Star Wars Il Potere della Forza II: il lato oscuro della Forza
Come appassionato di Star Wars di vecchissima data, avevo molto apprezzato il primo episodio della saga del Potere della Forza. Gli eventi narrati, andavano a raccontare un'interessante vicenda che si inseriva tra il III e il IV capitolo della saga principale: mentre l'Impero muoveva i primi passi concreti, Darth Vader era impegnato nella caccia ai cavalieri Jedi superstiti. Proprio durante una di queste missioni 'assassine', l'oscuro Sith si sarebbe imbattuto in un bambino che avrebbe deciso di tenere con sè, facendone il proprio apprendista.
di Stefano Carnevali pubblicato il 15 Novembre 2010 nel canale VideogamesStar Wars
"La Forza non scorre potente in lui”. Una sfida deludente
Una trama lacunosa potrebbe essere maggiormente sopportata se fosse ‘protetta’ da un gioco profondo, gratificante e divertente. Purtroppo PDF II finisce per deludere anche sotto il profilo ludico. Il primo capitolo della saga di Starkiller era un action – hack ‘n slash ben studiato. Il livello di sfida si manteneva sostanzioso, nonostante gli straordinari poteri del protagonista; mondi, missioni e situazioni di gioco erano vari e interessanti; i combattimenti sufficientemente impegnativi e tattici; l’evoluzione di Starkiller, ben calibrata e stimolante.
PDF II non riesce assolutamente a replicare quanto di buono offriva il suo predecessore. Per prima cosa, il gioco è cortissimo. L’avventura del clone (?) di Starkiller si sviluppa – di fatto – solo lungo quattro grandi capitoli. E siccome combatteremo per due volte su Kamino, la varietà degli scenari si limita ulteriormente.
Anche il livello di sfida delude: i combattimenti ‘standard’, sono molto semplici: Starkiller è davvero troppo forte per le sparute resistenze imperiali. L’eccessiva ‘forza della Forza’ poteva essere un ‘pericolo’ anche per il primo PDF, ma in quel gioco il comportamento dei nemici e il design delle situazioni di combattimento aiutavano a renderci la vita difficile. In più di un’occasione Starkiller sarebbe stato chiamato a dare fondo alle proprie capacità, per sopravvivere. In PDF II ciò non avviene: i nemici non si comportano con l’accortezza dovuta: raramente coordinano i loro sforzi, poche volte sfruttano a dovere ripari e protezioni. Di fatto, sono carne da macello per le spade laser di Starkiller. Di fatto, sgominare le forze nemiche sarà una mera questione di tempo.
Morire in PDF II è molto difficile. Anche i combattimenti che si risolvono con lo spettacolare metodo dei quicktime event, sono una mezza delusione: infatti, il tasto da premere sarà sempre lo stesso, a seconda del nemico che si sta combattendo. Frustrante anche la ‘categorizzazione’ degli ostili più evoluti, per cui contro certi avversari impareremo che la Forza non funziona, mentre le spade laser saranno devastanti, o viceversa.
Vista la brevità del gioco, anche la crescita di Starkiller – clone sarà veloce. L’apprendista Jedi, nel corso della propria fuga, avrà dei flashback situazionali, in cui ricorderà come utilizzava un determinato potere legato alla Forza, che da quel momento diverrà disponibile (e progressivamente potenziabile). Si tratta di momenti che arriveranno molto presto nel gioco e che non saranno per nulla evocativi. In sostanza, non c’è la sensazione di guadagno e crescita: è tutto molto facile e automatico.
Quindi, in pochi e ripetitivi scenari, si effettuano combattimenti che presto diventano ‘questione di tempo’ prima di trionfare, senza godere del trionfo stesso.