Deus Ex Human Revolution: siete pronti a essere più che umani?
Recensione della versione PC di Deus Ex Human Revolution, il nuovo action rpg di Eidos Montreal che fa da prequel al capostipite della serie uscito nel 2001. All'interno il videoarticolo con immagini provenienti dalla versione PC. Gli screenshot sparsi nell'articolo provengono dal produttore, quelli inseriti nella gallery che trovate nella prima pagina sono invece realizzati da noi sempre sulla versione PC del gioco.
di Rosario Grasso pubblicato il 08 Settembre 2011 nel canale VideogamesPiù che umano
Un redattore di videogiochi, nel momento in cui arriva la versione recensibile di un gioco come Deus Ex Human Revolution, prova due sentimenti contrastanti. Da una parte un sentimento positivo perché finalmente può toccare con mano la versione definitiva di un gioco così lungamente atteso. Da una parte uno negativo, perché un gioco come Human Revolution non si può recensire a cuor leggero. Devi dedicargli tanto tempo, entrare nel mondo di gioco, capire quali sono le meccaniche più profonde, immedesimarti nella storia.
Chi segue le pubblicazioni su Gamemag avrà già letto i precedenti articoli dedicati a Human Revolution. Insieme a The Witcher 2, infatti, è il gioco su cui è stato possibile approfondire in un maggior numero di occasioni, anche perché si tratta di due titoli complessi su possono fare delle analisi anche con un certo anticipo rispetto al lancio. Chi ha letto le anteprime sa dunque cosa aspettarsi da Deus Ex Human Revolution: è un gioco con un gameplay profondo che lascia libero il giocatore su come proseguire, e non gli fornisce aiuti o indicazioni su qual è il modo migliore per ottenere i risultati che vengono richiesti.
Deus Ex Human Revolution è stato annunciato nel 2009, quando Eidos Montreal rilevava il franchise ideato da Warren Spector e faceva sapere che il suo gioco sarebbe stato un prequel di quello che molti considerano come uno dei migliori rpg di tutti i tempi. Lo sviluppatore canadese ha recentemente chiarito i motivi per cui ha scelto di fare un prequel e non un sequel dei due precedenti capitoli (ricordate anche Invisible War del 2004): con un prequel ai giocatori non sarebbe stato richiesto di aver giocato ai predecessori e questo per gli sviluppatori comporta una mole di lavoro in meno nel creare le connessioni, non è stato richiesto di venire a patti con i finali alternativi dei due precedenti capitoli, un seguito inoltre avrebbe imposto che le vicende venissero contestualizzate troppo in là rispetto ai fatti del primo capitolo visto la datazione delle vicende del secondo. Ma probabilmente ciò che è stato più a cuore di Eidos Montreal è il fatto di poter raccontare come il mondo di Deus Ex è diventato così e quindi cosa c'è stato dietro all'affermazione e allo stabilizzarsi degli innesti cibernetici.
Deus Ex Human Revolution dunque è ambientato nel 2027, 25 anni prima delle vicende raccontate nel primo capitolo. La storia ruota intorno a due personaggi: Adam Jensen, interpretato dal giocatore, e David Sarif, il magnate dell'industria che porta il suo nome e che è il principale produttore di innesti. La storia di Human Revolution pone il giocatore di fronte a un quesito: è giusto perseguire la strada delle modifiche cinebernetiche, e alterare così la natura, o si tratta solo di un'illusione pronta a ritorcersi alla prima occasione proprio contro la razza umana?
Se le grandi megacorporazioni lottano contro la politica per fare in modo che la tecnologia venga accettata, nel mondo di Human Revolution ci sono una serie di aggregazioni contrarie agli innesti, pronte a manifestare il loro dissenso anche nelle forme più violente. Sarif e le altre megacorporazioni, ovviamente, sono da parte loro decisamente agguerrite a proteggere i propri business, in un mondo fatto di odio e tensione, in cui non puoi fidarti di nessuno dei protagonisti perché tiene sempre la sua pistola puntata alla tempia dei rivali.
