L'RTS è fantasy con Warhammer: Mark of Chaos
Prodotto da Namco Bandai e sviluppato da Black Hole Entertainment, Warhammer: Mark of Chaos è uno degli RTS più promettenti della stagione videoludica in corso. Spulciamo le caratteristiche del prodotto e diamo un primo parere sull'impostazione di gioco attraverso il test della prima versione beta.
di Rosario Grasso pubblicato il 15 Settembre 2006 nel canale VideogamesLe unità
E' interessante notare che ognuna di queste categorie varia sensibilmente da una razza all'altra. Ad esempio, le unità abili dalla distanza possono essere dei fucilieri se parliamo dell'impero, ma dei lanciatori con il Chaos. Le unità che possono fronteggiare anche interi eserciti variano da giganti a troll, da creature volatili a esseri demoniaci.
A tutte queste unità vanno aggiunti gli eroi. Questi costituiscono l'aspetto da gioco di ruolo di cui certamente Mark of Chaos è dotato. Se per alcuni versi il gioco di Black Hole Entertainment può essere paragonato alla serie Total War, per altri ci ha ricordato Dragonshard, perlomeno nella misura in cui miscela gli elementi da strategico a quelli da RPG. Ogni eroe dispone di specifiche abilità e di proprie magie che possono essere utilizzate sia sugli avversari che sugli alleati (ad esempio, magie di cura). Quello che colpisce è che ognuno di loro è caratterizzato da un preciso albero delle abilità, proprio come i più tradizionali giochi di ruolo, il che rende Mark of Chaos un gioco decisamente complesso in riferimento ad una notevole moltitudine di elementi.
L'albero delle abilità è costituito da tre differenti aree: combattimento, duello, leadership. Nel primo caso si fa riferimento alle abilità utilizzate nei normali combattimenti, nel secondo a quelle che agiscono quando si affrontano altri eroi, nel terzo a potenziamenti da fornire agli altri membri dell'esercito, quindi sostanzialmente si parla in questo caso di "buff".
Un eroe, se continuamente sottoposto ad attacchi, può acquisire un livello di esperienza importante. Ciò non solo gli dà la possibilità di accedere a nuove magie, ma soprattutto lo rende resistente agli attacchi dei nemici. Come accennavamo, gli eroi più potenti possono tener testa ad interi eserciti e ribaltare diametralmente le sorti di una battaglia. D'altra parte, non è possibile resuscitarli o, a meno di cure e affini, recuperare la loro salute. Ovviamente, il costo di un eroe è decisamente più elevato rispetto a quello delle normali unità, per cui la presenza di uno di essi sul campo di battaglia va ponderata saggiamente in base alla strategia che si intende intraprendere.
La scelta delle unità da schierare contro un determinato nemico è di fondamentale importanza, rappresentando il fulcro di qualsiasi gioco di strategia in tempo reale che si rispetti. Compiere delle scelte sbagliate in questo senso compromette l'andamento della partita, visto che, una volta in inferiorità numerica, è quasi del tutto impossibile stravolgere gli equilibri in gioco, a meno di usare eroi con le caratteristiche che abbiamo appena descritto. Rispetto ad altri RTS, Warhammer si rivela decisamente più complesso in relazione a questo aspetto, proprio per l'elevato numero di unità presenti e per le caratteristiche, decisamente divergenti, di ognuna di esse.
Come dicevamo, uno degli elementi che accomunano maggiormente Mark of Chaos ai Total War è proprio quello relativo all'enorme numero di unità sul campo di battaglia e alla loro gestione. A differenza del gioco di The Creative Assembly, tuttavia, in Mark of Chaos non si va oltre le circa 1000 unità per schieramento. Tuttavia, considerando che è possibile che siano presenti diversi eserciti su una singola mappa, avremo l'opportunità di vedere anche diverse migliaia di unità su schermo. L'impatto visivo, in queste circostanze, è di tutto rispetto e, in parte, differente rispetto a Rome: Total War nella misura in cui è possibile vedere gli effetti delle varie magie, assenti ovviamente nel gioco di The Creative Assembly.