Considerazioni sul finale di Mass Effect 3 e confronto con il cinema [CONTIENE SPOILER]

Considerazioni sul finale di Mass Effect 3 e confronto con il cinema [CONTIENE SPOILER]

Questo editoriale è indirizzato ESCLUSIVAMENTE A CHI HA FINITO MASS EFFECT 3 e ha voglia di ragionare sui temi e sul modo di raccontare la storia del nuovo titolo BioWare. L'articolo contiene SPOILER ANCHE SULLA TRILOGIA DI FILM MATRIX.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Il confronto

Smetto di parlare di incongruenze, per tornare sul confronto con il cinema e con Matrix. Ritengo che i fratelli Wachowski abbiano trovato degli espedienti narrativi con la serie Matrix che è fin troppo facile utilizzare in altri media di intrattenimento, ma che effettivamente coinvolgono gli spettatori, perlomeno alcuni tipi di spettatori, che hanno così la sensazione di stare assistendo a qualcosa di veramente speciale.

Mass Effect 3

Secondo me ci sono almeno tre punti di contatto principali tra il finale di Matrix e quello di Mass Effect. Il primo è il mistero, intenso nel senso dell'interpretabilità. Creare storie oscure, che lo spettatore/giocatore deve dissezionare, aumenta il coinvolgimento dello stesso utente del media di intrattenimento, che in qualche modo diventa partecipe nel processo di generazione del significato. Tenere impegnato lo spettatore/giocatore nel processo che lo porta a capire la storia è un espediente molto importante per aumentare il coinvolgimento, e Matrix è una serie speciale principalmente per questo.

Non che un meccanismo del genere non esistesse prima nel cinema. Penso, ad esempio, ai film di David Lynch come Strade Perdute o Mulholland Drive, nei quali allo spettatore vengono fornite informazioni contrastanti con il senso definitivo del film, con il preciso obiettivo di sviarlo dal vero significato e imporgli un "lavoro" più consistente nel tentativo di capire il film. Tutto questo succede, e in forma ancora più accentuata, nei film di Christopher Nolan come Memento e Inception. Ma, tranquilli, non mi metto a parlare di Inception, sennò non ne veniamo più fuori!

L'interpretabilità riguarda anche il discorso autorialità, che forse è l'elemento che più di tutti genera queste discrepanze in Mass Effect. BioWare, nella figura di Casey Hudson che è il direttore del progetto, vuole contemporaneamente dare grande libertà ai giocatori nel creare la propria storia, ma dall'altra non intende rinunciare all'autorialità. L'obiettivo è dare un messaggio ben preciso, che abbiamo già visto nei paragrafi precedenti, che i giocatori/spettatori non possono ulteriormente negoziare. Questa esigenza si deve coniugare con quella della libertà che i giocatori devono avere in un gioco di ruolo complesso come Mass Effect e con l'esigenza di ricompensare i giocatori che dedicano più tempo all'avventura. Mass Effect 3, di fatto, è il primo media di intrattenimento in assoluto a fornire contemporaneamente una storia così complessa e profonda e un così alto livello di personalizzazione della storia stessa.

Il secondo punto di contatto è la tecnologia. Sia nel caso di Matrix che in quello di Mass Effect si tratta di una storia pensata per chi ama il mondo tecnologico. Nei videogiochi l'elemento tecnologico è più presente visto il tipo di target. Da questo punto di vista, propendere per la strada delle vite sintentiche può essere vista come una soluzione positiva per molti giocatori, mentre all'interno di un altro media di intrattenimento questa strada acquisirebbe probabilmente una connotazione negativa. Possiamo dire che, a differenza di Matrix ma usando comunque un termine "matrixiano", in Mass Effect puoi effettivamente scegliere la strada delle "macchine".

In Mass Effect, dunque, l'elemento tecnologico si insinua all'interno della scelta finale del giocatore. E, come nel caso di Matrix, le due sceneggiature fanno abuso dei termini tecnologici: mi viene in mente l'indimenticabile "generatore di chiavi".

