Prey: innovazioni e mitologia da Human Head Studios

Prey: innovazioni e mitologia da Human Head Studios

Mancano solamente un paio di settimane al rilascio di Prey, uno dei prodotti videoludici più posticipati in senso assoluto. Aiutati dalla tecnologia che sta alle spalle di DooM 3, i ragazzi di Human Head Studios sono riusciti a creare un titolo comunque valido, soprattutto grazie alla miscela di elementi futuristici e mitologici.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

La struttura generale

Prey punta moltissimo sulle novità assolute che introduce a livello di gameplay, le quali si alternano rapidamente all'interno delle varie mappe, lasciando il giocatore solo in sparuti casi alla mercé di uno sparatutto classico che ricorda da vicino DooM 3. Oltre alla presenza del solito nutrito elenco di armi tecnologiche e non, dunque, avremo a che fare con sparatorie all'ultimo sangue, con enigmi, con la risoluzione di missioni.

I combattimenti ci sono parsi estremamente simili a quelli visti in DooM 3. I nostri avversari non sfoggiano certamente un livello di intelligenza artificiale elevato, tanto che la maggior parte di questi si risolve in scontri frontali in cui vince semplicemente colui che riesce a indirizzare il numero più alto di colpi sul corpo dell'avversario di turno: non c'è la necessità di proteggersi dietro ostacoli né la possibilità di aggirare in qualche modo il nemico. Ovviamente, il tutto è determinato, oltre che dallo scarso livello di intelligenza artificiale, anche dalle ridotte dimensioni degli ambienti e, dunque, dalla mancata opportunità di imbastire strategie diversive.

Ovviamente, questo è un punto di vista parziale, perché vanno considerate le diverse innovazioni dal punto di vista delle forze gravitazionali che Prey contiene. Il fatto di cambiare radicalmente prospettiva, infatti, ci costringerà a giocare mentre siamo disposti nelle posizioni più strane rispetto agli avversari di turno, il che ci obbliga a ridimensionare la nostra mira ogni qual volta che ci troviamo in una nuova situazione gravitazionale. Il tutto si rivela estremamente interessante nella misura in cui confonde il giocatore, rendendo l'esperienza di gioco comunque varia da momento a momento.

Gli enigmi, d'altra parte, sono congegnati in maniera accurata, costituendo probabilmente l'elemento di migliore realizzazione dell'intera produzione. La loro varietà è decisamente sorprendente, grazie al fatto di sfruttare tutte le innovazioni che i ragazzi di Human Head Studios sono riusciti a creare. L'alternanza tra le sequenze più caotiche e quelle più ragionate rende Prey sempre piacevole da giocare, ricordando in questo la struttura di Half-Life 2 che, proprio della commistione tra questi due tipi di momenti topici, faceva il suo punto di forza.

Durante il nostro peregrinare sulla nave aliena, ma anche nel mondo spirituale, saremo accompagnati da una vera e propria guida spirituale, la quale fa parte della cultura Cherokee. Si tratta di un falco che ci guiderà, spostandosi ora in una posizione ora in un'altra, aiutandoci in alcune circostanze a risolvere gli enigmi maggiormente intricati. Questi ci assisterà anche nei combattimenti contro i nemici e per decifrare il linguaggio alieno della nave spaziale vivente.

La lista delle armi presenti nella versione definitiva di Prey non è stata ancora interamente svelata. Anche da questo punto di vista, comunque, si punta tutto sul fattore innovazione, nonché su un design di classica impronta aliena. A parte la solita arma dal rate di fuoco veloce per iniziare, sono molto più originali le granate viventi (a forma di granchio) e un ingombrante attrezzo in grado di cambiare tipologia di fuoco da momento a momento. Esso va, infatti, ricaricato tramite apposite strutture disposte lungo la nave: lo si può ricaricare con proiettili di fuoco o con cariche di ghiaccio. Nel primo caso si tramuta in un'arma molto veloce, in grado di infliggere un serio danno alla maggior parte dei nemici, nel secondo, addirittura, diventa in grado di congelare istantaneamente gli avversari di turno.

A queste si aggiungono le armi più classiche, come lancia razzi o plasma gun, e l'arco che potremo utilizzare quando siamo nel cosiddetto "spirit mode". Quest'ultimo è in grado di colpire dalla distanza, sfruttando anche il motore fisico del gioco nel momento in cui i proiettili si conficcano nei corpi dei nemici. Ogni qual volta consumiamo uno dei proiettili, dovremo riprenderlo dal cadavere del nemico ucciso. Interessante è anche l'arma che dissemina di acido corrosivo i dintorni, causando la morte immediata di coloro che si imbattono in tale acido. Non manca una versione rivista per l'occorrenza del classico minigun, o "vulcan", dato che siamo, in un modo o nell'altro, nel mondo DooM.

 
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