GoWar: guerre virtuali in luoghi reali dall'H-Farm

GoWar: guerre virtuali in luoghi reali dall'H-Farm

Lanciato il 17 giugno 2011, GoWar è un gioco di strategia per dispositivi mobile basato su geolocalizzazione e gradimento dei luoghi da parte degli utenti. Si tratta di un progetto nato e cresciuto presso l'H-Farm, Venture Incubator con il doppio ruolo di incubatore e investitore. All'interno l'intervista a Francesco Mancusi, fondatore di GoWar.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Intervista

Gamemag: Quali sono i punti di forza di GoWar? Come mai il vostro gioco ha riscosso così tanto successo?

Francesco Mancusi: Il segreto del successo di GoWar deriva da un accurato mix di elementi: la strategia militare legata alla geolocalizzazione gioca sicuramente un ruolo importante, soprattutto perché combinata con una forte componente social e integrata sulle meccaniche di gamification. Questi sono gli elementi che caratterizzano il gioco e che ne hanno decretato il suo successo. Con il nuovo gioco che stiamo mettendo a punto abbiamo potenziato ulteriormente il carattere social per rendere ancora più divertente e coinvolgente l'esperienza dei nostri player.

Gamemag: Perché avete scelto il principio della geolicazzazione come base della struttura di gioco di GoWar?

Francesco Mancusi: La scelta di realizzare un gioco di strategia con una forte componente di geolocalizzazione non è riconducibile ad un puro e semplice fattore di tendenza di mercato. Volevamo che il divertimento e la competizione non si fermassero agli avatar degli utenti ma che questi riuscissero a vivere in prima persona le strategie militari ideate uscendo così anche dagli smartphone. Ecco il perché del nostro claim di accompagnamento “Virtual War, Real Places” e – aggiungerei a questo punto– “Real people”.

Gamemag: Quali sono le caratteristiche principali della versione aggiornata di GoWar? Quando è diventata disponibile?

Francesco Mancusi: A Gennaio 2012 abbiamo rilasciato una nuova versione del gioco. I nostri fan e user sono stati molto importanti in questa fase perché molte delle migliorie e dei fix sono derivati proprio da suggerimenti della nostra community. Con la nuova versione è possibile personalizzare il proprio avatar ma, soprattutto, è migliorata l'usabilità perché abbiamo limitato le bad practices ed i cheater che stavano disturbando le pratiche di gioco. Stiamo inoltre mettendo a punto un nuovo gioco che amplierà il mondo di GoWar... state sintonizzati negli store perché ne vedrete delle belle.

Gamemag: Quali sono gli strumenti di Facebook utilizzati da GoWar?

Francesco Mancusi: Un po' tutto: Fb Developers Kit (API and SDK), Ads, FB Connect, Profiling and Analytics. A breve utilizzeremo anche le Open Graph per integrare il nostro client su FB.

Gamemag: Ci parli del business model di GoWar?

Francesco Mancusi: Il modello di business di GoWar è FREEMIUM: la mobile app è free sia nell'Apple Store che che nell'Android Market, le nostre revenue derivano dal GoWar Shop attraverso il quale i giocatori possono acquistare tutta una serie di armi per rendere ancora più avvincente la propria battaglia contro il nemico.

Gamemag: Che tipo di investimento è richiesto per un progetto del genere?

Francesco Mancusi: Passione, determinazione e tanto impegno sono i primi investimenti che abbiamo fatto come persone e professionisti. Dal lato economico invece abbiamo raccolto degli investimenti seed da H-Farm che ha creduto in noi e nel progetto.

Gamemag: Agire in Italia è limitante per un giovane gruppo di sviluppatori di videogiochi? Pensi che la situazione sta migliorando o che la crisi sta aprendo un solco ancora più profondo rispetto alle altre realtà internazionali?

Francesco Mancusi: Che il mercato del gaming in Italia sia inferiore a quello di altri Paesi europei (soprattutto Finlandia e Inghilterra), Asiatici ed Americani questo è un dato di fatto. Lo scenario però sta cambiando sia per nuove realtà e progetti che prendono forma, sia per via di tutti quei brand che stanno utilizzando una componente di gaming come integrazione alle proprie campagne di comunicazione e promozione.

Gamemag: Quali sono le difficoltà nel reperire l'investimento necessario a produrre un gioco come GoWar?

