Konami rivela le novità di PES 2010
Abbiamo provato una versione dimostrativa di Pro Evolution Soccer 2010, la nuova versione del gioco calcistico prodotta da Konami che vedremo su tutti i formati nel prossimo ottobre. Le principali novità riguardano la grafica, l'atteggiamento della squadra in campo e le abilità dei singoli calciatori.
di Stefano Carnevali pubblicato il 15 Luglio 2009 nel canale VideogamesLe novità
Sono le abilità 'speciali' ad aver subito una vera rivoluzione: le vecchie stelline che 'regalavano' agli atleti più forti capacità uniche, deputate ad una caratterizzazione più accurata degli stessi, sono state sostituite da 'figurine', delle piccole icone, denominate CARD. La loro funzione dovrebbe essere esattamente quella delle stelline dei vecchi PES. Ma cambiano quantità e categorie: ad una prima occhiata le card sembrano essere più numerose delle stelline.
Esse, poi, sono suddivise in tre categorie. Quella di base, tipica del ruolo di appartenenza, è composta da card comuni a praticamente tutti i pariruolo. Quella intermedia, aggiunge card più ricercate, che solo abili interpreti del ruolo possono possedere. La vera novità, però, è rappresentata dalle card delle superstar: i grandi campioni, infatti, possiedono le abilità più rare ed efficaci. Queste 'super-card' dovrebbero andare ad incidere molto pesantemente sulla condotta delle star in campo. Per questo, in ogni partita, sarà possibile decidere se e quali di esse si desidera 'attivare'. È opportuno fare degli esempi: nel Liverpool abbiamo potuto testare le super-skill di Mascherano, Xabi Alonso, Gerrard e Torres.
Nello specifico: Mascherano gode di una capacità per cui, non appena un compagno di reparto verrà privato del possesso del pallone, si fionderà alla caccia della sfera, aggredendo con decisione l'avversario. Xabi, da buon regista, ha una super-abilità che gli dovrebbe consentire di servire con maggiore precisione in profondità le punte. Gerrard ha due super-skill: una denominata free roaming che, presumibilmente, gli consentirà di 'svariare' liberamente per il campo, anche lontano dalla propria posizione, nel caso l'azione offensiva lo richieda. Il secondo 'potere' del capitano dei Reds riguarda i tiri dalla distanza: ragionandoci su, si è giunti alla conclusione che, attivandolo, si farà in modo che il buon Steven, quando controllato dalla cpu, perché non in possesso di palla, si mantenga con maggiore frequenza sui trenta metri, in posizione ideale per sparare a rete una delle sue proverbiali bordate.
Anche Fernando Torres gode di una doppia super-skill: fox in the box lo porterà a prediligere il gioco di sponda. Attivandola vedremo il biondo delantero giocare spalle alla porta, facendo perno sui difensori avversari, in modo da effettuare sponde per gli inserimenti dei compagni. Un vero centroboa, insomma. L'altra capacità speciale dell'ex puntero dell'Atletico Madrid è quella di giocare costantemente sulla linea della difesa avversaria, in modo da beffare la trappola del fuorigioco e approfittare con maggiore facilità dei passaggi filtranti.
Questo sistema, dopo questa prima prova, non convince appieno. Per prima cosa ci sono delle perplessità 'concettuali': queste super-card, da come sono state sin qui presentate, più che vere e proprie abilità sembrano essere delle scelte tattiche. Sensatamente, far sì che un giocatore deambuli pochi metri fuori dall'area per sfruttare il proprio gran tiro, non è qualcosa connesso con le capacità dell'atleta: è qualcosa che decide l'allenatore a tavolino (intendiamoci: in preda alla follia, potrei volere che un'operazione del genere la faccia Gattuso. Il buon Rino, quindi, potrebbe attendere palloni utili sui 30 metri, salvo poi spararli in curva!!!). Esse, quindi, dovrebbero essere inserite nei settaggi del modulo, non nelle schede personali dei calciatori, a disposizione solo dei super campioni. Altra perplessità riguarda la contraddizione di alcune di queste skill, comunque attivabili in contemporanea (ad esempio il fox in the box di Torres, a rigor di logica non dovrebbe potere coesistere con la skill che consente allo stesso centravanti di giocare sulla linea del fuorigioco). E poi... perché dovrei disattivare skill 'inequivocabilmente utili', come il 'recupero aggressivo' attribuito a Mascherano?
Oltre a queste considerazioni 'concettuali', va anche detto che, alla prova sul campo, non siamo riusciti a notare un comportamento marcatamente diverso da parte degli atleti con super-skill attive. Ma forse è stata solo questione di (poco) tempo.
Non abbiamo avuto modo di soffermarci sulle opzioni 'tipiche' della gestione tattica della squadra, ma moduli e impostazioni dei movimenti erano, a prima vista, molto familiari (e quindi convincenti). Quello che abbiamo potuto approfondire a dovere è la nuova feature della gestione complessiva dell'atteggiamento di squadra. PES 2010, infatti, introduce un'interessantissima modalità già presente - anche se molto più limitata - in Fifa 09, che renderà possibile, con poche semplici mosse, incidere pesantemente sul comportamento del nostro undici.
In pratica, ci sarà un menu apposito deputato al settaggio dello stile della squadra in cui, attraverso delle semplici 'stringhe' numeriche (con valori da zero a cento), si potrà settare l'atteggiamento del team in molteplici aspetti. Per esempio si potrà decidere l'intensità (e l'altezza) del pressing, si potrà determinare la distanza dei reparti in fase difensiva oppure quanto i giocatori di fascia dovranno stare 'larghi' durante gli attacchi. O ancora: quanto la difesa dovrà stare 'alta' per cercare di applicare la tattica del fuorigioco, o quanto i giocatori, in fase d'attacco, dovranno accompagnare il portatore di palla per garantirgli supporto.
Ci sono davvero molte sfaccettature su cui lavorare per creare una squadra 'perfetta' ed in grado di fronteggiare l'avversario di turno. Quello che più conta, però, è che, una volta in campo, queste decisioni si possono davvero toccare con mano: se si deciderà di impostare una squadra 'corta', con poca distanza tra i reparti e una difesa molto alta, vedremo il nostro undici, compattissimo, preoccuparsi di occupare solo una piccola porzione di campo, rendendo davvero difficile la manovra avversaria. Si tratta, certamente di un'opportunità interessante che, al momento, pare decisamente più approfondita ed efficace di quanto offerto da Fifa 09.