Mass Effect 3: una prima analisi sulla demo

Mass Effect 3: una prima analisi sulla demo

Dalla scorsa settimana è disponibile la demo di Mass Effect 3: è l'occasione per iniziare a dare una prima occhiata al nuovo action rpg di BioWare. Considerate questo articolo come un primo approccio al gioco: pubblicheremo, infatti, altri approfondimenti nei prossimi giorni.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Personalizzazione

Come dicevo nello scorso TGtech, se la scorsa è stata la settimana di San Valentino per i lovers, per noi nerd piuttosto è stata la settimana della demo di Mass Effect 3. Ciò che tiene legati al nuovo action rpg di BioWare è soprattutto la nuova componente multiplayer cooperativa, che introduce per la prima volta il multiplayer in Mass Effect, e che si è rivelata realmente adrenalinica e coinvolgente. Ma procediamo con ordine.

La demo consente di affrontare un paio di missioni single player e un paio di missioni co-op. È un'occasione per dare un'occhiata anche al comparto tecnico (il gioco è nuovamente basato su Unreal Engine 3) e fare una prima analisi delle prestazioni. Il single player, d'altronde, offre l'opportunità di iniziare a collaudare la storia che sta alla base della campagna: la Terra è sotto assedio, e i Razziatori sono convinti a sferrare l'attacco definitivo.

Torna chiaramente il Comandante Shepard, e nelle prime battute della campagna è intento a convincere il comando centrale dell'urgenza di prendere precauzioni per difendersi dall'attacco alieno. Ma ormai è troppo tardi, e l'invasione aliena penetra fino all'interno della sala dove si tiene il consiglio. Shepard, insieme all'Ammiraglio Anderson, fugge tra le macerie fino a raggiungere una nave che è in grado di estrarlo dalla situazione di rischio. A quel punto Anderson gli intima di lasciare il pianeta e di formare un esercito che sia in grado di aiutare la Terra a respingere l'invasione aliena.

Prima di questa missione, ovviamente, c'è la fase di creazione del personaggio. I giocatori possono propendere per l'aspetto standard del Comandante John Shepard, o ricrearlo impostando singolarmente ogni aspetto del suo fisico (può anche essere una donna). Si nota un rinnovato dettaglio visivo sui volti dei personaggi che, come vedremo, sarà di vitale importanza soprattutto per le sequenze cinematografiche. Poi c'è la scelta della classe, e in seguito quella del profilo psicologico e delle origini.

Le classi sono quelle tradizionali di Mass Effect. Soldato privilegia la componente da sparatutto e mette il giocatore sempre nel vivo dell'azione. L'abilità esclusiva di questa classe è l'Attacco Adrenalinico, che rallenta il tempo e le azioni che capitano intorno al personaggio, consentendo al giocatore di agire in maniera più precisa. Il Colpo Concussivo, invece, consente di fare danni ad area e quindi di sottrarre energie vitali a più di un nemico alla volta. Soldato, inoltre, ha più energie vitali a disposizione, il che la rende una classe adatta ai giocatori che vogliono rischiare di meno. Le altre abilità a sua disposizione sono Proiettili Incendiari, Proiettili Criogenici, Proiettili Disgreganti.

Incursore invece è più adatta a chi predilige l'azione dalla distanza, attraverso i fucili da cecchino, e per coloro che amano l'azione stealth. Grazie al meccanismo di occultamento di cui sono dotati, gli Incursori sono in grado di scomparire dalla visuale di gioco per qualche secondo. È l'unica classe ad avere un'abilità di invisibilità. Gli Incursori possono anche compiere procedure di hacking nei terminali informatici con l'obiettivo di recuperare crediti e oggetti speciali. A loro disposizione ci sono le abilità Proiettili Esplosivi, Prioettili Criogenici, Mimetizzazione Tattica, Lanciafiamme, Hackeraggio.

