Konami rivela le novità di PES 2010
Abbiamo provato una versione dimostrativa di Pro Evolution Soccer 2010, la nuova versione del gioco calcistico prodotta da Konami che vedremo su tutti i formati nel prossimo ottobre. Le principali novità riguardano la grafica, l'atteggiamento della squadra in campo e le abilità dei singoli calciatori.
di Stefano Carnevali pubblicato il 15 Luglio 2009 nel canale VideogamesLa beta
Lo spirito sembra quello giusto: Seabass ha collezionato migliaia di feedback provenienti da tutto il mondo (e con una certa punta d'orgoglio va detto che l'Italia, in questo processo di raccolta opinioni, è stata tenuta in gran conto, vista la centralità del calcio nel Belpaese e, soprattutto, visto l'elevatissimo numero di copie che PES vende all'interno dei nostri confini), proprio per capire come e dove intervenire sulla sua creatura, in modo da avvicinarla il più possibile alle aspettative dei giocatori di tutto il mondo.
Prova tangibile del nuovo 'Seabass-style' si è avuta nella prima metà di luglio, quando un codice (beh... piuttosto grezzo e limitato, ad essere sinceri) beta di PES 2010 è stato messo a disposizione della stampa, per un primo giro di test e di pareri.
La beta - che girava su PC - permetteva di effettuare solo un'amichevole (1 vs cpu o 1 vs 1. Niente online, come ovvio. Ma Konami assicura che quest'anno l'esperienza in rete sarà perfetta. E magari ricca di modalità innovative) tra Liverpool e Barcellona (come dimostra quasi tutto il materiale riguardante Pes 2010 attualmente in circolazione, queste sono le due squadre su cui - in questa fase - il team Winning Eleven Productions si è maggiormente concentrato), ambientata ad Anfield in un pomeriggio assolato (niente stadi alternativi, o diversi orari/condizioni meteo testabili, dunque).
Le prime operazioni che un conscious gamer dedito a PES si preoccupa di effettuare sono quelle riguardanti il settaggio della squadra e la scelta della formazione. I menu gestionali si presentano scarni e funzionali, come è sempre stato nella tradizione del gioco di Seabass. Quello che colpisce, da subito, è una maggiore eleganza complessiva: sembrano essere - finalmente! - stati accantonati murales e graffiti che caratterizzavano PES 2009: un menù agile e sobrio, quindi, ci accompagna negli spogliatoi, da sempre cuore pulsante di PES.
La formazione si presenta in una veste tradizionale, anche se più chiara e 'pulita' delle ultime incarnazioni di PES: a fianco del cognome di ciascun atleta, oltre alla posizione in cui è schierato e alla freccina colorata che ne certifica lo stato di forma, c'è posto per un singolo numero, che ci mostra il valore 'medio' del giocatore. Un'intelligente novità, mutuata da FIFA, sta nel fatto che, posizionando un atleta fuori ruolo, si verrà 'puniti' da un drastico crollo del valore numerico indicante l'abilità del giocatore stesso: sarà così lampante l'errore tattico di schierare, ad esempio, un Messi al centro della difesa. Utilizzando i dorsali del pad è possibile raggiungere la 'classica' scheda delle qualità del calciatore. Al momento non sono state implementate nuove caratteristiche 'base': ogni giocatore è valutato (da 1 a 99) secondo i parametri visti negli ultimi anni.