Il terzo elemento di contatto, che è anche quello predominante, è il sacrificio. Matrix e Mass Effect sono innanzitutto pensati per un pubblico che potremmo definire nerd, da intendere nel senso buono del termine. In entrambi i casi si tratta di una sorta di processo psicologico nel quale, attraverso un percorso faticoso di conflitti e gesta eroiche, lo spettatore/giocatore, che si impersonifica in Neo o in Shepard, giunge alla conclusione che può usare una parte che sente di avere dentro di sé, ma che non riscontra nelle persone che gli sono vicine, per cambiare il mondo, per migliorare chi effettivamente gli sta intorno, per evolvere la specie.

Chiaramente Matrix è molto più profondo di Mass Effect, principalmente perché ogni scena è studiata con grandissima attenzione visto che riporta tantissime citazioni e messaggi più o meno celati. Però, in linea di massima, si possono riscontrare temi generali abbastanza simili tra le due saghe. Detto nei termini della filosofia di Friedrich Nietzsche, sulla quale a mio modo di vedere è pesantemente costruito Matrix, sia l'opera dei fratelli Wachowski che il gioco di Casey Hudson parlano di Eterno ritorno all'uguale, Volontà di Potenza e Superuomo.

A differenza del cinema, tuttavia, il protagonista del videogioco acquisisce un'iconicità diversa. Il giocatore si immedesima maggiormente sul personaggio che controlla e, nel caso di Mass Effect, ne determina addirittura le scelte e il profilo psicologico. Il protagonista nei videogiochi, d'altronde, fa anche parte del marketing: sostituire un nuovo protagonista a uno vecchio può essere cosa molto gradita dal produttore. In Mass Effect si può supporre ad esempio che avere un nuovo protagonista possa consentire di introdurre nuove caratteristiche del gameplay, legate ad esempio alle caratteristiche fisiche di quest'ultimo, senza stravolgere le meccaniche di base della serie.

Mi viene da pensare anche alla serie Metal Gear Solid, con Konami che ha sostanzialmente imposto a Hideo Kojima un cambio di protagonista nel tentativo di "rinverdire", da leggere in senso squisitamente commerciale, la serie. Metal Gear Solid 4, come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni, è probabilmente il videogioco con la storia più profonda in assoluto, anche in questo caso con alcuni punti di contatto con gli espedienti narrativi "matrixiani", senza però la personalizzazione, e le incongruenze, di Mass Effect. Il tutto per dire che probabilmente anche MGS 5, come Mass Effect, perderà il suo storico protagonista, perlomeno come personaggio interpretato dal giocatore.

Hollywood inoltre differisce dai videogiochi, e da Mass Effect in questo caso, perché è contraria alla morte del protagonista, o al suo schierarsi dalla parte dei cattivi, e torno a pensare alla strada dei Razziatori che si può scegliere nel finale di Mass Effect 3. Mi viene in mente il caso Blade Runner, la cui versione originale del 1982 presenta un finale differente rispetto alle idee iniziali del regista Ridley Scott. Nell'originale Blade Runner Deckard non è un Replicante (gli automi senzienti che nella trama del film si ribellano al controllo degli umani) mentre nell'edizione successiva del 1993 il finale lascia spazio a più interpretazioni.

L'origami dell'unicorno che Deckard trova davanti casa sua nella scena finale non significa solamente, come nella versione del 1982, che Gaff è stato lì, ma che Gaff è a conoscenza dei sogni di Deckard. Al personaggio protagonista sono stati impiantati dei sogni appartenenti a un altro personaggio, il che confermerebbe, come ha lasciato intendere lo stesso Scott, che anch'egli è un Replicante. Ma Hollywood ha impiegato 11 anni per sdoganare questa idea, mentre nei videogiochi non sembrano esserci limiti di questo tipo, a fronte però di una maggiore attenzione, inevitabile in un mercato configurato in questo modo, all'aspetto commerciale, anche nelle storie.