Jensen fa parte del corpo di sicurezza di Sarif. Il motore della storia parte con un attacco terroristico nella sede delle Sarif Industries realizzato proprio prima di un grande annuncio che la compagnia avrebbe fatto tramite il suo più illustre scienziato, Megan Reed, e il suo staff di collaboratori. Megan e Adam hanno avuto una storia d'amore che lascia ancora qualche strascico. L'attacco però interrompe tutto: Megan rimane ferita mortalmente e lo stesso Adam ha gravi ripercussioni sul proprio fisico.
Sarif però non si tira indietro. Sa che l'annuncio che stava per fare avrebbe avuto un impatto considerevole sull'industria della nanotecnologia e sull'opinione pubblica. Riguardava infatti una nuova procedura che avrebbe consentito al corpo umano di recepire senza sofferenze gli innesti, tecnologia che avrebbe d'altra parte permesso l'installazione di innesti più potenti ed efficaci che risalgono fino in profondità alle terminazioni nervose degli esseri umani. Proprio questa procedura viene sperimentata su Jensen: è l'unico modo per riportarlo in vita e, come effetto conseguenziale, non certo disdegnato dallo stesso Sarif, avrebbe reso la sua guardia del corpo un detective infallibile, con abilità senza precedenti nell'infiltrazione senza essere visti.
Sarif ha un nemico implacabile nei suoi piani in William Taggart, membro dell'ONU e fondatore del Fronte Umanitario, una setta purista che si schiera violentemente contri gli innesti biotecnologici. Taggart è responsabile di una vera e propria guerriglia, avendo aizzato gli animi della popolazione contro la tecnologia. Anche lui può disporre di corpi di sicurezza che assumono nomi diversi in base alla parte del mondo in cui agiscono: è così che Jensen si trova a combattere contro la FEMA nel territorio degli Stati Uniti e contro la Belltower quando si trova ad agire in Cina.
Le ripercussioni della nanotecnologia sono evidenti nel mondo di Deus Ex Human Revolution. Chi ha subito gli innesti presenta sul proprio corpo varie parti in metallo e in plastica e presto gli innesti diventano fondamentali paradossalmente anche per gli umanisti, visto che sono l'unico modo che rimane loro per combattere le grandi industrie della biotecnologia. Human Revolution instilla nel giocatore il dubbio se tutto questo sia giusto o sbagliato, anche se lo guida pian piano allo schierarsi dalla parte della tecnologia, anche in virtù del fatto che, se si guarda il vecchio Deus Ex, la tecnologia e la cibernetica sono destinate a vincere.
La storia di Human Revolution si concentra sui sentimenti dei protagonisti e sulla loro personalità e psicologia, e lo fa in modi diversi. Ciò non riguarda solamente Adam e Megan, ma anche David Sarif. Adam si fida ciecamene del suo capo, ma sicuramente egli nasconde una personalità frastagliata ed è il tipico capo di un grande business che non si tira indietro pur di difendere il proprio capitale, tendendo a far ricadere le ripercussioni sui più deboli. Sarif è perseguitato e costantemente sotto attacco dai puristi, ma si difende grazie alla tecnologia di cui dispone, che gli consente di avere orecchie dappertutto.
Deus Ex Human Revolution presenta tre grandi ambientazioni di base, che corrispondono ai distretti cittadini, in cui è possibile raccogliere informazioni, svolgere quest secondarie, commercializzare oggetti. I distretti cittadini, inoltre, contengono una serie di informazioni che potremmo definire secondarie sul mondo di gioco, che assume una profondità realmente sterminata nel caso si abbia il tempo e la voglia di accedere alla complessiva mole di dati inseriti da Eidos Montreal. Si possono leggere gli ebook, guardare la televisione e parlare con i cittadini per ottenere tutta una serie di informazioni che non aiuteranno nelle indagini, ma che appunto consentiranno di vivere il mondo di gioco in tutto il suo spessore. Tra queste, ad esempio, la storia che riguarda il cosiddetto progetto Pangea, voluto dall'Onu per riequilibrare il dissesto climatico. Pangea è un progetto di geo-ingegneristica che riguarda gli oceani e che richiede lavori così immensi da avere bisogno di personale cibernetico.