Ken's Rage: Kenshiro anche nei videogiochi
Koei e Omega Force portano la celebre epopea di Kenshiro anche nel mondo dei videogiochi.
di Jonathan Russo pubblicato il 20 Dicembre 2010 nel canale VideogamesConclusioni
C’è poco da salvare in questo Ken’s Rage. Al di là delle tante, singole critiche che gli si possono muovere, l’aspetto più evidente da constatare è che il gioco sembra prodotto da una software house assolutamente non al passo coi tempi, né dal punto di vista tecnico né da quello delle meccaniche di gioco.
E’ un peccato, non solo perché il brand avrebbe davvero bisogno di tradursi finalmente in un videogioco degno del successo avuto dalla serie originale, ma anche perché la Koei e la Omega Force hanno dimostrato comunque di saper trasporre perfettamente il feeling, la storia e i personaggi dell’anime con fedeltà e rispetto.
Avessero anche preso spunto da titoli recenti per rendere avvincenti e dinamici i combattimenti si sarebbe forse potuto sorvolare sui limiti tecnici del gioco (grafica in primis), ed esaltare la grande longevità che questo titolo comunque offre, insieme ad alcuni piccoli pregi (come il sistema di abilità basati sulla Meridian Chart) che dimostrano come almeno in certi frangenti gli sviluppatori non fossero privi di buone idee.
Allo stato delle cose, invece, Ken’s Rage rimane un gioco mediocre, di possibile interesse solo ed esclusivamente per quegli amanti della saga che non vogliono perdersi l’opportunità di vivere in prima persona la storia di Kenshiro, di Raoul, di Rei e così via.
Per questi appassionati, a modo suo Ken’s Rage offre anche ore di divertimento, spaziando in tutti i modi possibili e impossibili sull’ambientazione che l’anime ha inventato, a patto però di essere disposti a sorvolare consciamente su una mole di difetti davvero non indifferente.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocomunque secondo me ha ragione Max_R: ci si aspetta sempre dei capolavori, quando magari si perde di vista lo scopo di un gioco, ovvero divertire (anche se pure in questo caso non sembra brillare particolarmente questo gioco :| )
comunque secondo me ha ragione Max_R: ci si aspetta sempre dei capolavori, quando magari si perde di vista lo scopo di un gioco, ovvero divertire (anche se pure in questo caso non sembra brillare particolarmente questo gioco :| )
Forse hai ragione.
Il coinop
Ricordo un coinop 1vs1 anni addietro con dei simil-guanti e dei bersagli da colpire ai lati dello schermo. Se si colpivano nella giusta sequenza ed in tempo si menava l'avversario altrimenti si veniva mazzuolati. Col senno di poi possiamo dire che fu la prima applicazione di quello che poi è il gameplay di guitar-hero e dance-dance revolution. :POvviamente battuto l'avversario si dava il colpo di grazia con la mossa dai cento colpi. Uatatatatatatatatata... aatatatatatata... uattaaaa!
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