Ultimo punto che voglio toccare riguarda, invece, il ruolo dei giocatori nella determinazione delle storie già prima del rilascio. I giocatori hanno la possibilità di modificare il lavoro stesso di chi sviluppa i videogiochi anche nella fase di progettazione. Sono, insomma, più critici rispetto agli spettatori dei film, invece più passivi anche da questo punto di vista. Molti videogiocatori pretendono il proprio finale, come dimostrano anche le critiche alla conclusione delle vicende di Mass Effect che si stanno diffondendo a macchia d'olio negli ultimi giorni. La stessa BioWare ha dovuto promettere che rivedrà alcuni elementi di questo finale, proprio per l'immensa ondata di segnalazioni.

Le critiche nascono dal desiderio di avere ancora più libertà? I giocatori criticano di più perché considerano meno autorevole il game designer rispetto al regista cinematografico?

44 Commenti
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nostradamus191521 Marzo 2012, 12:16 #1
Ma io aggiungerei un altro finale:
Con livello massimo di Eroe o Rinnegato convinci il capo dei razziatori ad "aprirsi" a nuove possibilità e a lasciare in pace la galassia, ovviamente senza distruggere i portali galattici.

Comunque, se i Razziatori hanno ragione, in tutte le altre galassie dell'universo la vita organica non esiste più da un pezzo.. o sbaglio?
WhiteBase21 Marzo 2012, 12:34 #2
Originariamente inviato da: nostradamus1915
Ma io aggiungerei un altro finale:
Con livello massimo di Eroe o Rinnegato convinci il capo dei razziatori ad "aprirsi" a nuove possibilità e a lasciare in pace la galassia, ovviamente senza distruggere i portali galattici.

Comunque, se i Razziatori hanno ragione, in tutte le altre galassie dell'universo la vita organica non esiste più da un pezzo.. o sbaglio?


Non ci è dato saperlo: potrebbe esserci un sistema di controllo analogo ai razziatori anche nelle altre galassie. E' anche possibile che nelle altre, per diversa densità di pianeti abitabili e diverse tempistiche evolutive non si sia ancora raggiunto un livello tecnologico tale da aver creato qualcosa di analogo (e quindi nemmeno dall'esser stati ad un passo dall'estinzione)

[SPOILER]Non dimentichiamo che i razziatori non distruggono tutta la vita organica, ma solo le civiltà il cui tasso di tecnologia si avvicina al limite che porterebbe al rischio di collasso l'"ecosistema". Tant'è vero che nei precedenti cicli hanno lasciato assolutamente stare gli umani e le altre razze che al momento andavano da un livello tecnologico "da uomo delle caverne" a una civiltà industriale paragonabile alla nostra, mentre hanno distrutto o riconvertito totalmente i Prothean.
Il fatto di raggiungere un livello tecnologico tale da effettuare viaggi da un sistema stellare ad un altro (e raggiungere la Cittadella, venendo in contatto con altre civiltà costituisce quindi per loro il "segnale d'allarme" che ne decide l'attivazione.
Il loro fine è di fatto proteggere la vita organica da se stessa, effettuando la "potatura" dei rami che, crescendo troppo potrebbero portare alla morte l'intera "pianta". A quanto visto poi partono parecchio per tempo, forse per minimizzare le possibilità di opposizione efficace da parte della vita organica, ma anche per evitare che il tasso di colonizzazione di quest'ultima sia tale da occupare talmente tanti sistemi da dover portare ad una distruzione totale
[/SPOILER]
m3talm0rph21 Marzo 2012, 12:36 #3
RAGAZZI MA IL FINALE è UGUALE A GURREN LAGANN + BATTLESTAR GALACTICA!


in Gurren Lagann i "cattivi" non sono altro che sintetici (originariamente organici), che si rendono conto che il continuo progresso tecnologico degli esseri con patrimonio genetico elicoidale avrebbe portato alla distruzione di tutti gli esseri viventi; quindi si astraggono a distruttori di civiltà e si attivano dove gli organici hanno raggiunto un numero/tecnologia tale da permetter loro di diventare pericolosi alla vita nell'universo. (E FIN QUì è IDENTICO)

in Battlestar galactica l'umanità si ritrova a ricominciare praticamente da zero dopo la distruzione dei cyloni (sintentici) che hanno combattuto proprio come in tutti i finali di mass effect 3.

