Dead Island Bloodbath Arena: affettalo più in alto

Bloodbath Arena si dimostra un contenuto non del tutto sufficiente, che potrebbe divertire chi ha apprezzato molto questo titolo, ma lasciare piuttosto interdetti tutti gli altri giocatori, anche alla luce del prezzo che, per quello che è il materiale offerto, appare decisamente elevato.

La responsabilità principale di Techland non riguarda il fatto in sé di aver puntato su una modalità di gioco che ormai è stata vista e rivista in questi anni, quanto la scelta di non inserire elementi e variabili di una certa incidenza all’interno delle arene, che avrebbero certamente reso più interessante e avvincente l’esperienza di gioco. Ci riferiamo in particolare ad una maggior ramificazione degli spazi, alla mancanza di soluzioni tattiche nel caso del cooperative, oltre al fatto che non si ottenga una quantità di denaro sufficiente a poter riparare adeguatamente i propri arnesi, a meno che non si abbia da parte del capitale accumulato nel corso della campagna.

Nelle scorse settimane Epic, tramite le parole di Rod Fergusson e Cliff Bleszinski, ha dichiarato che spesso i contenuti scaricabili sono già pronti al lancio di un prodotto, poichè necessitano di pianificazione. Tornando alle riflessioni iniziali, questo ragionamento, già di per sé poco digeribile dall’utente finale, lo diventa ancora meno nel momento in cui si acquisisce consapevolezza che gli add on messi a disposizione dopo la release lasciano il tempo che trovano e sembrano realizzati di fretta, non giustificando la spesa supplementare che dev’essere affrontata dal giocatore. Anche Techland avrebbe potuto applicarsi di più, ci auguriamo che ciò avvenga con la futura tornata di contenuti.