Fifa 11 vs Pes 2011: una nuova resa dei conti
Abbiamo provato le ultime build dei due nuovi giochi di calcio. Fifa 11 migliora il predecessore in alcuni aspetti ma mantiene la stessa base, Pes 2011 è invece una rivoluzione pressoché totale.
di Rosario Grasso pubblicato il 23 Luglio 2010 nel canale VideogamesQui Pes - Game Plan
Il motore grafico ha ricevuto dei miglioramenti sostanziali. Tutto è adesso più fluido e il numero di animazioni nuove è letteralmente impressionante. Graficamente Pes 2011 ricorda gli ultimi episodi della serie Fifa. La sensazione di realismo è su altissimi livelli, sia in gioco che nei replay. Durante la riproposizione delle giocate migliori, Konami ha pensato di inserire un massiccio motion blur, che sfuma le immagini rendendole appunto più spettacolari e realistiche.
Per realizzare le nuove animazioni di Pes 2011 sono state realizzate oltre mille ore di motion capture con atleti diversi. I principali giocatori, quindi, avranno le loro personali animazioni, mentre nel precedente capitolo questo lavoro era stato fatto solo con Lionel Messi. Rispetto al precedente Pes, inoltre, stanno lavorando sul progetto oltre 70 programmatori in più. Per dare un'idea del lavoro svolto, possiamo dire che su un tentativo di tiro in condizioni di equilibrio precario ci è capitato di vedere Kakà cadere goffamente, con un'animazione molto realistica assolutamente assente nei precedenti Pes.
Risulta migliorato anche il pubblico sugli spalti, con un numero maggiore di poligoni impiegato. La texture del campo è maggiormente convincente e gli stessi menu, come vedremo meglio tra un attimo, sono più rifiniti e curati. La fisica della palla, inoltre, ha ricevuto un restyling notevole, e adesso è più convincente rispetto al passato in quasi tutte le circostanze. È capitato un paio di volte che avesse un comportamento assurdo, ma rientriamo nel discorso degli affinamenti che è ancora possibile fare prima del rilascio definitivo.
Il campo di gioco, rispetto alle proporzioni dei giocatori, è adesso più ampio, e questo agevola nuovamente l'agire in maniera pensata, prendendo con i giusti tempi le decisioni. La difesa ci sembra ben schierata, chiude tutti i varchi e non attacca in maniera scriteriata. Gli attaccanti possono pensare qualsiasi tipo di azione in funzione delle caratteristiche dei propri giocatori, del modulo impiegato e della disposizione della difesa. Come dicevamo, fare gol è un'esperienza quasi sempre diversa.
Un'altra cosa decisamente convincente è il nuovo Game Plan, completamente rinnovato rispetto al passato. I giocatori agiscono su un campo virtuale, in cui ciascuna posizione può essere editata al centimetro. Si selezionano i giocatori con X e si trascinano per il campo con un sistema di tipo "drag & drop" realmente molto facile da usare e che permette grande precisione nello stabilire la posizione sul campo del giocatore.
Spostandosi con il joystiq sulla parte sinistra, inoltre, si scelgono i giocatori da mandare in campo e quelli da lasciare in panchina; mentre andando in basso si possono impostare le altre cose come l'atteggiamento in campo della squadra, chi calcia rigori e punizioni, le marcature, e così via. La risposta in-game alle decisioni prese in questa fase è letteralmente grandiosa, nel senso che i giocatori si dispongono sul campo esattamente come aveva deciso il giocatore.
Più complicato il discorso riguardante l'atteggiamento dell'intera squadra. La sensazione, purtroppo, è che ancora ciascun calciatore giochi per sé, quasi a non subire l'andamento psicologico della partita che, come sappiamo, è praticamente l'aspetto dominante nelle partite a un certo livello nell'ultimo periodo. Non c'è un momento in cui la squadra attacca in massa mentre la squadra che difende ne subisce le conseguenze a livello psicologico. A centrocampo, inoltre, i vari atleti si comportano in maniera indipendente, senza che i loro movimenti siano in qualche modo condizionati da quelli degli altri centrocampisti.
Che il gioco sia praticamente del tutto rivoluzionato rispetto al predecessore all'evento di presentazione era evidente anche dai risultati delle partite. I giocatori più bravi hanno avuto delle difficoltà a vincere e quelli che nonostante giochino da 15 anni a Pes ma che non riescono a fare una partita decente (leggasi pure: il sottoscritto) riuscivano a ottenere risultati brillanti. Segno che gli equilibri sono cambiati e le tempistiche di gioco richieste sono differenti.
Ci sono poi altre novità "minori": ad esempio, andando in pausa si può modificare in qualsiasi momento la velocità di gioco tra le cinque disponibili. La Master League, ovvero la modalità carriera, sarà affrontabile anche online. In generale, inoltre, sia a livello di personalizzazione fuori dal campo di gioco che per quanto riguarda schemi e tattiche sul campo c'è una maggiore sensazione di libertà.
In definitiva, il primissimo giudizio su Pes 2011 è senz'altro positivo. Se da una parte si perde gran parte del feeling dei vecchi Pes e il gioco diventa molto più simile a Fifa, dall'altra si ha la sensazione di un maggiore rigore tattico in un sistema di gioco che richiede più fosforo e precisione nelle giocate. Importantissima l'introduzione del controllo a 360 gradi, anche se in termini di reattività dei giocatori, anche se le cose possono essere migliorate da qui all'uscita della versione definitiva, paga ancora qualcosa a Fifa 11.