Videogiochi, negli Usa sovvenzionabili come prodotti artistici

Videogiochi, negli Usa sovvenzionabili come prodotti artistici

I videogiochi, al pari di film e musica, da questo momento negli Usa possono ricevere sovvenzioni statali.

di pubblicata il , alle 17:13 nel canale Videogames
 

I videogiochi sono tra i nuovi tipi di media interattivi ammissibili negli Usa per le sovvenzioni per i prodotti artistici. Lo annuncia l'organo National Endowment for the Arts, che opera per conto del governo degli Stati Uniti. Nea considera adesso i videogiochi, insieme a internet e le tecnologie mobile e interattive, come una nuova piattaforma nel genere Media all'interno dello spettro dei prodotti artistici.

Le sovvenzioni, che normalmente spaziano da 10 mila a 200 mila dollari per ogni prodotto, andranno assegnate sia agli sviluppatori di prodotti che verranno considerati artistici, sia a quei prodotti che si riferiranno all'arte. Un videogioco che insegna a capire l'opera, ad esempio, potrà ricevere i sovvenzionamenti anche se non è propriamente artistico.

Nea è un'agenzia indipendente, ma lavora per conto del governo federale. L'arte è considerata come una forma di espressione del libero pensiero, e così anche i videogiochi, come i film e la musica, hanno il diritto di essere distribuiti liberamente.

L'annuncio della Nea arriva in un momento particolarmente delicato per il dibattito sui videogiochi negli Stati Uniti. Si attende, infatti, una sentenza della Corte Suprema sulla legge firmata dal governatore della California Schwarzenegger a proposito del gioco violento. I videogiochi vengono trattati diversamente da film, libri e musica, perché considerati dalla legge come prodotti più efficienti nella veicolazione dei contenuti violenti, e per questo devono riportare sulle copertine indicazioni di censura più evidenti.

Finora, tuttavia, tutte le leggi simili sono state bloccate dagli stessi tribunali di primo grado come restrizioni incostituzionali della libertà di parola protetta dal Primo Emendamento della Costituzione americana. L'annuncio della Nea potrebbe rappresentare un nuovo passo verso questa direzione.

18 Commenti
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tasso7910 Maggio 2011, 17:55 #1
beh, meglio crysis 2 che i film di ozpetek o nanni moretti!
AL10 Maggio 2011, 18:48 #2

QUOTONE A TASSO79

Come non quotarti caro tasso
I videogiochi in molti casi hanno un contenuto culturale superiore alla maggior parte dei film e della musica attuale.
Forse Crysis non è l'esempio migliore ma pensiamo soltanto alle avventure grafiche (mia prima passione videoludica) o ai moderni giochi di ruolo....Mass Effect per dirne uno che senz'altro tutti conoscono, non propriamente un GDR ma un ibrido superiore a molte serie TV.
elevul10 Maggio 2011, 19:00 #3
YESSSS!
Non perché abbia particolare interesse nei videogiochi come forma d'arte, ma perché questo dovrebbe influenzare notevolmente la sentenza di cui parlava l'articolo alla fine.
Yakkuz10 Maggio 2011, 19:35 #4
Oddio, mica son tanto d'accordo sugli esempi fatti eh. Sono "generi" completamente diversi.

Che Crysis 2 sia meglio, anche considerandolo SOLO come film, di un "Predators" non ci piove. Ma i film di Moretti od Ozpetek (Che non è che mi faccian impazzire sempre eh, anzi...) sono qualcosa di "diverso".

Insomma considerare "Predators" come qualcosa di "artistico" o di "culturale" per me ce ne vuole...

Non è che sono un ottuso miope, ma parlare di contenuti culturali così in genere, e poi di anche di serie TV... insomma, cioè, bisognerebbe andare nello specifico un bel po'.

Poi proprio mass effect , come impostazione è un "film" quindi il confronto mi sembra quanto meno falsato. E troppo cinematografico ed assimilabile.