Francesco Mancusi: Come detto poco fa, in Italia il settore del gaming, soprattutto mobile, è ancora poco sviluppato ma questa realtà ha due facce: da un lato non se ne coglie ancora a pieno il potenziale e si ha paura ad investire, dal'altro invece chi è consapevole del potenziale del settore trova poche realtà su cui investire in Italia. Serve probabilmente più fiducia in un settore e in un meccanismo di business che altrove ha già dato e sta dando molti frutti.

Gamemag: Ci descrivi H-Farm? Come mai il progetto GoWar è nato all'interno di H-Farm e che tipo di supporto dà la struttura?

Francesco Mancusi: H-Farm è un venture incubator che opera a livello internazionale in ambito Web, Digital e New Media. Dal 2005 H-Farm ha investito in moltissime iniziative grazie alla vision di Riccardo Donadon. Tra le altre iniziative, ha ospitato per la prima volta in Italia l'ormai famoso format dello Startup Weekend, nel quale è stato presentato per la prima volta GoWar. Dopo lo Startup Weekend abbiamo ricevuto la proposta di entrare in H-Farm ed ancora oggi ci troviamo qui e beneficiamo di servizi a valore aggiunto come mentoring e visibilità.

Gamemag: Come nasce la collaborazione con Mangatar? Che tipo di valore aggiunto può dare al vostro prodotto?

Francesco Mancusi: Siamo in contatto con molte delle startup italiane e quando è possibile cerchiamo sempre di collaborare “facendo sistema” con loro e creando del valore reciproco. Abbiamo conosciuto i ragazzi di Mangatar al Mind the Bridge, lo scorso Novembre e con loro abbiamo subito trovato molta sintonia. L'integrazione che abbiamo realizzato ci ha permesso di creare valore per i nostri utenti e per la nostra applicazione, mentre loro hanno potuto testare il proprio modello su una applicazione mobile che ora sta portando visibilità e nuovi iscritti.

Gamemag: Quali sono state le sfide principali nello sviluppo di GoWar?

Francesco Mancusi: GoWar è una app complessa, multiplayer, con molte features a disposizione degli utenti ed ha sicuramente richiesto molti sforzi per quanto riguarda lo sviluppo lato client. Tuttavia le complicazioni tecniche più importanti dello sviluppo di GoWar risiedono soprattutto lato server. La consistenza dei dati ed un sistema di notifiche efficace, la customizzazione di eventi e delle missioni a seguito dei quali vengano riconosciuti achievement e badges, la definizione delle relazioni tra posizione dell'utente e i luoghi reali ed infine la scalabilità del sistema sono tutti temi che abbiamo affrontato con estrema attenzione. Questi problemi oggi sono aggregati in un'unica architettura, una piattaforma di gamification “potenziata” che noi chiamiamo TREGG (technology and real time engine for geolocalized games).

Gamemag: Quali obiettivi, in conclusione, intendete raggiungere con GoWar?

Francesco Mancusi: GoWar è il primo dei giochi che abbiamo prodotto come game studios. La nostra prospettiva ad oggi è di sfruttare a pieno le potenzialità di TREGG per sviluppare una serie di titoli, specializzandoci sempre più nella componente di golocalizzazione, che ci caratterizza e che ha dimostrato di essere un notevole boost in termini di engagement per i nostri utenti.
4 Commenti
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Perseverance31 Maggio 2012, 12:50 #1
Sono perplesso
GiGBiG31 Maggio 2012, 15:05 #2
Originariamente inviato da: Perseverance
Sono perplesso


Perchè?
Ringhio7805 Luglio 2012, 13:14 #3
Noiosissimo.
Installato appena uscito, disinstallato un paio di giorni dopo.

Meccaniche di gioco volte al solo acquisto/utilizzo di punti/euro per lo sblocco di qualsiasi cosa. Zero strategia. Chi si aspetta un Risiko sovrapposto a location reali rimarrà davvero deluso.

Sconsigliato a chiunque.
Lallaxis06 Luglio 2012, 12:53 #4
tutto ma non non lo definirei x niente noioso, ci sono alcuni power user che rendono la vita difficile ma già con le nuove regole di gennaio sono stati penalizzati molto.
tra l'altro sto provando la beta del nuovo gioco place commander ed è super!!!

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