Call of Duty Modern Warfare 3: la terza guerra mondiale, senza rivoluzioni
Recensione della versione XBox 360 di Call of Duty Modern Warfare 3, uno dei giochi che più in assoluto divide le platee. Modern Warfare 3 è un particolare approccio allo shooting che resta esperienza perfetta per rapide sessioni di gioco senza molta tattica, indirizzata principalmente ai fan storici della serie.
di Stefano Carnevali pubblicato il 29 Novembre 2011 nel canale VideogamesXboxCall of DutyMicrosoft
Conclusioni
Modern Warfare 3 è un prodotto divertente, anche se privo di innovazioni e ‘cambi di ritmo’ ben implementati e anche se soffre di scarso realismo e di pochissimo tatticismo.
La campagna in singolo risulta maggiormente emozionante e spettacolare, rispetto agli ultimi capitoli della serie. Azzeccati soprattutto i ‘setting’ delle nostre imprese che, oltre a essere vari e magistralmente realizzati, ci porteranno spesso in mezzo a grandi metropoli, meravigliosamente riprodotte e devastate. Tutto ciò è molto più coinvolgente, rispetto all’azione in anonime campagne o piatte installazioni militari. Per una volta, poi – anche se con poche situazioni interattive – combattere in città, ci metterà in relazione problematica coi civili. Peccato, allora, per lo scarsissimo livello di interattività con gli scenari, le pochissime opzioni di movimento concesseci.
Tutto, in MW 3, avviene in ‘linea retta’: si segue la strada prestabilita, senza credibili possibilità di variare, anche perché, così facendo, si andrebbe a intaccare la molteplicità di eventi scriptati – che, per quanto spettacolari, sono comunque precalcolati e sempre meno stupefacenti – a cui dovremo far fronte.
La trama, per quanto drammatica, catastrofica e globale, resta decisamente in sottofondo, rispetto all’azione. Pochi i momenti e i personaggi memorabili. In generale, si respira una poca credibilità di fondo, con il mondo devastato per volontà di un manipolo di persone (e questo è un po’ lo slogan del gioco!) che hanno sempre buon gioco a ottenere quello che vogliono, ingannando o massacrando migliaia di individui.
L’arsenale a disposizione del giocatore è ricco, vario e modernissimo. Non perfetto, però. In generale, tutto è un po’ troppo semplice da padroneggiare. In particolar modo, i fucili da cecchino. Negativo il comparto audio delle armi.
Dal punto di vista tecnico – più video che audio, per via di ‘rumori di battaglia’ poco realistici – siamo a livelli strabilianti su XBox 360: scenari ricchi e complessi, poche incertezze, tanti dettagli.
Laddove MW 3 fallisce, ed è un fallimento pesante, è dal ‘lato militare’ dell’esperienza della campagna. I soldati russi e gli altri nemici si comportano come se non avessero mai chiari i propri obiettivi e come se non avessero cura della propria vita. Stesso discorso per la IA alleata, poco utile. Quando non ostacolo. I programmatori hanno anche cercato di offrire numerose ‘variazioni’ sul ‘tema-shooter’. Ma esse risultano quasi sempre poco ispirate e credibili, per essere davvero gratificanti. I cambi di ritmo, così, sono raramente un vero sollievo.
Anche il multiplayer è un’esperienza divertente. Ricca, profonda, caotica e istintiva e. Ricca perché le modalità ‘classiche’ ci sono tutte, con qualche aggiunta interessante. Profonda, perché c’è tantissimo da sbloccare e la personalizzazione del proprio soldato virtuale – tra armamento e ‘poteri’ - è quasi infinita. Istintiva e caotica… perché questo è COD. Arene sempre di dimensioni piuttosto ridotte, agilità inverosimile, armi eccessivamente docili (quest’anno i fucili da cecchino si imbracciano alla leggera, quasi fossero dei ‘pompa’!). Di fatto, però, non è presente nessuna modifica sostanziale che possa davvero stupire, rispetto a quanto la serie ha offerto fin qui (soprattutto dopo Black Ops). Sledgehammer ha operato decise e intelligenti, limature. Ma il canovaccio è sempre lo stesso. Sia dal punto vista della simulazione, sia da quello della giocabilità. Ma forse i fan di COD non vogliono che si cambi. Il gioco è solido, divertente e lineare così. E questo è quello che la milionaria utenza dello shooter Activision brama.
