Prototype 2: dal personaggio alla storia, ma sempre devastazione

Prototype 2: dal personaggio alla storia, ma sempre devastazione

Abbiamo giocato per circa un'ora al nuovo action catastrofico di Radical Entertainment, provando lo scenario iniziale e uno scenario nelle fasi avanzate del gioco. Ecco le nostre prime impressioni sul nuovo Prototype, insieme all'intervista a Dave Fracchia, Studio VP di Radical Entertainment.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Le prime battute

Come dicevamo, abbiamo avuto modo di giocare la parte iniziale di Prototype 2, oltre che uno scenario nelle battute avanzate della campagna, quando Heller aveva ormai raggiunto il livello 21 di esperienza e poteva accedere ai poteri più devastanti. La parte iniziale è contrassegnata da una lunga sequenza cinematografica realizzata con il motore grafico del gioco che esalta lo stile visivo della serie, imperniato su devastazione, sangue e il materiale organico, ancora di colore rosso, diffuso dal virus.

La prima sequenza mostra la sfida tra Heller e Mercer: i due sembrano incontrarsi per caso all'interno dello scenario decadente di Nyz. Sembra che Mercer voglia farsi prendere: Heller si avvicina e lo sgozza. Mercer chiaramente non muore, sembra anzi ormai completamente immune alle armi convenzionali. A questo punto il giocatore prende il controllo di Heller, all'interno di quello che è il tutorial di Prototype 2. I giocatori prendono confidenza con i movimenti dell'alter ego, mentre quest'ultimo insegue Mercer tra le macerie della città.

Sugli inseguimenti è posta rinnovata enfasi in questo seguito. In alcuni casi sono seguiti con telecamera frontale, che mostra il viso di Heller e la distruzione che avanzata alle sue spalle. Basta premere il grilletto destro perché Heller corra avanti automaticamente, saltando gli ostacoli senza ulteriore intervento del giocatore.

L'inizio di Prototype 2 è molto guidato, mentre il giocatore acquisisce libertà man mano che procede nella storia, fino a far parte dell'universo sandbox delle ultime battute della campagna. La narrazione, d'altronde, è molto più presente rispetto al primo capitolo: le sequenze sono continue e lunghe, inframezzando continuamente il gameplay al punto che il giocatore ha la sensazione di interagire all'interno di una lunga sequenza di narrazione.

Le prime battute di Prototype 2 sono quindi altamente immersive, perché vedi questa caccia disperata del padre sconfitto, che porta sempre con sé, ancorata sul petto, la foto della figlia, contro un'entità che non capisci più bene cosa sia diventata. Mercer sembra giocare con Heller: ma non è solo psicopatico, piuttosto sembra avere un piano e sembra intenzionato a trascinare Heller all'interno di questo piano. Il tipo di coinvolgimento di queste prime battute fa venire voglia di continuare l'esperienza horror e capire fino a dove si spingerà l'ossessione di Heller su Mercer. Poi ovviamente bisognerà valutare il critico passaggio tra struttura guidata a sandbox.

 
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