Comunque secondo me il finale è un po' una scopiazzatura di molte serie di fantascienza e credo che matrix sia quella da dove lo spunto sia stato minore, consiglio al redattore di vedere Gurren Lagann e rendersene conto.

Ad ogni modo il finale non è in sè così cattivo, ciò che è stato per me psicologicamente devastante è il fatto che tutte le scelte che ho effettuato in oltre 120 ore di gioco si sono ridotte ad una mera somma matematica.

Io avrei sperato, ad esempio, che i rachni salvati nel primo avrebbero potuto combattere facilmente la fanteria (allenadosi con noi) ma non potete assolutamente "inviarli al crucibolo" per la costruzione dello stesso. DAIII SONO RAGNI!!! Oppure che i krogan modificassero parzialmente il futuro dopo il finale a causa della cura/non cura della genofagia; qui qualunque cosa fai muoiono TUTTI allo stesso modo!
Defragg21 Marzo 2012, 13:27 #4
I Rachni erano in grado di viaggiare nello spazio e di usare armi di loro fattura se non sbaglio, perché non possono aiutare a costruire il Crucibolo? sto razzismo per gli aracnidi non lo capisco

I krogan danno idea di voler muover guerra verso turian, asari e salarian. In un dialogo sento Wreav dire ai suoi krogan di assimilare le tattiche dei compagni, che un giorno dopo la guerra subiranno la "visitina" dei krogan incazzati

Il finale mi è piaciuto, avrei preferito più profondità nelle vicende amorose/sentimentali, sembra tutto un po' troppo sbrigativo.
xandet21 Marzo 2012, 13:53 #5
Io sono di altro avviso per la storia dei razziatori, credo siano stati creati come i geth e abbiano eleminato i creatori, per proteggersi ogni tot anni arano le razze che potrebbero creare altri "razziatori". Istinto di sopravvienza.

Per il finale, mi sembra buona l'idea di segare Shepard, dopotutto finito ciclo giusto che muoia, anche se mi dispiace.
Però la scena nonsense della normandy mi ha proprio urtato.
pazzy8321 Marzo 2012, 14:04 #6
Bhe, secondo me c'è qualche imprecisione nell'articolo.

Premetto che io ho scelto la strada della sintesi.

Vi descrivo quello che ho capito io (è una mia idea dei fatti avvenuti, non voglio imporla a nessuno).

Nel video finale si vede che la Normandy cerca di scappare dall'Esposione di un Mass Relay ma non riesce e viene risucchiato da una sorta di buco nero. (Si vede come l'esplosione e il buco vadano a risucchiare tutto quello che incontrano, Luce inclusa).

Nella scena successiva vediamo la Normandy che è atterrata su un pianeta verde. Nello sfondo si vedono 1-2 satelliti. Credo che il pianeta si trovi un una galassia non presente nella saga di ME.

Quegli stessi satelliti si vedono nel video finale, dopo i titoli di coda. Di conseguenza, la scena del discorso tra padre e figlio, non avviene sulla terra. Avviene su questo nuovo pianeta centinaia di anni dopo l'atterraggio della Normandy. E credo che a parlare siano i discendenti dello stesso equipaggio.

Si è ripartiti con un nuovo ciclo, un nuovo mondo, una nuova galassia.
Vanon21 Marzo 2012, 14:10 #7
Mah... io Matrix non lo vedo molto come fonte d'ispirazione... OK, alcuni elementi sì, ma l'idea di base è diametralmente opposta, le "macchine" in matrix hanno bisogno di noi per vivere, i razziatori in ME ci vogliono distruggere per sopravvivere... c'è una differenza ENORME tra le due cose...

