Frontlines dichiara guerra a Call of Duty e Battlefield
Analizziamo lo sparatutto in prima persona sviluppato da Kaos Studios. Diverse caratteristiche lo accomunano ai capolavori di Infinity Ward e di DICE, ma ciò non esclude la presenza di interessanti novità. Il gameplay è incentrato sulla difesa di obiettivi che segnano il confine della linea di fronte.
di Rosario Grasso pubblicato il 11 Febbraio 2008 nel canale VideogamesCall of DutyBattlefield
Conclusioni
Il principale riguarda proprio le meccaniche di gioco: qui è tutto incentrato sulla difesa di obiettivi che segnano il confine della linea di fronte. Fondamentale è spostare quest'ultima il più avanti possibile, in modo da poter accedere e dunque attaccare la base nemica. Frontlines annovera anche la classica modalità Conquer/Conquest (del tutto simile a quella presente in Battlefield 2), costituendo dunque un'alternativa anche allo sparatutto multiplayer di DICE.
Interessanti ci sono parse anche le introduzioni che riguardano i droni e il livello di personalizzazione del proprio alter ego sul campo di battaglia. Molte classi, di fatto, sono in grado di dispiegare dei droni e comandarli in tempo reale in tutta una serie di operazioni: si possono infiltrare nelle difese avversarie e mettere fuori combattimento i soldati, possono far esplodere veicoli e postazioni difensive, raggiungere un cecchino in una torre di controllo e attaccarlo alle spalle e molto altro ancora. Inoltre, a livello di personalizzazione, è possibile scegliere attraverso 24 specializzazioni differenti, il che consente di avere un ruolo molto specifico sul campo di battaglia.
Vengono, inoltre, confermate molte caratteristiche ormai comuni in questo tipo di giochi: mappe ampie, tanti giocatori contemporaneamente, la presenza dei gruppi e dei comandanti in modo da coordinarsi al meglio, veicoli con caratteristiche differenti, un'ampia dotazione di armi. Quello su cui si sono concentrati in maniera molto attenta i ragazzi di Kaos Studios è il fattore immediatezza: Frontlines, infatti, è molto facile da apprendere e può essere giocato da tutti senza troppi problemi. Il primo approccio al gioco, insomma, è estremamente semplice e, anche a fronte di complicazioni come quella della gestione della linea di fronte, il tutto viene presentato con la massima linearità ai giocatori.
Insomma, un prodotto che mostra alti e bassi, ma che può essere, a nostro avviso, tranquillamente consigliato a chi apprezza questa tipologia di giochi e non si aspetta innovazioni sostanziali rispetto ai classici Call of Duty e Battlefield. Frontlines: Fuel of War sarà distribuito in Italia da THQ a partire dal 29 febbraio. La versione italiana è completamente tradotta nella nostra lingua.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon ho capito, Trauma Studios da un anno non è più di Dice ma di THQ ????
Bello anzi bellisssimo speriamo che non costi troppo
Spero davvero sia una buona alternativa al blasonatissimo BF2..
Ho sentito commenti un po' deludenti sul multiplayer di COD4, nel senso che è molto caotico.. più vicino a UT che a BF2.. se è così non mi piace molto come idea..
Il bello di BF2 è poter giocare anche di strategia!
Spero davvero sia una buona alternativa al blasonatissimo BF2..
Ho sentito commenti un po' deludenti sul multiplayer di COD4, nel senso che è molto caotico.. più vicino a UT che a BF2.. se è così non mi piace molto come idea..
Il bello di BF2 è poter giocare anche di strategia!
quoto in pieno....bf2 per me è la bibbia nel suo genere! E ha quel minimo di strategia che lo rende unico...COD 4 invece l'ho provato ed è come dici tu troppo incasinato, sembra sempre e solo un deatmatch in cui si dura pochi secondi!
sono curioso di provare questo nuovo titolo...
Piuttosto che fare un porting è meglio lasciare stare, me lo gioco su PC
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