Il multiplayer di MW3 sa comunque essere divertente. Soprattutto quando si vogliono passare dei momenti di ‘massacro in solitaria’. Scordiamoci però ogni velleità simulativa o realistico-militare.
COD, insomma, da un lato ha perso ‘smalto’ e realismo. Dall’altro ha definitivamente abbandonato la strada dell’innovazione. Ma si è mantenuto godibile e spettacolare. Si tratta un prodotto pensato – con la sua linearità e la sua prevedibilità – per il ‘mass-market’. Ma questo non è assolutamente un delitto, perché regala comunque un semplice e sano divertimento. A tratti anche spettacolare e ispirato. Ma è inutile sostenere il contrario e vedere nella serie – allo stato attuale delle cose – velleità decisamente evolutive.
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTirando le somme, dopo aver acquistato e averci buttato più di 100 ore di gioco a Battlefield 3 e dopo aver giocato a Modern Warfare 2 e Black Ops e letto la recensione di MW3, credo di aver le carte in tavola per affermare che: chi cerca uno shooter basato sul lavoro di squadra e la tattica è più orientato a Battlefield 3, chi preferisce il combattimento immediato e adrenalinico senza troppi pensieri vada per i prodotti Activision. In questo modo, differenziando la clientela, non si scavalcano.
Piccola parentesi, Homefront era (è?) un gioco a mio parere ben fatto, ma era un miscuglio di Battlefield e COD... e si sa che se qualcosa non è né carne e né pesce non funziona granché
Che dire? Lo scimmiottamento della missione di infiltrazione a Pripyat fa male al cuore...lì il capitano MacMillian ci diceva di stare attenti all'effetto Coriolis, qui manca poco che si spari col fucile di precisione in corsa. O che si cecchini a 2000 metri con un red dot...
Ho chiuso
Mi aspettavo un voto finale più basso, visto che per metà recensione vengono mostrati i lati negativi, alla fine i contro sono più dei pro e anche i voti non sono così alti.
Secondo me nel giudicare un gioco bisognerebbe anche tener conto di altre cose, come il costo, ogni quanto viene pubblicato in media un nuovo capito della serie e in generale (specialmente quando si parla di serie con molti capitoli) di come si è comportata la SH con i precedenti titoli.
Personalmente prima di acquistare qualcosa da 50-60€ vorrei avere anche un'idea di quanto questo gioco possa durarmi, ad esempio un gioco come un COD dopo un anno posso anche buttarlo, visto che esce un titolo quasi identico con due robette in più che tutti comprano e devo comprare anche io se non ritrovarmi a giocare da solo o comunque senza il mio solito gruppetto di amici.
[sarcasmo on]
Se non fosse per l'ambientazione moderna che va di moda oggi e che fa credere ai bimbiminkia di essere super soldati/fighi solo perché vincono una partita a COD, dovrebbero farlo ambientato nel futuro, così potrebbero creare un gioco un po' più credibile, fare soldati con supertute così da giustificare la loro agilità impressionante, armi laser per giustificare la balistica incredibile delle armi, etc...
[sarcasmo off]
A sentimento direi 70 ma potrei sbagliarmi
A sentimento direi 70 ma potrei sbagliarmi
Le stelle sono 5, di cui 4 illuminate, quindi 4 su 5, oppure 8 su 10, o ancora 80 su 100. Sono frazioni.
forse intendeva dire che come votazione è poco precisa. Non dico di fare una scala basata sui centesimi, ma almeno una scala da 0 a 10 sarebbe più adatta...
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