappa e addirittura col percorsino a terra, non c'era possibilità di sbagliare strada insomma, di finire invischiati in un punto che non c'entra un cazzo con poche possibità di uscirne vivi. 15 anni fa sarebbe stato un horror shooter, adesso è un survival perchè la Health Bar non si ricarica e si deve gestire l'inventario dovendo rinunciare a sparare a ogni cosa si muova...


Quoto. Il primo Deus Ex e' piu' articolato e vasto di quanto si possa pensare e aveva elementi di ruolo che forse sono passati inosservati (tipo il tizio alla torre, ditegli di darvi fiducia ("You can trust me" e vi aiutera', altrimenti col kaiser. Una cazzata, ma che gia' apre vie alternative) e l'approccio non era lineare come in HR, potevi tentare di infiltrarti senza farti vedere, se ti sgamavano erano cazzi amari. Allarmi, torrette, terroristi... In HR bastava eliminare la parte vicina scriptata e i nemici successivi dormivano.
Idem quando vedevano un cadavere o sentivano spari, tornare a nascondersi significava farli tranquillizzare (masticazzi? Vedo un cadavere di un collega della sicurezza e se non trovo nessuno torno tranquillo? Ma scherziamo?).

Dead Space non ricordo se l'ho finito, so solo che mi ha fatto schifo, esattamente per i motivi da te citati.

Originariamente inviato da: pWi
Intervengo per chiarire il senso del mio breve editoriale, perché è stato completamente ribaltato da alcuni commenti. È stano che sia successa una cosa del genere: forse molti di voi hanno dato più credito ai primi commenti al pezzo che al pezzo stesso, ma quei primi commenti hanno alterato il senso del pezzo.

Io non voglio assolutamente giustificare gli "aggiustamenti" alle recensioni, perché in qualche modo necessari per il "bene dell'industria". Aggiustare una recensione per me è sempre un male per l'industria, perché prima o poi questo tipo di atteggiamento si ripercuotesu di essa.

Da quando scrivo per Hardware Upgrade e per Gamemag non mi sono mai ritrovato in una situazione per cui ho dovuto cambiare un voto perché qualcuno all'interno della redazione me lo ha chiesto. Non posso dire la stessa cosa per le precedenti testate interne al mondo dei videogiochi per cui ho scritto. Ripeto, il senso dell'articolo, non so come mai, risulta completamente ribaltato in molti commenti.


No no, io commentavo solo quello che tu hai scritto, ho visto anche io che riportavi solo quello che era stato detto e che il "6 politico" (il fatto di aggiustare le recensioni) non era una tua opinione.
Dott.Wisem08 Ottobre 2012, 23:18 #29
Originariamente inviato da: LoGi
Baldur's Gate, KOTOR 1-2, Mass Effect1-2-3 ...

Fatemi giochi così e continuerò a comprarli...

Vabbeh che i gusti sono gusti, però associare la trilogia di Mass Effect a delle pietre miliari quali Baldur's Gate e Kotor mi pare un po' eccessivo...
Dott.Wisem08 Ottobre 2012, 23:47 #30
Originariamente inviato da: Baboo85

Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade]Una volta rimanevamo più
Io credo che l'autore dell'articolo, in quella frase, si riferisse a tempi molto, ma molto più addietro rispetto ad Unreal. Credo parlasse dei tempi in cui si andava in sala giochi e si rimaneva ipnotizzati dinanzi a giochini che le nuove generazioni di oggi definirebbero stupidi, quali Galaga, Frogger, Kung Fu Master, Lady Bug, Bomb Jack, Yie Ar Kung-Fu, ecc.
E' vero, quei giochi strutturalmente erano molto semplici, ma riuscivano a stimolare la fantasia molto più di un Call Of Duty, Battlefield e chi più ne ha più ne metta, proprio perché essendo scarse le risorse hardware dell'epoca, i dettagli grafici se li doveva immaginare il giocatore. La grafica infatti, data la scarsa risoluzione e la limitatissima palette di colori usabili, appariva sempre molto stilizzata, ma questo conferiva quel non so ché di "artistico" al gioco... Era come guardare un dipinto in stile naif... Stesso dicasi per l'audio, fatto per lo più di simpaticissime sequenze di beep e suoni molto elementari, che di per sé costituivano uno stile tutto loro, tant'è vero che ci fu un periodo in cui andava molto di moda la musica elettronica (non so se qualcuno si ricorda di un certo Jean Michel Jarre, autore, ad esempio, della colonna sonora di Bomb Jack su C64).

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