The Technomancer, un RPG di fantascienza ambientato su Marte

The Technomancer, un RPG di fantascienza ambientato su Marte

The Technomancer è sviluppato da Spiders Studio, compagine che nel proprio portfolio possiede già svariati progetti dagli esiti non particolarmente fortunati, basti pensare a Gray Matter, a Il Testamento di Sherlock Holmes, ma anche al fallimentare gioco di ruolo Bound By Flame. Tentativi accomunati dalla difficoltà di far breccia sul grande pubblico e raggiungere standard qualitativi di un certo rilievo. Il gioco di cui ci apprestiamo a parlare è però inevitabilmente legato a doppio filo soprattutto a Mars: War Logs, altro action RPG dello studio francese, passato in sordina sia su PC che Xbox 360 nel corso del 2013.

di pubblicato il nel canale Videogames
Halifax
 

Introduzione

Il concept che ha dato vita a The Technomancer è nato sotto un rinnovato auspicio: riuscire ad estrapolare le qualità positive insite nel tentativo precedente, recuperando il medesimo universo di gioco e andando al contempo a plasmare un’esperienza ruolistica più profonda. Ciò si è tradotto in un’avventura sci-fi post apocalittica improntata a offrire un sistema di combattimento articolato e molteplici sistemi di crescita ed evoluzione del proprio personaggio, interfacciati a loro volta da un contesto narrativo più aderente alle produzioni di blasone (e budget) superiore.

Mars: War Logs era infatti stato sviluppato da un team di dimensioni molto ridotte e aveva inevitabilmente richiesto di scendere a compromessi: in primo luogo offriva una longevità piuttosto limitata rispetto al genere di appartenenza, che si attestava intorno alle dieci ore di gioco complessive, tuttavia la presenza di alcune idee interessanti lasciava presagire la realizzazione di un sequel dai contenuti più ampi e convincenti. Con il beneplacito di Focus Home Interactive è stato possibile ripartire da tali basi ed espandere le meccaniche ludiche in nuove direzioni, consolidandone resa e durata complessiva.

Innanzitutto sono state ampliate le aree di gioco, con accresciute opportunità di esplorazione e interazione con l’ambiente circostante. L’introduzione di più città tra le quali potersi trasferire ha permesso di estendere la nomenclatura delle missioni e ha garantito la creazione di una quest principale di durata compresa tra le 25 e le 30 ore di gioco, che arriva a superare tranquillamente le 50 ore se si considerano tutti gli incarichi secondari. La notevole quantità di materiale ha richiesto ai ragazzi di Spiders Studio uno sforzo superiore alle aspettative, al punto da indurli a posticipare in avanti la data d’uscita, inizialmente prevista per l’inizio dell’anno. Precisiamo fin da subito che i passi in avanti riscontrati in The Technomancer sono tangibili sotto vari punti di vista, cionondimeno permangono alcuni elementi oggettivi di debolezza che erano già addebitabili all’esperienza precedente. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta.

 
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