Il sempre difficile rapporto tra produttori e giocatori
Le difficoltà che sta attraversando l'industria dei videogiochi inaspriscono il sempre complicato rapporto che c'è tra produttori e giocatori. Se internet ha cambiato molti aspetti di questa frastragliata relazione, dando più voce in capitolo ai giocatori, lo stesso media videoludico ha assunto una connotazione sensibilmente differente rispetto a qualche anno fa.
di Rosario Grasso pubblicato il 04 Ottobre 2012 nel canale Videogames
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa domanda che ci si pone spesso di recente è: perchè i videogiochi stanno perdendo il "cuore"? Perchè sono sempre più banali, troppo "semplici", troppo brevi eccetera?
La risposta è semplice: prima oltre ai soldi c'era spazio per il "cuore", un piccolo gruppo di appassionati programmatori creava il loro piccolo capolavoro. Oggi invece contano innanzitutto i soldi, perchè il gioco per essere tecnicamente concorrenziale richiede un investimento enorme che va recuperato... non c'è più spazio per la passione, l'obbiettivo è solo ed esclusivamente attirare il maggior numero di clientela possibile e spremerla all'inverosimile. Ed ecco che per racimolare soldi si fa di tutto: DLC ridicole, armi e mappe a pagamento, giochi che all'uscita costano un rene eccetera. I soldi hanno rovinato tutto. Aggiungeteci la new gen di bimbetti stilosi ed il gioco è fatto...
I soldi sono solo un mezzo, è l'ossessione di alcune persone per la loro conquista ad aver rovinato tutto
Appunto, prima la produzione dei videogiochi poteva anche essere fatta da piccole aziende. Ora coi giochi tripla A per essere tecnicamente concorrenziali sono necessari grandi investimenti e quindi grandi aziende. E sappiamo tutti che le grandi aziende hanno solo un unica ossessione ($). E' questo il senso del mio discorso, io penso di aver ragione.
come fai a dire che sono inventati? Fonte?
http://www.examiner.com/article/why...idered-reliable
http://www.wired.com/gamelife/2008/06/why-we-dont-ref/
...e molti altri. Magari a volte ci azzeccano, eh, ma non fidarti troppo di quello che scrivono.
http://www.wired.com/gamelife/2008/06/why-we-dont-ref/
...e molti altri. Magari a volte ci azzeccano, eh, ma non fidarti troppo di quello che scrivono.
oh...non sapevo :| grazie.
Ad ogni modo, il compito di un recensore è quello di giudicare un videogioco nella maniera più obiettiva possibile. "Questo" è ciò che significa mettersi una mano sulla coscienza, non certo accettare un incentivo da parte del produttore affinché il recensore parli bene del suo prodotto oppure sorvolare sulle lacune di un titolo, semplicemente per pietà verso un mercato in crisi (e la pietà verso il povero consumatore finale gabbato, dove la mettiamo?).
Questo ed altri siti simili forniscono un servizio di informazione di inestimabile valore, professionale, aprono ai commenti liberi di giocatori, estimatori e detrattori... tutto gratis! Pensare che non ci siano influenze sul votino finale è forse un pò ingenuo. Gli articoli vanno letti, e dentro ci sono moltissime importanti informazioni sul prodotto. Info spesso complete e divise tra considerazioni personali e caratteristiche oggettive, confronti.... insomma tutto il necessario per un giocatore alle prime armi o appassionato per rendersi bene conto di quello che si troverà una volta aperta la scatola! Poi ci sono i confronti che con internet si fanno con un click... insomma... personalmente davvero non capisco chi si straccia le vesti per quei sinceri e schietti passaggi dell'articolo di Rosario
A parte questo..ok, programmare oggi sarà più difficile e tutto quello che vogliamo, la gente si stupisce meno etc...
Però in questi giorni sto giocando a Black Mesa (il rifacimento di HL1 con l'engine del 2), ok le emozioni non sono le stesse che provai anni fa in "atemprima", l'innovazione di allora non si respira più..ma resta cmq un giocone e mi fa emozionare perchè mi sembra di esserci veramente dentro, le ambientazioni sono fantastiche e spettacolari, variano in continuazione e sono tutte parte di una struttura bene o male plausibile e divertente da esplorare.
La magia di HL no sono certo "i pixel che cambiano colore" (lo sono stati ma tolti quelli resta molto altro)
I vari PES e FIFA mi sembrano una presa per i fondelli, promettono megarealismo poi ogni anno se andiamo a vedere i miglioramenti reali sono minimi, cambia il sistema di gioco così devi imparare a giocarci nuovamente e ti sembra una cosa nuova. Ma cavolo, inventate qualcosa di nuovo! Che ne so..il manto erboso si modifica durante la partita, per dire.. sono titoli spesso giocati in 2 o 3 persone "reali", mettiamo la possibilità di fare l'arbitro almeno uno non si rompe troppo le palle aspettante il suo turno..no? Idee stupide si..ma non che abbia visto roba più innovativa.
La fisica, cosa aspettiamo ad aumentarne l'implementazione in tutti i generi? Voglio un gioco di rally in cui il terreno si scava, la polvere si alza in modo credibile, gli urti sono decenti, il peso della macchian è reale. Voglio un FPS in cui il mondo si distrugge in modo credibile. etc...
Infine resto dell'idea che il videogioco sia e sarà sempre più simile al cinema. Gli sviluppatori dovrebbero investire sulla "sceneggiatura" (vedi sempre HL), mettere insieme una storia bella ed ambientarla al meglio in un mondo che come unico limite ha la fantasia. Qui propongono sempre la stessa roba. Se un titolo va bene diventa un appuntamento annuale (PES, FIFA, COD, GOW, BATTLEFIED, etc etc) migliorato graficamente e con un paio di novità.. Ci si stufa di giocare SEMPRE la stessa cosa con la grafica migliorata e 2 misere innovazioni. Lanciare un videogioco oggi dovrebbe essere come sedersi nella sala di un cinema per guardasi sempre un film nuovo..non sempre lo stesso con effetti speciali migliorati
Fatemi giochi così e continuerò a comprarli...
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