Legacy of the Void, l'RTS vecchio stile ora dedicato ai protoss

Legacy of the Void, l'RTS vecchio stile ora dedicato ai protoss

Legacy of the Void è l'ultimo capitolo della trilogia in cui è stato suddiviso Starcraft II. Si tratta di un gioco a sé stante che può essere acquistato anche se non si possiedono i già rilasciati Wings of Liberty ed Heart of the Swarm e che ripropone le medesime meccaniche di gioco che hanno decretato, ormai tanti anni fa, il successo di Starcraft, condite con qualche novità interessante per i fan e con una campagna single player strutturata in maniera decisamente efficace.

di , Jonathan Russo pubblicato il nel canale Videogames
Blizzard
 

La Lancia di Adun

La Lancia di Adun ha un ruolo anche dal punto di vista delle meccaniche di gioco, come anticipato. Sprigiona delle abilità che possono essere usate come supporto durante le battaglie. Un nucleo solare, infatti, permette di configurare l'insieme di abilità che poi sarà possibile usare sul campo di battaglia, come la possibilità di evocare rinforzi, aprire dei varchi temporali, installare piloni aggiuntivi, poter disporre di potenti attacchi orbitali. In alternativa, il giocatore può decidere di spendere solarite per abilitare dei sistemi ausiliari che consentono di disporre di unità iniziali o velocizzare i tempi di creazione.

Alla luce degli stringenti equilibri che ci sono sul campo di battaglia, tutte queste decisioni possono modificare anche in maniera netta gli esiti degli scontri. Come al solito, infatti, Starcraft è principalmente una questione di tempistiche, oltre che di giusti movimenti delle unità sul campo di battaglia. Tempistiche che quindi possono cambiare sulla base delle scelte fatte a monte delle missioni, come quelle legate al nucleo solare o al concilio di guerra.

In quest'altra stanza, infatti, potremo fare delle scelte sulle unità da usare sul campo di battaglia, che permettono di accedere a certe abilità rinunciando ad altre. Ad esempio, i Templari Oscuri portano in dote l'abilità Furia dell'Ombra, che permette loro di attaccare rapidamente più unità terrestri; mentre il Vendicatore riappare al Santuario Oscuro alla morte. Solo una di queste due tipologie di unità può essere portata sul campo di battaglia. Altro confronto lo si può fare tra l'unità Immortale, classica di Starcraft, e Annientatore. La prima è in grado di creare una barriera che assorbe una grande quantità di danni, mentre la seconda infligge danni alle unità aeree, oltre a quelle terrestri. Se si sceglie Immortale, quindi, si ha più capacità di difensiva, ma Annientatore dà più possibilità di attacco, pur rinunciando alla protezione.

La campagna single player di Legacy of the Void risulta ben strutturata, e non solo per la parte cinematografica, realizzata fondendo filmati pre-renderizzati e filmati calcolati dinamicamente dal motore grafico del gioco, ma anche e soprattutto per il gameplay. Ogni missione richiede un certo studio e il corretto schieramento delle unità, così come l'allestimento degli insediamenti secondo le giuste tempistiche. Solamente ottimizzando al meglio ogni scelta si avrà la possibilità di vincere la battaglia e di proseguire nella storia. Per ogni missione il giocatore può scegliere fra quattro livelli di difficoltà, selezionabili però solo prima dell'inizio della missione: la difficoltà, quindi, non si può modificare a missione in corso.

Ma ci sono anche altre interessanti novità che riguardano il gioco in co-op. La nuova modalità Arconte, infatti, prevede che due giocatori prendano il controllo di una singola base e delle unità. Devono sconfiggere il nemico coordinandosi in azioni multigiocatore. Condividendo la responsabilità del comando delle truppe e della gestione delle risorse, i giocatori possono concentrarsi sulle rispettive zone di battaglia e architettare le strategie più complesse.

Altra novità riguarda le missioni cooperative, in cui ogni comandante possiede abilità e potenziamenti unici, oltre a conferire bonus speciali al proprio esercito. I giocatori devono combattere fianco a fianco attraverso una serie di scenari e mentre migliorano le proprie abilità da comandanti. In questa modalità, infatti, si impersonano alcuni tra i personaggi più iconici di Starcraft come Jim Raynor, Sarah Kerrigan e il gerarca Artanis. Si ha la possibilità di configurare i poteri e le abilità di ciascuno di loro, fino a creare una versione propria di Raynor, Kerrigan o Artanis, e allo stesso tempo si configura l'esercito che si avrà a disposizione durante le battaglie, in maniera simili a quanto avviene nel concilio di guerra durante la campagna single player.

In questa modalità si affrontano missioni che si svolgono su numerosi mondi, con diversi obiettivi da completare, dalla difesa di una fortezza planetaria all'interruzione dei rifornimenti per le forze ibride di Amon. Portare a termine queste missioni da soli risulta impossibile, segno ancora una volta dell'ottimo livello di bilanciamento tra le unità raggiunto con Starcraft. Solo con l'aiuto degli alleati si avrà quel qualcosa in più che consente di volgere a proprio favore la battaglia. Inoltre, bisogna essere abili nel fondere le peculiarità dei vari poteri a disposizione degli eroi, perché alcuni potrebbero essere più efficaci nella difesa e nella cura, altre a "tankare", altre ancora a infiggere danni. Ci sono anche degli obiettivi secondari durante le missioni, che consentono di ottenere bonus e potenziare più velocemente i personaggi. I quali, infatti, progrediscono di livello, diventando sempre più validi dopo una serie di partite.

Le novità non si limitano a queste, visto che si sono adesso anche i cosiddetti Tornei Automatizzati. Ai giocatori verranno proposti periodicamente eventi, visualizzati all'interno della schermata principale del client di gioco. I giocatori possono decidere se iscriversi, per cercare di sopravvivere alle eliminatorie e combattere contro i giocatori più forti di Starcraft.

 
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