Per il resto ottimo articolo, molto interessante
Arcanon721 Marzo 2012, 14:42 #8
Le critiche nascono dal desiderio di avere ancora più libertà? I giocatori criticano di più perché considerano meno autorevole il game designer rispetto al regista cinematografico?


I giocatori non hanno libertà alla fine di Mass Effect 3.

I finali di per se non rispecchiano le decisioni prese durante i tre capitoli della saga: tutto quello che facciamo di risolve in una somma matematica di punteggi, i War Asset. Se la somma è abbastanza alta le circostanze cambiano leggermente e forse otterremo il permesso di premere i tre bottoni del quiz finale, A, B e C.

L'autorialità di Casey Hudson sarebbe perfettamente accettabile nel mondo del cinema o in un videogioco con una storia lineare.
Ma questo è Mass Effect. Senza considerare le aspettative nate dalla natura dei due primi capitoli, il marketing di Bioware aveva promesso che il finale sarebbe stato creato e scelto dal giocatore, non dal Game Designer. Detto questo, [B][I][SIZE="4"]comparare Casey Hudson & Co. (ricordiamoci che non dipende tutto da lui) con i registi del cinema è assolutamente fuori luogo[/SIZE][/I][/B]. L'industria del videogame è anche arte, ma soprattutto un business: promettere X e consegnare Y è inammissibile, anche se a qualcuno Y è piaciuto lo stesso.

Questa è la situazione vista dall'alto, andiamo ora nei dettagli:

Ammesso e non concesso che i Deus Ex Machina siano un buon elemento da implementare nel finale di una storia (vale anche per Matrix, non è mica un mostro sacro) è comunque necessario che siano dei D-E-M scritti molto bene e che non siano totalmente estranei al resto della storia.

In questo, il finale di Mass Effect 3 fallisce miseramente.

Il Bambino Stellare (coscienza collettiva dei Reaper? Un Dio? Boh, non ce lo dicono.....) vorrebbe farci accettare la motivazione dei Reaper: distruggere gli organici AVANZATI prima che questi creino sintetici abbastanza potenti da distruggere organici AVANZATI E ANCHE PRIMITIVI. In questo modo si preservano i primitivi e gli si permette di ricominciare da capo.

Questo è uno degli errori imperdonabili commessi da Bioware.

Nulla nei 3 giochi precedenti aveva fatto presupporre questo. Perchè mai dovrei accettare un fatto del genere? Viene fuori da nulla, e proprio dopo aver creato la pace tra Geth e Quorian.....visto come scelta del giocatore e l'autorialità del Game Director sono incompatibili?
Ma quello che dice il bambino è talmente stupido che potremmo anche credere a questa balla e chiederci ancora: ma allora perchè i Reaper non proteggono tutti gli organici, uccidendo i sintetici invece? Mmm......

[SIZE="4"]Il buon scrittore è limitato dalle sue stesse regole.[/SIZE]

Qualcuno in un thread precedente aveva scritto:
Originariamente inviato da: bFr-33
La trama è questa. Se lo Star Child afferma quelle cose tu devi credergli e basta. Altrimenti dove va a finire il patto narrativo? [COLOR="Red"][avresti dovuto spiegarmi la tua personalissima definizione di "patto narrativo"][/COLOR] [...] I reaper distruggono i sintetici perché la trama dice così. Non è che tutto deve essere sempre motivato, anzi, spesso è meglio lasciare spazio alla nostra immaginazione.


Giustificazioni come questa sono così stupide che non so nemmeno da dove iniziare, ma cerchiamo di non lasciare spazio ai dubbi:

il fatto che un autore abbia il potere di scrivere qualunque cosa voglia non vuol dire che tutto quello che scrive è una buona idea, e se scrive cose che infrangono le regole dell'universo che ha creato (o introduce regole all'ultimo momento per giustificare quello che scrive) la storia diventa una stronzata.