Ricognitore è invece la classe ibrida che miscela le caratteristiche migliori dei biotici e dei soldati. L'abilità più spettacolare per questa classe è Carica, che consente, attraverso l'accumulo di energia biotica, di scagliarsi come missili sui nemici, riducendo istantaneamente la distanza e superando qualsiasi ostacolo. Uno dei meccanismi più apprezzati di Mass Effect resta la combinazione delle varie abilità e, quindi, utilizzare Carica insieme ai Colpi Criogenici consente ad esempio di passare tra le fila dell'esercito nemico facendo letteralmente a pezzi i soldati avversari congelati. Onda d'Urto è altresì molto potente, visto che è in grado di mettere fuori combattimento i nemici che si trovano in prossimità del personaggio, riducendo contemporaneamente gran parte delle loro risorse vitali. Tra le altre abilità di Ricognitore abbiamo Proiettili Infernali e Spinta.

La Sentinella può essere paragonata al tradizionale tanker dei giochi di ruolo. Si tratta principalmente di una classe di supporto per gli altri compagni del team d'attacco, visto che unisce le abilità della classe Ingegnere con quelle del Biotico. I giocatori che si avventurano con Sentinella devono conoscere le caratteristiche di base del mondo di Mass Effect, visto che le Sentinelle spesso non sono facili da padroneggiare. Le Sentinelle sono equipaggiate con le corazze tecnologiche più avanzate, che non solo forniscono un bonus in termini di resistenza ma consentono di attaccare i nemici. Se viene sovraccaricato, infatti, il sistema della corazza stordisce i nemici che si trovano in prossimità del giocatore. Dispone anche di Lancio, Deformazione, Sovraccarico e Congelamento.

L'Ingegnere è poi uno specialista tecnico in grado di dispiegare droni da combattimento sul campo di battaglia. La cooperazione con i droni si rivela molto efficace e interessante nelle situazioni più ostiche, in cui si devono fronteggiare molti nemici. Le loro abilità da hacker gli permettono poi di modificare l'IA dei nemici e di farli combattere tra di loro. Si tratta della classe ideale per chi vuole gestire i combattimenti in maniera tattica, magari stando alle spalle di altre classi più attive come Soldati e Incursori. Tra le altre abilità gli Ingegneri dispongono anche di Sovraccarico e Congelamento.

Adepto, infine, è la classe preferita dal sottoscritto, perché chi ne fa parte può sprigionare sul campo di battaglia tutta la forza e la spettacolarità dei poteri biotici. Si tratta della classe che più delle altre rinuncia alle armi da fuoco che, nella sostanza, vanno utilizzate solamente nei momenti di cooldown delle abilità. L'Adepto, dunque, è colui che scombina più di tutti le carte sul campo di battaglia, e deve coordinarsi con i compagni in senso tattico e in modo da combinare l'efficacia delle abilità a disposizione della squadra. Inoltre, è l'unica classe che può usare la terribile abilità Singolarità, che attira dentro un vortice tutte le minacce nemiche che si trovano nella zona, sottrando loro una quantità non indifferente di risorse vitali e portandoli a lievitare. Dispone anche di Deformazione, Lancio, Sollevamento e Onda D'urto.

Ma dopo la scelta della classe ecco che abbiamo le prime novità introdotte da Mass Effect 3 rispetto ai predecessori. Bisogna infatti scegliere le origini del Comandante Shepard. Innanzitutto se è un terrestre, un colono o se è cresciuto in un'installazione spaziale. Poi è la volta della storia di servizio del nostro personaggio tra eroe di guerra, unico superstite della propria unità o combattente spietato. In base a queste scelte si modificheranno di conseguenza tante linee di dialogo nel corso della campagna, dando a Shepard una profondità psicologica definita dal giocatore stesso. Mass Effect 3, d'altronde, conferma l'elevatissimo livello di personalizzazione dell'esperienza di gioco a cui siamo abituati con gli rpg BioWare.

Infine occorre stabilire anche quali dei compagni storici sono stati persi sul campo di battaglia nelle precedenti missioni. La scelta ricade tra Ashley Williamson e Kaidan Alenko. A seconda di questa decisione, il gioco renderizzerà uno dei due personaggi piuttosto che l'altro in alcune delle sequenze di narrazione. La tecnologia affinata da BioWare, come nei precedenti capitoli, è infatti in grado di modificare le sequenze di intermezzo in base a queste decisioni, incollando i personaggi all'occorrenza nei posti e nei momenti adatti.

 
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