Prototype 2: dal personaggio alla storia, ma sempre devastazione

Prototype 2: dal personaggio alla storia, ma sempre devastazione

Abbiamo giocato per circa un'ora al nuovo action catastrofico di Radical Entertainment, provando lo scenario iniziale e uno scenario nelle fasi avanzate del gioco. Ecco le nostre prime impressioni sul nuovo Prototype, insieme all'intervista a Dave Fracchia, Studio VP di Radical Entertainment.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Benvenuti a Nyz

La New York che l'umanità ha imparato a conoscere e ad amare nel corso degli anni non esiste più. Ora è conosciuta semplicemente come NyZ. Il grande agglomerato urbano è stato diviso in tre zone, in base al livello di diffusione del virus. La Zona Verde è fortemente militarizzata e protetta. Quella Gialla, invece, è la zona industriale diventata rifugio per i profughi e popolata da baracche. La Zona Rossa è invece il cuore della città, corrisponde a Manhattan per intenderci, dove il virus ha completamente invaso i grattacieli della città e infettato la popolazione disseminando il rischio di morte ad ogni angolo.

La struttura della città è completamente differente rispetto a quella del primo capitolo. Radical ha avuto l'opportunità di esprimere al meglio la propria visione della devastazione, conferendo, per quello che abbiamo potuto vedere nel nostro primo test, una connotazione specifica a qualsiasi parte della città. Ci sono, insomma, location molto più variegate rispetto a quanto visto al primo Prototype, il che favorisce in maniera sensibile il fattore immedesimazione, oltre che la voglia di esplorare. Ad esempio, si può combattere all'interno di quartieri fatiscenti abitati quasi esclusivamente da immigrati o andare nella zona portuale con le baracche invecchiate e i barboni che si riscaldano le mani con il fuoco che fuoriesce dai bidoni.

Radical continua a definire il suo gioco "quasi open-world": chiaramente non c'è da aspettarsi il livello di libertà di Grand Theft Auto per quanto riguarda gli spostamenti sulla mappa, ma sicuramente c'è un grosso centro cittadino a disposizione dei giocatori nel quale si può liberamente provocare devastazione.

Radical ha inoltre inteso cambiare il tipo di rapporto che intercorre con i semplici cittadini: l'obiettivo è far sentire al giocatore la paura delle masse, impaurite e preoccupate per l'inarrestabile diffusione del virus. Quando si compie un gesto inaspettato le persone gestite dall'intelligenza artificiale che ci circondano notificheranno subito la possibilità di pericolo, e il loro stato d'allerta sarà notato anche da altre persone che si trovano nei dintorni ma che magari non hanno visto direttamente l'origine del pericolo.

Caccia, uccidi, diventa è poi il nuovo slogan di Radical per quanto riguarda il gameplay vero e proprio: con queste parole vuole indicare il gameplay hardcore di Prototype, all'interno del quale al giocatore è richiesto di pianificare gli attacchi strategici. Se il primo Prototype diventava monotono perché il giocatore era ormai troppo forte per poter aver paura di qualsiasi tipo di avversario, adesso ci sono più opportunità strategiche (perlomeno nei piani, poi sarà da testare in prima persona). Ad esempio, i nemici adesso hanno caratteristiche diverse e poteri diversi, quindi l'approccio al combattimento del giocatore deve differire di volta in volta sfruttando i punti deboli del nemico contro il quale si ritrova a combattere. A proposito di difficoltà, ci saranno tre livelli di difficoltà differenti.

A tutto questo si aggiunge la rete //Blacknet, pensata per inserire ancora uno strato di narrazione e, quindi, per consentire ai giocatori che vogliono svolgere delle missioni facoltative di apprendere più dettagli sulla storia. Intromettersi nella rete Blacknet, disponibile in alcuni terminali sparsi per la città, consente infatti a Heller di accedere a nuove missioni e di spostarsi velocemente sulla mappa di gioco. Per esempio, una delle missioni potrebbe prevedere di dare la caccia a un target, ma ci sono file che richiedono azioni di difesa e altri di spostamento.

Ci sarà poi Radnet: si tratta di eventi a cadenza fissa che sono gestiti tramite internet che consentono a chi li affronta di ottenere ricompense come nuove abilità. Prevedono delle sfide contro gli amici, con l'obiettivo di ottenere più punti possibile all'interno di scenari sandbox. A seconda della settimana si vincono premi differenti, tra cui, ad esempio, nuovi item per la personalizzazione degli avatar di Xbox Live.

 
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