Monolith torna a far paura: ecco F.E.A.R. 2
La software house di Blood, Shogo, Aliens vs Predator 2 e No One Lives Forever ha presentato F.E.A.R. 2: Project Origin, il seguito di uno degli shooter di maggior successo degli ultimi anni. slow motion e tensione alle stelle sono ancora i cardini della serie. All'interno un'intervista a Dave Matthews, art leader principale di Monolith Productions.
di Rosario Grasso pubblicato il 23 Dicembre 2008 nel canale VideogamesTecnologia
Il motore supporta, infatti, effetti come high dynamic range, motion blur, depth of field, fluidi dinamici, distruttibilità di oggetti e di parti del corpo dei soldati avversari e, ancora, occlusione dell'ambiente, illuminazioni dinamiche. Graficamente il secondo FEAR è, dunque, su ottimi livelli, e sicuramente all'altezza delle produzioni di ultima generazione che appartengono al campo degli sparatutto in prima persona.
Bisogna, però, sottolineare un cambiamento di prospettive. Se con il primo FEAR, Monolith ha cercato di precorrere i tempi con un motore grafico all'avanguardia che in quel momento costituiva il vertice massimo in fatto di grafica nei videogiochi, con FEAR 2 la parola d'ordine è di rendere innanzitutto il gioco accessibile alla maggior parte del pubblico. FEAR 2 supporta le DirectX 9 e non le 10 e non è assolutamente pesante in termini di requisiti hardware, a patto di rinunciare all'innovazione nel campo della grafica.
La versione che abbiamo avuto modo di provare gira già degnamente su tutti i formati. Il frame rate non è mai basso e non ha mai incertezze: un gioco, dunque, ben ottimizzato. Oltre tutto, questa versione è praticamente quella definitiva, localizzata anche in italiano, segno che i lavori su FEAR 2 sono ormai stati completati e che il gioco non è stato lanciato nell'attuale stagione natalizia solo per evitare il sovraffollamento di titoli Tripla A che si è verificato. La finestra di rilascio del febbraio del 2009 è dunque quella ideale per un titolo con le caratteristiche di FEAR 2.
Come abbiamo più volte evidenziato, nei FEAR è molto importante la fisica di gioco. In moltissimi livelli, infatti, la stragrande maggioranza degli oggetti reagiscono dinamicamente alla fisica. Questo ha ripercussioni anche sul gameplay, visto che sia i nemici che il giocatore possono agire su questi oggetti per ripararsi dal fuoco nemico, per sbloccare enigmi o, semplicemente, in maniera accidentale. La gestione della fisica è affidata al motore Havok.