Mass Effect ha delle regole che risalgono al primo gioco:
- l'effetto fisico che da il nome alla serie, il "mass effect" permette di collegare l'intera galassia
- esistono i Biotic, capaci di manipolare la materia
- i Reaper emettono un segnale che indottrina e controlla le loro truppe

eccetera....

Nessuno mi aveva mai parlato di magia spaziale col potere di unire organici e inorganici.....senza contare che il Crucible è stato sviluppato da cicli e cicli di razze con lo scopo di fermare i Reaper, perchè mai qualcuno inserirebbe un meccanismo del genere in un arma di distruzione di massa? Boh.

Non si capisce poi perchè qualunque cosa noi si faccia i Mass Relay debbano esplodere.....chiederci se tecnicamente possano resistere o meno all'onda energetica multicolore è inutile, della struttura dei Relay non sappiamo nulla. Se il motivo non è tecnico, dovrà esserci un buon motivo da qualche parte per giustificare la distruzione dell'universo così come lo conosciamo, indipendentemente da tutto quello che abbiamo fatto.....se lo trovate ditemelo.....

La sequenza della Normandy non è altrettanto importante ma è ancora più stupida, come abbiano fatto tutti i tuoi compagni a ritornare a bordo non si sa, ma soprattutto che ci faceva Joker nei pressi del Mass Relay? La Normandy è più veloce dell'esplosione ed è scappata dalla terra fino al Relay? Ma perchè stava scappando, non sapeva cosa stesse per succedere, ne cosa fosse la bolla di luce verde/blu/rossa, gli è venuta paura improvvisamente? Il tutto per far schiantare tutti gli amici di Shepard su un pianeta da qualche parte nella galassia dove, a seconda della vegetazione, Destro o Sinistro amminoacidi moriranno di fame

[COLOR="Red"][SIZE="6"]E questo grande insulto alla storia, alle regole e alla logica a che cosa ci porta?[/SIZE][/COLOR]

Bè, a un cazzo di niente. Il fato di tutte le razze e personaggi che abbiamo incontrato, formato, salvato o condannato all'estinzione è un mistero.

[B][I][U][SIZE="4"]E qui è importante ricordare che questo non è ne' un film ne' un libro.[/SIZE][/U][/I][/B]

Come detto nell'articolo, l'attaccamento emotivo in un "gioco/esperienza narrativa" come Mass Effect è molto più forte che non nelle altre due forme di storia. Se ricordiamo le nostre scelte, è facile immaginare cosa succederà nel futuro di Krogan, Quorian e Geth.....ma il nostro cervello ESIGE di vedere cosa succede a loro e a tutti gli altri personaggi che abbiamo imparato ad amare. Negarcelo porta a quello shock emotivo che ha scatenato l'ira della maggior parte dei giocatori (tra l'80% e il 98%, se i sondaggi sui siti di gaming e su quello di Bioware contano qualcosa).

[B][I][size="4"]IMO, la mancanza di chiusura è la cosa peggiore di Mass Effect 3[/size][/I][/B]

Inoltre, la mancanza di chiusura rende inconsequenziale la scelta di Controllo, Distruzione e Sintesi.....se non so a che cosa porteranno, è come se le scelte (quelle scelte che non hanno nulla a che fare con tutto quello che abbiamo fatto in 3 capitoli di saga) fossero tutte uguali.....i daltonici si perdono il 100% del finale

[B][SIZE="4"]La (eventuale) morte di Shepard[/SIZE][/B]

Non è un problema.

Il problema è tutto il resto.

Certo, darci la possibilità di farlo vivere o morire in relazione alle nostre scelte invece che alla somma matematica di War Asset moltiplicata per due dal Multiplayer sarebbe stato meglio.
E anche nel finale in cui "respira" (lo trovate su youtube), è comunque isolato per sempre da tutti i suoi amici ed eventuale findanzata/o. E quello che da fastidio è il fatto che la separazione non abbia un motivo valido (vedi fuga della Normandy).

