Mafia Wars: cosa c'è dietro successo social game Zynga
Perché i giochi su Facebook di Zynga sono così apprezzati e giocati? Analizziamo il fenomeno partendo dalle origini di Zynga ed esaminando la struttura di gioco di Mafia Wars. Quali elementi c'erano già in passato e quali sono i fattori che hanno consentito a Mafia Wars di avere un pubblico di giocatori così ampio? L'articolo include l'intervista a Scott Koenigsberg, General Manager di Zynga.
di Rosario Grasso pubblicato il 11 Febbraio 2011 nel canale Videogames
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoI videogames sono TUTTI dei passatempo ed uno il proprio tempo libero lo può spendere come desidera, ammazzando milioni di poligoni che si muovono, cercando di uccidere altre migliaia di poligoni assieme ad altre persone o cliccando tasti per aumentare la potenza del proprio picciotto mafioso.
Qual'è la differenza tra passare 3 ore al giorno a giocare a Bad Company 2, a Mafia 2 o a GT5 se non quella di sentirsi superiore perchè il mio gioco è più figo di quella stupidata che c'è su facebook?
Spendere 60 euro per un videogame che una volta terminato spesso e volentieri andrà a prendere polvere assieme ai suoi successori non è forse anche peggio che spenderne 10 per una moneta virtuale che non ti darà beni reali ma che comunque ti garantisce un certo margine di soddisfazione tale e quale a quello provato nell'uccidere un boss in hard mode?
Capito che questo sia un forum decisamente più "dedicato" ma è fondamentale cercare di valutare anche quelli che hardcore gamers non lo sono e che quindi hanno gusti diversi dai nostri.
Più gli sponsor.
La genialità è questa, e facebook è il perfetto cavallo di troia per raggiungere il massimo numero di casual possibile.
Per chi si domanda del perchè rivolgersi a Zynga piuttosto che a facebook direttamente..immagino che il motivo sia semplice: Zynga - e gli altri - probabimente se li fanno pagare meno, avendo accesso da un numero minore di dati. Non a tutti serve sapere tutto tutto tutto di te.. Ovviamente, continuo a domandarmi come mai vogliano avere accesso a tutte quelle info per un misero giochino (basterebbero nome e lista amici, per le classifiche), ed evidentemente la risposta è la vendita di dati. non dimenticatevi MAI di bloccare un gioco, dopo che avete smesso di giocarci..almeno gli bloccate l'accesso ai vostri dati..
Una volta si diceva che Facebook vendeva i dati personali... ora improvvisamente è diventata rispettosa della privacy?
Quindi secondo te se uno è iscritto a Facebook ma non gioca a niente, può ritenere i suoi dati protetti?
Ciò non toglie che all'interno di una macrocategoria si possano fare delle distinzioni. Nell'insieme dei lavoratori (o degli studenti se preferisci) esistono quelli bravi e quelli scarsi, metterli tutti sullo stesso piano a priori non cambia la realtà.
Spendere 60 euro per un videogame che una volta terminato spesso e volentieri andrà a prendere polvere assieme ai suoi successori non è forse anche peggio che spenderne 10 per una moneta virtuale che non ti darà beni reali ma che comunque ti garantisce un certo margine di soddisfazione tale e quale a quello provato nell'uccidere un boss in hard mode?
Anni fa chi giocava era una sorta di reietto sfigato, non importa se al chiuso della propria camera da letto o di una sala giochi. Nel corso degli anni le cose sono cambiate, e adesso che i videogiochi sono sempre più "social" nascono nuove distinzioni che possono emergere in discussioni come questa.
Però, affermare che uno acquista un videogioco "tradizionale" (single o multy non importa) per mantenere un senso di superiorità sugli altri significa mancare completamente il bersaglio.
Un punto fondamentale è presente anche nell'articolo. I giochi "social" sono innanzitutto un riempitivo tra un'attivita e l'altra sul social network di turno. Chi acquista un gioco lo fa perché quella è la principale attività a cui vuole dedicarsi. Il punto di partenza è completamente diverso.
Possiamo cercare di valutare eventuali aspetti che creano piacere nell'utilizzare determinati giochi ma ciò non toglie che le motivazioni che portano al gioco sono molto diverse. E in linea di massima penso che ad infastidire una buona fetta di utenti su questo e altri forum sia la tendenza di tutto il settore videoludico a dedicarsi ai "casual" e ai "social" più che ai "games", relegando ancora una volta al ruolo di sfigati chi i giochi li ha sempre considerati più di un "riempitivo".
Ma è una supposizione o è scritto da qualche parte?
Quindi secondo te se uno è iscritto a Facebook ma non gioca a niente, può ritenere i suoi dati protetti?
stai facendo confusione. Facebook è sicuro quanto lo vuole l'utente, se uno vuole blinda tutto, anche la foto vicino al nome. Non stiamo parlando di quanto siano babbi gli utenti che mettono tutto in mostra, stiamo parlando di politiche aziendali. Facebook di fatto non lucra sui tuoi dati sensibili, almeno non direttamente (perché poi di fatto chiede una percentuale a Zynga per ospitarlo, e Zynga sa che senza l'infrastruttura di Facebook non ottiene nulla), mentre Zynga ti baratta un giochino in flash contro i tuoi dati, che poi rivende ai migliori offerenti.
Se ancora non capisci ci rinuncio, più chiaro di così si muore.
Cosa sono i dati personali e se i social network o i loro partner gli vendono e quanto possono costare basta fare una ricerca su google e spuntano centinaia di articoli sul argomento.
I dati (personali e non) sulla rete non sono mai blindati, specialmente sui social network. Pure io sono iscritto su facebook e so anche che i miei dati possono fare qualche giretto ma non mi metto a piangere. Purtroppo funziona cosi' e non ci si puo' essere sicuri che un giorno comincino a venderli apertemente.
C'è gente che non gliene frega niente della faccia figurati dei dati. E' la moda.
(Vedi Ruby, Tommasi, Fico, D'Addario, Noemi, Minetti, Berlusconi, Marrazzo,...... sei pxttana.... vieni in tv...... hai soldi, sei degenerato, trxmbi qualche politico,....... vieni e governa.)
Andare controcorrente è difficile ma scorrere in questo modo non mi piace per niente, mi piaciono le sfide anche se sono sicuro che la corrente pian' piano ci trascina tutti ma almeno qualche metro lo guadagno andando controcorrente.
Se ancora non capisci ci rinuncio, più chiaro di così si muore.
No guarda, dopo la frase "Facebook di fatto non lucra sui tuoi dati sensibili" penso sia tutto chiaro.
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