Insomma, quello che voglio dire è che non tutti i videogiochi come non tutti i film o la musica può essere considerata "forma d'arte" , bisogna fare le dovute distinzioni tra semplice intrattenimento, un blockbuster etc etc.
flapane10 Maggio 2011, 19:57 #5
Originariamente inviato da: tasso79
beh, meglio crysis 2 che i film di ozpetek o nanni moretti!


Basta che lo Stato (USA o Repubblica delle Banane che sia) sovvenzioni ESCLUSIVAMENTE le opere prime, ovviamente scegliendone alcune da un elenco più vasto, film o videogiochi che siano. Questo serve ad aiutare chi non è conosciuto... il futuro stabilirà se ne sia valsa la pena.
Parlare di sovvenzioni per un Crysis o qualsiasi altro film o videogioco già con un grande seguito o che si sa genererà molta aspettativa (ovviamente in questo caso il film/vg è prodotto da un'azienda già affermata) è una bestialità.
Qualora ci fosse un indipendente il cui progetto (film o vg che sia) sia ritenuto valido, ben venga la sovvenzione... siamo nel 2011 ed i tempi sono cambiati.
matmat10 Maggio 2011, 20:40 #6
Pongo una riflessione
A mio avviso dopo i mass media anche i videogiochi saranno incanalati verso specifiche direttive e i governi faranno valere la loro influenza.
Onestamente avrei preferito non entrassero mai, l'azienda dei videogames non è in crisi, anzi... sarebbe ottimo per le giovani software house per iniziare ma non mi fido dei governi.
Mi aspetto già videogames quale mezzo di propaganda, acquisizione elettori, controllo e displina della massa.

Ci sono già videogames propaganda sviluppati dai governi (soprattutto di fps di guerra) sicuramente si andrà verso quelle parti, ci troveremo con tanti giochi politically correct, guerra a parte, e pochi giochi cazzuti alla gta.
NODREAMS10 Maggio 2011, 20:44 #7
e fu così che le software house occidentali, diedero la mazzata finali a quelle nipponiche...
argent8810 Maggio 2011, 20:53 #8
Interessante.
Anche se mi è sempre sembrato che il settore dei videogiochi non abbia avuto queste grandi necessità in quanto a sovvenzioni, vedi witcher o machinarium.
stuz8710 Maggio 2011, 21:16 #9
Originariamente inviato da: Yakkuz
Insomma, quello che voglio dire è che non tutti i videogiochi come non tutti i film o la musica può essere considerata "forma d'arte" , bisogna fare le dovute distinzioni tra semplice intrattenimento, un blockbuster etc etc.


Mmh, secondo me invece si. Poichè qualsiasi prodotto musicale, cinematografico, videoludico o grafico che sia proviene in ogni caso da uno o più individui che danno sfogo al loro estro creativo.
Quello su cui poi si può disquisire all'infinito è l'effettiva qualità delle opere, ma li subentrano un'infinità di parametri di valutazione che esulano dal discorso.

Però di base c'è sempre una linea artistica. Hai fatto l'esempio dei blockbuster e dei film di intrattenimento, ma in ogni caso dietro c'è una schiera enorme di artisti, scultori, disegnatori, letterati che scrivono la sceneggiatura, che disegnano i bozzetti, realizzano modelli.
Così come avviene anche per i videogiochi, le aree da affrontare sono comunque le stesse, sebbene magari si va più sul digitale.

Quindi secondo me adesso i videogiochi si trovano esattamente dove meritano di stare, speriamo che lo capisca in fretta anche la gente bigotta, ancorata alla medievale convinzione che i VG rovinano i bambini...
JackZR10 Maggio 2011, 21:22 #10
Effettivamente ci sono giochi che sono delle opere d'arte ma le sovvenzioni statali mi sembrano un esagerazione.
Al massimo potrei essere d'accordo se venissero premiate le migliori opere, quelle che una volta completate (quindi al day one) dimostrano di essere state fatte ad arte.
E con "le migliori opere" intendo 1 su 100, roba di qualità del calibro di Monkey Island tanto per fare un esempio.

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