EDIT: mi fermo qui xD
Kharonte8521 Marzo 2012, 16:09 #9
Come avevo scritto giusto ieri sul thread ufficiale:

A me sembra che il punto centrale del finale sia il rapporto fra la tecnologia e l'uomo.

La divinità bambino comanda i razziatori per uccidere SOLO le specie tecnologicamente avanzate (mito di Prometeo?) rinnovare i cicli ed evitare non che "i sintetici distruggessero gli organici" ma il "Caos" che ne sarebbe derivato e che presubimilmente avrebbe minacciato il senso stesso della divinità (orientata a mantenere un determinato ordine delle cose).

In sintesi sarebbe una metafora del fatto che gli "uomini" non sono capaci di vivere assieme in armonia, non sono capaci di restare in pace, sfruttano male la tecnologia ecc ecc...

Ma Shepard spezza il ciclo perchè riesce a raccogliere tutte le forze della galassia (e perchè è una sintesi prototipica-cibernetica fra uomo e macchina), in questo senso la "ricompensa" della divinità sta nelle possibilità di scegliere il tipo di futuro che spetterà all'universo.

Quello che c'è di comune nelle scelte è la fine della tecnologia (distruzione dei portali) e il ritorno alla condizione originale (il pianeta su cui cade la normandy è selvaggio) con la differenza che la divinità e i razziatori non esistono più, il ciclo è spezzato per sempre, non esiste più il destino controllato dalla divinità rimane solo il libero arbitrio e nasce una nuova speranza grazie al sacrificio di Shepard.

Io ho scelto il finale della sintesi fra umani e macchine in un nuovo DNA (qualuno ha detto Cyloni? ), nel mio finale Joker e Ida si abbracciano attraversati da flussi di energia verde che stanno a significare la nascita di una nuova specie.

C'è anche la possibilità (come mi ha fatto notare un'altro utente: Appleroof) che la divinità bambino sia una proiezione o "un momento di allucinazione e d'illuminazione" (non a caso ha le stesse sembianze del bambino non salvato che tormenta i sogni del comandante) in cui Shepard capisce le risposte al perchè dei razziatori e sa quello che deve fare (un escamotage per spiegare un pò di cose compreso le scelte finali).

Certo avrei gradito qualche shot in più durante il flashback, dedicato a tutti i personaggi che ci hanno accompagnato nell'avventura (e questa è una cosa che richiedeva uno sforzo minimo e che era doverosa, non capisco perchè non sia stata fatta...poichè il sacrificio di Shepard ha senso solo in relazione agli altri) oltretutto è poco chiara la fine che fanno i compagni di squadra prima di entrare nel fascio di luce e dopo l'esplosione finale Verde, Blu o rossa (sono tutti sulla la Normandy? Sono rimasti sulla terra? :boh
Sasuke@8121 Marzo 2012, 16:23 #10
la fine narrativamente parlando è stata scandalosa, potevano mettere 2 minuti di video o 1 paginetta che spiega quello che succede, invece vediamo delle scene senza senso dove ognuno si immagina quello che vuole.
a me piace il mistero e viaggiare con la fantasia ma dopo aver visto tutti e 3 i finali sono rimasto abb. deluso, mi bastava un filo di narrazione in più che spiegava quello che è successo.

da quello che ho capito io cmq i portali esplodono per forza perchè viene usato il crucibolo che dopo aver fatto rimbalzare il segnale da un portale all'altro li fa esplodere, qualunque segnale sia(distruzione, controllo, sintesi).
ora qualunque cosa facciamo la galassia con la distruzione dei portali non sarà più la stessa, dopo tanta fatica a far lavorare le varie specie insieme le isoliamo una dall'altra per sempre???
cavolo i razziatori non potevano essere dei cattivi e basta e noi li rispedivamo nel buco dal quale erano venuti a calci???
no perchè se doveva andare così bastava che ogni sistema distruggesse il proprio portale galattico e i razziatori non potevano attaccare, erano tutti isolati ma almeno non sterminavano la terra, palaven, tuchanka ecc.

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